Caro Mario Balotelli, se avessi potuto scegliere…
Caro Mario,
Sono Federica, ho 27 anni e non ho scelto di essere italiana.
Sa signor Balotelli, e la chiamo “signor” nonostante i modi aristocratici non sempre l’abbiano contraddistinta e proprio per dimostrarle che questa lettera tutto è fuorché un monito razzista, le dico che nessuno in linea astratta ha scelto di essere italiano. Neppure io. Anzi le dico di più, se avessi potuto scegliere sarei nata in un paese e in un periodo storico lontano da quello governato dal suo Presidente. Anche perché io “Forza Italia” l’ho urlato soltanto durante le sue partite in Brasile e perché per me il rosso e il nero sono solo quelli di Stendhal.
Io personalmente se potessi scegliere qualcosa e potessi tirare dai capelli il destino che per definizione sfugge al mio controllo, sceglierei un “posto fisso” sfidando l’effetto choosy. Con buona grazia di madame Fornero, di certo sarei stata poco schizzinosa eppure avrei realizzato un sogno. E attenzione, sogno non è quello di poter esercitare un mestiere che muove anima corpo e testa come voi fantasisti fate passare come messaggio, sogno è poter vivere con la dignità che ognuno merita. Se avessi potuto scegliere, avrei preferito senza dubbio esser “uomo” – e non ho la minima intenzione di fare una classificazione di specie – e aver dei piedi d’oro. Certo di ‘pibe’ ce n’è soltanto uno, ma chi lo sa cosa sarebbe successo se avessi potuto scegliere? Magari sarei stata io il fuoriclasse? Certo se fossi stata Maradona a quest’ora non mi sarei dovuta arrangiare per cibo, viaggi, vizi e tasse. E avrei vissuto in una villa senza specifica di metri quadri con i pensieri all’ingresso. Eppure, proprio perché non ho scelto, fantastico (e neppure più di tanto) e ringrazio ogni giorno non so bene chi per ciò che ho. Se fossimo stati compagni a scuola, a Palermo, nella nostra città, le avrei ricordato che qua non si sceglie la mafia, la fame, la raccomandazione, la delinquenza, il degrado, l’ignoranza. Qua non scegliamo, subiamo.
Sa signor Balotelli, con stipendi di platino come i vostri, come quelli di voi privilegiati che non avete scelto né l’Italia né il pallone, si potrebbe sfamare il pianeta. I bambini, quelli che invece hanno scelto di vivere in Africa con “qualche” comfort e “tanta acqua”, avrebbero un po’ più bisogno della vostra beneficenza. Che sia beneficenza in denaro e non una tantum, che agli onori della cronaca si parli di lei perché stavolta non abbia voglia di far la star promettendo baci alla regina Elisabetta con l’arroganza di chi peraltro si sente il suo tipo. Indipendentemente dagli errori calcistici signor Mario, dei quali non mi esprimo appartenendo alla “sottocategoria calcistica femmine” e dunque per definizione agnostica del pallone, il suo modo irriverente di rivolgersi al mondo 2.0. ha un non so che di sfacciato e insolente.
«Fiero di aver dato tutto per il Suo Paese. O forse, come dite voi, non sono Italiano. Gli africani non scaricherebbero mai un loro “fratello”. MAI. In questo noi negri, come ci chiamate voi, siamo anni luce avanti. VERGOGNA». Leggo e mastico amaro, perché fa di una sconfitta calcistica una questione di razza. Sa signor Balotelli, qui ogni giorno lottiamo per abbattere le barriere. Che siano di sesso, religione o colore della pelle. E leggere la sua missiva nei confronti di non si sa bene chi, essendo lei stesso il primo a “ghettizzarsi”, non mi sta bene. Mi colpisce ogni volta l’immagine di lei che esulta durante una partita e, alzandosi la maglia, svela agli spalti “Why always me?”. Perché sempre a me? Ecco caro Mario, glielo dico io, perché su una cosa ha certamente ragione: mi vergogno ad essere italiana, mi vergogno in chiaroscuro, mi vergogno di un paese che permette e mette in tasca a uomini come lei, invincibili, così tanto denaro da darvi la convinzione di poter comprare tutto, pure la stima. Ma le svelo un segreto: forse la mancanza di “respect” nei suoi confronti non nasce sull’erba inseguendo un pallone o dei sogni di gloria. L’ammirazione ha un prezzo e la sua aveva due braccia, due gambe, un cuore e persino un nome: Pia.
