Stop alla chiusura-flop della Favorita
(foto di E. De Filippis)
È stata sospesa la chiusura al traffico del parco della Favorita. Il prossimo weekend non ci saranno né le file né il consueto deserto metropolitano nel parco. È stato un flop, tale che l’esperimento è stato prima ridotto negli orari e poi sospeso un weekend prima. Almeno così si deduce mettendo a confronto due comunicati del Comune.
Ieri scrivevano:
«Si è concluso il mese di sperimentazione per la chiusura al traffico del parco della Favorita, così come deciso a suo tempo dall’Amministrazione comunale».
Ma lo scorso 14 maggio scrivevano:
«Viale Ercole alla Favorita sarà chiusa al traffico domenica prossima, 18 maggio, dalle ore 10 alle ore 18. La chiusura si ripeterà sabato 24 maggio, domenica 1 giugno, lunedì 2 giugno, e tutti i seguenti week-end di giugno». È quanto stabilisce l’ordinanza firmata oggi dall’assessore alla Mobilità Giusto Catania.
Non trovo l’ordinanza ma mi sembra che il prossimo sia anche un weekend di giugno…
Le dichiarazioni sono “esilaranti”.
Leoluca Orlando: «La sperimentazione è stata utile per comprendere molte cose sulle grandi potenzialità del nostro parco e abbiamo potuto constatare che c’è grande voglia di riprendersi la Favorita da parte dei cittadini palermitani che hanno fruito del parco a piedi o in bicicletta. Nello stesso tempo ringraziamo i palermitani che hanno compreso le esigenze collettive e che hanno dovuto subire alcuni disagi dovuti alla mancata abitudine all’utilizzo di percorsi alternativi alla Favorita per rientrare da Mondello. […] Utilizzate il mezzo pubblico per raggiungere Mondello. L’Amat infatti offre un servizio molto efficiente, sia per raggiungere la borgata sia, con un servizio navette di grande frequenza, per muoversi dentro Mondello».
Giusto Catania: «Sei fine settimana di chiusura al traffico veicolare all’interno della Favorita hanno restituito il parco alla sua naturale fruibilità. Dopo l’estate occorreranno interventi di lunga durata sulla vivibilità e sulla viabilità del parco al fine di far convivere due giuste esigenze: quella di fruire del parco a piedi e in bicicletta e quella di non appesantire il traffico veicolare, in particolare nella borgata di Pallavicino». […] Ci sono tuttavia criticità di viabilità all’interno di Mondello che prescindono dalla chiusura della Favorita. Infatti, malgrado l’incremento dei mezzi pubblici, che servono la borgata marinara con una straordinaria frequenza, troppi cittadini ancora scelgono di utilizzare il mezzo privato.
Difficile ammettere che si sia fatto un errore soprattutto nelle modalità, l’anticipo dello stop al provvedimento però parla da sé.
Che Giusto Catania è un (finto)politico incapace (arrampicatore) si sa da quando lo dimostrava poco più di ragazzino a RC. Associato a un sindaco incapace che sa fare solo slogan… che danni !
Questa giunta vuole dimostrare di esistere, e non sa fare altro che pedonalizzazioni (a tutti i costi, unico elemento che dimostrerebbe che esistono… e per amministrare la città?), senza alcuna programmazione, ovvero: infrastrutture, servizi, decoro, che devono anticipare qualsiasi chiusura di strade e piazze. Invece loro chiudono e delimitano il degrado, l’immondizia, i disservizi, il vuoto commerciale.
Inoltre, incapaci di applicare nel centro una seria politica di sviluppo e valorizzazione delle risorse locali, al contrario buonisti dannosi a favore del riempimento di attività “forestiere” che sfigurano (in tutti i sensi), oltre a impoverire ulteriormente l’economia cittadina.
ancora non hanno capito che prima di prendere queste iniziative devono rafforzare le linee amat e il servizio. La spagna se pur in crisi è più avanti di noi. vivo a valencia,il biglietto si fa sul bus e il conducente rimprovera la gente che vuole uscire dalle porte sbagliate e qui??? non mettiamo cose nuove,miglioriamo quelle che già abbiamo e poi si potrà pensare alla favorita pedonale,una cosa meravigliosa.
