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giovedì 21 nov
  • Si vorrebbe vendere

    Continuano le stupide provocazioni di sedicenti artisti stranieri. Crolla una palazzina alla Vucciria, a quanto pare responsabile sarebbe uno scultore ungherese che da anni abitava la palazzina stessa. La palazzina in realtà sarebbe stata smontata, rassicurano le autorità, che mostrano fiero ottimismo sul fatto che domani mattina verrà rimontata dallo stesso artista, come avvenuto in passato per provocazioni simili; tutti i frammenti infatti sarebbero numerati con certosina pazienza dall’artista. Sulle etichette campeggia la scritta si vorrebbe vendere, la cui interpretazione non è ancora stata chiarita. Sembra preoccupato invece il responsabile della protezione civile, perché avrebbe rinvenuto più di un frammento con lo steso codice e si chiede come l’artista (peraltro irrintracciabile) potrà ricomporre il palazzo. L’ipotesi più accreditata e che le palazzine in realtà fossero due, si teme quindi che rimontarle potrebbe essere più complesso del previsto, a causa della sovrapposizione dei pezzi. Uno dei tecnici intervistato ha spiegato che l’artista avrebbe dovuto numerare in consecutivo i pezzi e non in parallelo, per evitare duplicazione di numeri, l’errore potrebbe costare caro alla collettività.
    Comunque si avverte una generale soddisfazione da parte degli inquirenti, in quanto è ormai chiaro sul perché molti palazzi smontati nel centro storico non siano mai stati rimontati, probabilmente anche in quel caso il sedicente artista non avrebbero fatto ricorso alle più semplici regole di numerazione e catalogazione dei pezzi rendendo impossibile il ripristino. Secondo altri invece dietro la scusa dell’arte si nasconderebbe l’esportazione clandestina di detriti,molti frammenti infatti sarebbero stati venduti come frammenti del muro di Berlino, sul caso sta indagando anche la polizia tedesca.
    Piuttosto infastidito invece l’assessore ai crolli, un assessorato che peraltro stava per essere chiuso a fine dicembre, annuncia tolleranza zero contro chiunque smonti un palazzo, anche perché precisa, i palazzi sono in grado di crollare senza alcun intervento umano ed aggiunge, abbiamo studi certi che sono anche in grado di tornare a posto da soli, anche se precisa, in città non abbiamo ancora evidenze in questo senso. Uwe, artista straniero residente alla Vucciria, informato dell’accaduto si sarebbe recato sul posto con l’acetone per esprimere solidarietà al collega. Con sua sorpresa il palazzo non riportava tracce di vernice. Uwe sarebbe rimasto molto impressionato dalla tecnica e dalla performace dello scultore . «Speriamo anche lui adotti questi strumenti di protesta più civili e sostenibili della vernice» – commenta una residente che preferisce rimanere anonima – «La vernice infatti lascia tracce indelebili, i crolli no».
    La cittadinanza di Palermo, che con l’occasione ha appreso dell’esistenza del palazzo, rassicurata del fatto che si tratta dell’ennesima provocazione, non ha dato libero sfogo alla sua proverbiale indignazione.

    Palermo
  • 12 commenti a “Si vorrebbe vendere”

    1. PALERMO: PROPRIETARI EDIFICIO CROLLATO DENUNCIATI DAL COMUNE NEL 2012
      PER NON AVER FATTO QUANTO INTIMAVA ORDINANZA DEL SINDACO DEL 2009
      L’edificio crollato questa mattina in Via Terra delle Mosche, alla Vucciria, era fortemente degradato da anni, e già nel dicembre del 2009 un’ordinanza del sindaco intimava ai proprietari l’esecuzione degli interventi necessari per la sua messa in sicurezza. I proprietari non fecero quanto dovevano, così nel giugno 2012 era stata presentata dal Comune una denuncia alla Procura della Repubblica.
      E’ quanto si puntualizza in una nota del vice sindaco Emilio Arcuri.
      L’Ufficio Città Storica, allo scopo di tutelare la pubblica incolumità, ha avviato un intervento di somma urgenza, che è iniziato alle 9 e un quarto, poco dopo il crollo, che non ha interessato la sede stradale in quanto avvenuto nelle parti interne dell’edificio, senza danni per le persone. Alle 11.30 è stata poi convocata una riunione con i funzionari del Settore Città Storica e Protezione Civile “per definire le strategie e i tempi per la salvaguardia del patrimonio edilizio fortemente degradato della città storica”.

    2. Giovanni callea, che sarcasmo! Se mi dai una bomboletta spray ti scrivo in fronte ” munnizza”

    3. il guaio è che persevera con questi post, che più di farci fare quattro risate e farci sfogare non fanno…beato lui…

    4. Una volta, quando c’erano gli articoli solo sui giornali, si diceva “carta straccia”.

    5. giovanni! bancomat!