Ha ragione signor Mario, mi ha convinto. Nella vita non si sceglie.
Buongiorno a tutti
Sono d’accordo all’80% sul senso stretto di quello che lei ha scritto, ma una sola considerazione.
Mi sembra ci sia una piccola contraddizione nei termini in cui lei ha posto la questione.
Mario non ha “scelto” di essere Italiano ed ha ragione, perche’ Italiano non e’, e la stragrande maggioranza dei cosidetti tifosi di tutti gli stadi d’Italia glielo hanno ricordato quasi ad ogni partita, con insulti di tutti i tipi a cui lui ha comunque fatto sempre buon viso a cattiva sorte.
Nessuno di noi e’ evidente ha scelto di venire al mondo qui adesso ed in un certo modo e condizione sociale, ma quello che tutta l’Italia gli rimprovera ogni giorno da quando lui e’ diventato un calciatore e’ proprio questo, non sei dei nostri, sei qui per caso, sei gia’ tanto fortunato ad esserci.
E’ vero tutti subiamo le avversita’ della vita ed in particolar modo noi in questa terra devastata, ma non penso proprio che lei tutte le volte che mette il naso fuori di casa o che si trovi nel suo ambito lavorativo precario e non, venga fatta oggetto di insulti e sberleffi di ogni genere, in qualche modo riusciamo a vivere ed a cavarcela e i rapporti che costruiamo nella nostra vita ci condizionano solo nel caso in cui noi stessi si sia sbagliato ad impostarli, ma uno come Mario e’ perfettamente consapevole di avere un talento naturale ed e’ perfettamente consapevole che questo talento non gli venga riconosciuto dagli Italiani nella maniera corretta, e’ un po’ come la fuga dei cervelli migliori all’estero, grandi talenti sottoutilizzati e malpagati solo perche’ non rientrano nei circuiti delle raccomandazioni e della lobby italiche.
In sintesi, d’accordo forse ha sbagliato nei toni, ma si metta nei suoi panni, secondo lei solo perche’ guadagna milioni all’anno inserito in un sistema marcio dalle fondamenta dovrebbe prostituirsi intellettualmente e comportarsi da burattino di chi non lo apprezza personalmente ? quello che hanno detto i cosidetti senatori della squadra e’ quello si vergognoso, la figurina ? la star? detto da chi distribuiva testate e sputi a gogo’ o andava a scommettere centinaia di migliaia di euro impunemente sulle partite del suo stesso campionato senza pagarne le benche’ minime conseguenze.
Ho sentito commenti di illustri giornalisti sugli atteggiamenti di questo ragazzo e perfino sulla cresta bionda degni della peggiore america negriera e stiamo a sindacare sullo sfogo di un ragazzino di 23 anni ?
Beh, mi sembra ci sia un po’ di pregiudizio intellettuale a me sembra scandaloso che giocatori ad esempio come Chiellini vengano schierati in campo anche infortunati come fece Prandelli nella finale dell’Europeo di due anni fa ed anche Chiellini guadagna milioni di euro l’anno, resta da capire quale sia il suo talento specifico…….sarebbe troppo lungo entrare nei dettagli e nella vita privata di ognuno di questi signori che ci prendono per i fondelli ogni giorno con le loro banalita’ da propinare al gregge, dobbiamo prorpio prendercela con quello che realmente ha dovuto subire discriminazioni ed altro ? e’ solo un ragazzo fuori posto e fuori tempo, al posto suo me ne andrei dall’Italia e prenderei la cittadinanza di un paese Africano, magari per coerenza e per venire qui ad insegnarci qualcosa.
p.s.
tenga presente che i bambini lo adorano, siamo noi adulti deviati purtroppo
Ma su cosa stiamo disquisendo??? Tutti a criticare e scrivere su un giocatore di calcio che è fiero o no di essere italiano, che ha scelto di essere italiano ecc ecc??? Ma scherziamo? Ma davvero pensate che questi siano problemi della nostra Italia o dell’essere italiani per scelta o no? Tutti che inneggiano al proprio orgoglio solo dopo aver letto le cavolate che sto scemo a scritto? Il calcio, gli stipendi milionari che hanno? ma perchè non si impiega il proprio talento giornalistico per scrivere di cose reali, di problemi veri della nostra Italia e non prendendo spunto da uno stupidotto milionario “ca sinni sta futtenno” della scelta perchè domani sarà inglese, un giorno francese cambiando fino a quando la sua carriera terminerà. Il calcio è l’oppio del popolo…
è saltata pure una H …
Non credo ci sia molto da fare, a noi e quando dico noi ci metto dentro tutti (dal brennero a lampedusa per capirci) ci piace il buon selvaggio!! Una pietra se possiamo lanciarla alle spalle dell’uomo nero (quello reale) la laciamo sempre e con una certa soddisfazione… E’ milionario è vero! come lo erano: Baggio, Del Piero, Baresi, Maldini…ma!? maledizione qualcosa mi salta deve esserci per forza un peccato in più da parte sua si la partita con il gana è quello!