Invece loro chiudono e delimitano il degrado, l’immondizia, i disservizi, il vuoto commerciale.
E per ogni (pseudo)provvedimento causano almeno tre gravi disagi e danni collaterali
La parola “sperimentazione” prevederebbe un approccio scientifico alla questione in oggetto.
Nel caso Favorita, una sperimentazione seria dovrebbe poi riportare i seguenti dati risultanti:
– numero dei fruitori del parco durante la chiusura (con eventuale confronto rispetto alla rilevazione eseguita quando il parco non è chiuso);
– livello dell’inquinamento rilevato nelle borgate di Pallavicino rispetto a quando la Favorita non è chiusa;
– delta della misurazione del traffico veicolare nella borgata e valutazione del suo assorbimento/smaltimento;
– tempi medi di percorrenza rilevati per raggiungere e tornare dalla borgata di Mondello (solo per i mezzi pubblici, data l’impossibilità di rilevare i privati);
– livello di gradimento dell’iniziativa rispetto alla popolazione e non soltanto rispetto ai fruitori o agli stakeholders;
-etc, etc.
Invece, la sperimentazione sembra si sia limitata a “chiudiamo e vediamo che succede. Casomai riapriamo”.
Ecco un tipico esempio della più classica reazione dei palermitani alle innovazioni.
Certo le sperimentazioni vanno pianificate accuratamente. Sicuramente un’iniziativa crea dei disagi nella prima fase di attuazione, alla lunga invece avrebbe reso di gran lunga più fruibile una area verde notevole sia per estensione che per biodiversità.
Quando si parla di mancanza di vie alternative per raggiungere Mondello, mi viene solo da ridere. A parte via Lanza di Scalea e Lungomare C.C., pensate solo a ciò che succede in piazza a Pallavicino: macchine posteggiate ovunque, come capita senza rispetto per la circolazione e più meraviglioso di tutto, quell’angolo-strettoia che immette verso la salita. Anche lì se possiamo posteggiare a caso una macchina o un motorino, in modo da intralciare ancora di più il traffico, non perdiamo occasione. Chi se ne importa? Io prima di tutto e tutti.
e lo vieni a raccontare ora che a Pallavicino non si passa?
A nessuno venne in mente di verificare ,
prima,
la scorribilita’ dei percorsi alternativi?
Come ho già detto, il provvedimento era innovativo e coraggioso, ma implementato un maniera frettolosa. Nulla toglie al fatto che non c’è solo la favorita per raggiungere o andare via da Mondello e, soprattutto, il panormosauro non rinuncerà mai all’uso dell’automobile nemmeno se la benzina costasse 10 euro al litro. Mai. E’ una parte della sua anima, un bisogno esistenziale, uno sfogo alle sue frustrazioni. Potrebbe esserci una linea di metro che ti porta in 10 minuti davanti la spiaggia gratuitamente, il palermitano continuerebbe a prendere la macchina, sempre, comunque, in ogni occasione. Siamo uno strano popolo, possiamo vivere nella munnizza, negli incendi dolosi estivi, respirare diossina, vivere nella mancanza di lavoro, una vita di stenti e miseria, ma mai, mai togliergli il pallone e l’automobile. E le sue incancrenite, inossidabili e insuperabili malsane abitudini. Forza ora, tutti a mareeeee!!! Bruum bruuuummmmm!!!
Evidentemente mi sono spiegato male: a Pallavicino non si passa per l’anarchia generale nel posteggiare le macchine, i motorini e per le botteghe improvvisate a bordo strada. Poi, in fondo a tutto, l’angolo-strettoia. La colpa è sempre nostra che siamo irrispettosi del vivere civile. E anche poco pianificatori perché in altre città quell’angolo sarebbe stato eliminato in un modo o nell’altro.