    6. luca, tecnicamente il mio testo è ironico.
      Se te la sei presa così in personale forse dovresti interrogarti sul perché, non vorrei fossi tra quelli che credono di avere fatto la figura dell’idiota dopo questa lapidazione mediatica e superflua del povero Uwe. Sappi che il problema non esiste, Uwe non c’è l’ha con voi e più volte ha detto di amarvi tutti. (ecco, questo è sarcasmo)
      per il resto rilassati, che è meglio, perché scrivere certe cose non migliora la tua posizione semmai la spiega (anche questo è sarcasmo)

    7. Luca ti invito a essere rispettoso nei tuoi commenti. Grazie.

    8. Dico solo all’autore del pezzo (pezzo?)… mi viene da piangere

    9. Giovanni, a casa mia si chiama sarcasmo, ma non voglio inziare discussioni per cui chiamalo come ritieni piu’ opportuno, davvero. Sono tra quelli che hanno criticato il gesto e no, non mi sento affatto idiota. Ne’ ritengo che la critica a Uwe sia stata superflua. E se avrai un attimo di pazienza ti spieghero’ perche’, senza sarcasmo, ironia o cassate varie. Un confronto serio, se ci si riesce. Il “si vende” non ha risvegliato l’amore sopito dei palermitani per la loro citta’. Piuttosto gli ha dato solo un altro motivo di lamentarsi. Spazzatura, traffico e ora Uwe. Non e’ l’amore che ci manca per Palermo, ma quello che Qualcuno chiamava il “fare la propria parte”. E il si vende purtroppo non ha cambiato nulla. In piu’ purtroppo la cancellazione non ha funzionato completamente (che sia rimasta rosa, lilla o a pois). Avesse funzionato sarebbe stato un bel calcio al torpore collettivo. Piuttosto ha dato la possibilita’ al vice-sindaco di proclamarsi paladino della comunita’, e con il suo esercito di professionisti (in foto ne ho contati almeno 4. Quattro!)ha riportato splendore alla fontana deturpata. Perdonami, ma tra tutti i bocconi amari che devo ingoiare almeno che non mi si prenda in giro ripulendo una fontana (seriamente danneggiata) in mezzo alle macerie.

    10. In piu’ (si sono lungaruso) ho il tremendo sospetto che tutto questo sia nato non solo da un amore profondo per la vucciria, ma anche per una rivalsa per l’abbattimento di banca nazion.

    11. Francesco, luca o chiunque tu sia, riguardo al merito oltre ad avere la pazienza di leggere ho anche l’interesse al confronto e sono nella posizione di rispettare ogni idea in merito, peraltro non ho mai difeso il gesto di Uwe in quanto tale e sostenuto che deve essere punito per quello che ha fatto secondo le leggi in vigore, ho soltanto provato ad andare oltre nella mia analisi (peraltro dovendomi scontrare, anche con le persone con cui mi confronto abitualmente, nel pro o contro Uwe, mentre io sono più interessato alla questione a prescindere da Uwe. Hai dimostrato di sapere argomentare e questo ti fa onore, e puoi quindi comprendere quanto la tua affermazione “Se mi dai una bomboletta spray ti scrivo in fronte ” munnizza”” sia una frase inutilmente violenta che voglio sperare in futuro, per amore di civiltà, vorrai evitare.

    12. Non sono Luca e dire che non ami i litigi online è un eufemismo. Non che ogni tanto non perda le staffe e mi ci lanci anche io. E ti ho scritto perchè ho capito che sei interessato al confronto, e mi piace scambiare idee. Per come conosco Palermo io Uwe al massimo dovrà pagare le spese di pulitura, ma solo perchè questo potrebbe permettere a qualcuno di far vedere quanto sia bravo. Andando un po’ al di là abbiamo un posto che potrebbe essere bellissimo lasciato nel totale caos (fosse solo uno). I proprietari lasciano crollare i palazzi, il comune non controlla, le attività antiche chiudono, i locali sono per lo più illegali, gli abitanti si lamentano. Da dove partiamo? Non ne ho idea, servirebbero soldi e metalità che non abbiamo. Uwe è là e dice di amarci. Ho avuto modo di leggere il suo pensiero e non lo stimo affatto. Però ammetto che è capace di dare “fascino alla munnizza” e noi ne abbiamo parecchia. Forse invece di scrivere sulle fontane si potrebbe discutere di come e quali spazi mettere a disposizione di lui e di chiunque voglia fare “arte” (sfortunati, in questo periodo storico). Vogliamo restaurare la vucciria e farla splendere? ok. La vogliamo trasformare in una nuova Christiania? ok. Scrivere si vende non risolve nulla, ma fornisce a tutti noi un argomento nuovo per continuare a parlare a vanvera, invece di capire come risolvere la situazione.

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