e quando Baggio prese quella traversa… (USA 94 per le sottospecie calcistiche come da citazione) i nostri campioni di ora e di allora ci scomettevano sopra arrichendosi sempre di più, ma all’epoca era il sistema malato era la squadra sbagliata era la federazione…Oggi è più semplice oggi è Mario che se scavi attentamente ha l’unica colpa di non chiamarsi Abdul….solo un punto di vista.
Ma che è? La sagra della frase fatta?
Ma non era finita la settimana del luogo comune? Qua ce ne sono per un mese almeno.
Sono rimasta basita dalla bassezza di tali argomentazioni. Concordo con Nando in merito al mito del “buon selvaggio”.
Cara signora Federica, e la chiamo signora per rimandarLe l’idea che la sua supremazia intellettuale sia vera e non presunta, e mi chiedo: per caso se il signore in questione, al posto di essere un milionario, fosse stato un precario, come noi tutti, le sue (di lui) argomentazioni, in merito alla delusione subita da quelli che considerava suoi concittadini, sarebbe stata più giusta? Più equa? Avrebbe meritato il suo plauso?
Le ha tolto niente con i suoi milioni, guadagnati non certo da soldi pubblici?
Poi vuole farci credere che le sue non siano disquisizioni fondate su pregiudizi razziali, ma a me sembrano tutto fuorché riflessioni dotate di buon senso, giustizia ed uguaglianza.
La fortuna e le capacità altrui non dovrebbero diventare pretesto per fomentare l’odio. A prescindere dalla “sboronaggine” dei personaggi. Non è colpa di Balotelli se lei, o io o chicchessia campiamo di espedienti e a 27 anni (sono sua coetanea) e non abbiamo il futuro e il presente che vorremmo.
E secondo me, mi scusi, ma anche la mafia si sceglie. Ed è una bella scelta di comodo, urlare allo schifo quando, magari, alla frontiera ci sono gli altri.
Quindi trovo solo lei “sfacciata e insolente”. E che c’entra sua figlia con quanto ha scritto dopo i mondiali? Vogliamo fare per forza la morale dall’alto dei nostri piedistalli? No, mi scusi, ma io non ammiro qualcuno solo perché riconosce o meno i suoi figli. Non mi basta questo a fare di qualcuno una “brava persona”.
È proprio vero allora, che non c’è nulla di peggio dei sedicenti intellettuali, che si credono migliori di tutti e non guardano al di là del proprio naso.
Rosicare non aiuta la progettualità, cara signora. Provi a rilassarsi, che non è Balotelli la causa dei suoi mali o dei mali della società in generale. E, le sembrerò Pollyanna, ma secondo me una scelta c’è sempre. Ed io, alla “manna dal cielo” preferisco il figliol prodigo, che nulla toglie a chi si fa il mazzo, pure se la cosa ci urta, perché vorremmo un mondo giusto, misurato al nostro impegno. Non è così, ci faccia i conti.
Leggere poi che “italiano non è” tra i commenti è da brividi.
Jessica, ti assicuro che non voleva essere discriminante dire Italiano non e’, volevo semplicemente riferirmi alle sue origini che non sono certo italiane ed a quello che probabilmente lui sente dentro di se, tutto qui
Ma veramente io non vedo ne un rosicare ne tanto meno altro. Forse, documentandosi in maniera più adeguata, si riuscirebbe a cogliere il senso delle parole dell’articolo.
Quale senso scusa?
L’autrice del post prende spunto dall’ormai nota esternazione di un calciatore, per redigere una sorta di “lettera aperta”, il cui destinatario dovrebbe essere il calciatore medesimo, ma il cui contenuto è un continuo volo pindarico, privo di coerenza argomentativa, che va a toccare gli argomenti più disparati, la cui attinenza a Balotelli stento ad individuare.