La colpa non è “nostra”,
semmai di una certa fascia di zoticoni che parcheggiano il Suv di traverso davanti al bar,anche se 10 metri avanti c’è posto, certi di farla Franca tanto non c’è vigile che controlli,eroghi multe e faccia sgomberare.
Io non ho Suv ne’ bottega di frutta e verdura e non sono masochista.
Dai a Cesare quel che è di Cesare.Quindi non ho colpa alcuna.
Loro lo sanno bene che a Pallavicino non si può superare una determinata concentrazione di traffico,come pure nella zona del Cimitero dei Rotoli,che sarebbero 2 alternative.Nonostante ciò hanno “sperimentato” !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Incredibile,ma vero!
In realtà ci sarebbe una soluzione buona che darebbe in effetti meno fastidi di quella che hanno tentato. Se non erro in autunno dovrebbe essere nuovamente chiusa al traffico. Bene, visto che in autunno ovviamente non c’è l’invasione barbarica per Mondello e quindi il traffico è sicuramente inferiore, si chiude e in un paio di mesi si toglie l’asfalto, si piantano alberi e si installano attrezzature sportive e ovviamente telecamere di videosorveglianza. Il tutto si comunica con 6 mesi di anticipo, in modo da dare al palermitano il tempo di recepire il messaggio e di riabituarsi.
“un tipico esempio della più classica reazione dei palermitani alle innovazioni”.
Innovazioni?
evidentemente chi scrive sopra non è entrato in un vero parco, che si tratti di capitali o di cittadine europee. E nemmeno gli hanno spiegato che l’intervento ammuzzu e isolato, senza programmazione è destinato al fallimento e a causare disagi collaterali. Programmazione vuol dire infrastrutture, servizi, decoro, e in questo caso misure alternative. Ci siete entrati dentro gli autobus palermitani? Puzza, grascia, maleducazione. Durante i miei soggiorni a Palermo, quando non ho avuto a disposizione il mezzo privato, quante volte sono sceso dall’autobus disgustato per prendere un taxi!
Il massimo della tasciume? Passeggiare sull’asfalto della Favorita, quando tutto il parco è brutto, incolto, ngrasciàto, invivibile, senza servizi, né infrastrutture per svago, o relax, o interesse socio-culturale. questa è innovazione? Questo è un parco?
FUORI DAL MONDO!
Ciriviaddi montati al contrario!
E poi… vista l’efficienza del servizio… anche incrementando numeri e frequenza, di autobus che nemmeno esistono (molti sono guasti), vista la disorganizzazione, quanti autobus (e grascia, puzza, scomodità, etc) deve prendere un individuo o una famiglia per andare a Mondello dalla maggior parte dei punti della città? Quante miglia di cittadini in attesa alle fermate, visto il numero di quelli che usano le automobili? Preciso, per i maliziosi che riflettono poco, che tranne in casi inevitabili le automobili mi stanno sul C…
praticamente 5/6 ore, andata e ritorno, e ripeto: puzza, grascia, sudore, maleducazione, scomodità… si impiegava meno tempo ed era comodo, con scecco e carretto qualche decennio fa, da quello che mi raccontano
Assolutamente d’accordo con GIGI.
Prima di tutto occorrerebbe rendere la Favorita un Parco….
Poi, sarebbe auspicabile che Sindaco e assessori vari, prima sperimentassero l’utilizzo dei bus e poi parlassero.
Mi facessero la cortesia di partire con il bus la domenica mattina, non da via libertà, e magari con prole e necessaire da mare.
Quando ero ragazzino, c’era anche un servizio GT dell’amat per andare a mondello.
A quanto ne so, è stato tolto…
Vi assicuro che quello era comodo per le famiglie e io lo prendevo.
Oggi è un’avventura portare 2 bambine a mondello con la macchina, figuriamoci con il servizio bus offerto dall’amat per altro alla non proprio modica cifra di 1,40 euro cadauno!