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martedì 19 nov
  • “Ma la bellezza è utile?” da Anghelos

    Si terrà alle 17:30 da Anghelos (via L. Pirandello, 40) la tavola rotonda Ma la bellezza è utile? con Sebastiano Monaco, architetto, Francesco Pantaleone, curatore della galleria Francesco Pantaleone arte contemporanea, Rosanna Pirajno, presidente associazione Salvare Palermo e Andrea Bartoli, curatore di Farm Cultural Park. Modereranno Fabio Alfano e Cinzia De Luca.

    “Ma la bellezza è utile?”

    Interverranno Luigi Pintacuda (finalista concorso Giovani critici 2014), Nicola Macaione (Spazio Cultura Macaione, Fare strada Palermo), Antonino D. Panzarella (Fare strada Palermo), Michelangelo Pavia (neu [nòi], Piazza Marina & Dintorni), Lucia Pierro (Autonome Forme) e altri.

    Proiezione, anche, dei progetti classificati e menzionati nel concorso “riqualificazione dell’aiuola spartitraffico di via Volturno” a cura del Comitato di cittadini per il bene collettivo, con Ordine degli architetti e Comune di Palermo
    intervengono Davide Tulone (I classificato) Sebastiano Triscari (II classificato).

    Sarà proiettata una clip del film, in montaggio, del regista francese Arnold Pasquier, ambientato nella architettura moderna a Palermo Borobudur. In mostra alcune fotografie di Gabriele Basilico su Palermo.

    Palermo
  • 2 commenti a ““Ma la bellezza è utile?” da Anghelos”

    1. La bellezza (intesa non in senso soggettivo, ma come armonia, come insieme di qualità rispondenti a precisi canoni) non solo è utile ma, di più, è necessaria. Lo scorso anno, nel mio blog, ho scritto un pezzo (“non c’è niente di più triste che abituarsi al brutto”) nel quale dico che, secondo me, la conseguenza più negativa del “sacco di Palermo” è stata quella di avere privato i palermitani della vista del bello, di averli abituati a vivere in mezzo a tante brutture, a tante cose senza qualità. Sono sempre più convinto che non vi sia niente di più educativo di far vivere le persone in mezzo a cose ben fatte, ben curate, che suscitino emozioni positive, di abituarle cioè al bello.

    2. Il sacco di Palermo va spiegato.Esso ha toccato sostanzialmente l’asse Libertà,facendo scomparire le ville Liberty.E’ continuato nelle borgate,edificando palazzi al posto dei mandarineti e di caseggiati privi di valore architettonico.
      Non si può affermare che tutto quello che si è costruito non ha valenza.
      Detto questo,la città perde il suo smalto perché viene quotidianamente offesa dai suoi abitanti e dai suoi amministratori.I primi insozzano ed i secondi non dimostrano capacità di intervenire.Le anime morte non riescono a valorizzare un’aiuola di pochi metri quadrati,che regolarmente adibiscono a pattumiera.

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