L’autrice salta, senza apparente logicità, dall’antiberlusconismo alle difficolta di noi giovani d’oggi, dalla fame nel mondo alla mafia (ma che c’entra??), dalla beneficienza ai problemi di Palermo, fino alla Regina Elisabetta, passando per la vergogna di essere italiana ed arrivando allo stracitato e stracotto argomento dei calciatori strapagati.
Tutto ciò per chiudere dando all’improvviso del padre degenere al destinatario della lettera.
Alla fine della fiera, l’unico senso che da lettore ho recepito, è che Federica Virga ha letto Stendhal.
lostincampus, ti ringrazio per il chiarimento, e mi scuso se ho frainteso! In effetti, rileggendo l’intero commento sarebbe sembrato un po’ contraddittorio, ma almeno è stata un’occasione per chiarire il malinteso.
GS, di quali documentazioni parla? Le sarei grata se mi fornisse gli approfondimenti che lei reputa mancanti, nel mio pensiero. La prego, mi illumini!
JoZif e Jessica spero di non sbagliarmi … il senso sta nell’ironia dichi scrive che critica uno che dalla vita ha avuto proprio tutto e nonha da lamentarsi di nulla. Viene strapagato per quello che gli piace fare, pure se perde una partita di pallone o un mondiale. Un uomo che è stato adottato da una famiglia che penso gli abbia permesso oggi di essere quello che è. Uno che si lamenta per nulla e critica in maniera assoluta tutti quanti. Qui se c’è qualcuno che dice cavolate quello è il Sign. Balotelli … Ironia è la chiave di lettura
ci vuole una camionata di ignoranza per dire che balotelli non sia italiano.
balotelli è italiano in base allo iuris communicatio. i suoi genitori adottivi, i signori balotelli di brescia, sono italiani e adottando il giovane mario hanno esteso la cittadinanza italiana a quest’ultimo.
non solo, se in italia vigesse lo ius soli, sarebbe bastato il solo fatto che mario balotelli sia nato a palermo.
informatevi prima di sparare fesserie a bocca aperta.
tuttavia, ancora ci mettiamo a disquisire di nazionalità o meno?
la nazionale italiana ha ospitato 47 QUARANTASETTE calciatori oriundi, per cui si è dovuto trovare il discendente tris-tris-trisavoro emigrato 200 anni fa dall’Italia per giustificare la cittadinanza per ius sanguinis di alcuni di essi.
a questo punto, se vogliamo fare una gara di italianità, mario balotelli è più italiano di un camoranesi o un altafini che ci hanno fatto vincere i mondiali.
tornando in topic: i calciatori vengono pagati da privati. discutere sul loro stipendio è solo da rosiconi. aggiungo: gli alti stipendi sono giustificati dall’enorme quantità di denaro tra sponsorizzazioni, diritti tv, merchandising che il mondo del calcio fa girare.
inoltre, è la legge della domanda e dell’offerta: se un calciatore guadagna molto è perché nel mercato libero gli è stato offerto quell’ingaggio.
è il mercato, baby!
il post pubblicato da rosalio da questa federica è il classico sfogo di un rosicone che non accetta che con lo sport ai massimi livelli si possa guadagnare cifre elevatissime.
invece che rosicare su chi guadagna bene e commiserarsi e dare la colpa alla formero, perché non si rimbocca le maniche?
perché un calciatore deve diventare eroe nazionale o esempio da seguire/non seguire?
22 tizi in mutande che corrono dietro un pallone sono solo 22 tizi in mutande che corrono dietro un pallone.
federica parla dell’arroganza di balotelli che voleva dare un bacio alla regina.
vogliamo parlare invece di gasparri, per dirne uno?
http://www.lastampa.it/2014/06/15/italia/politica/gasparri-insulta-gli-inglesi-via-twitter-e-il-caso-finisce-anche-sul-guardian-BoWF7D2zi01Nu2xjQvey8I/pagina.html
che rifila parolacce direttamente?
cioè, che un giocatore voglia dare un bacio alla regina diventa oggetto di discussione, che il VICEPRESIDENTE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA ITALIANA si metta a dire parolacce verso gli abitanti di uno stato estero europeo non interessa nessuno.
si faccia una vita, si trovi un lavoro e si interessi delle cose serie, federica.
Guardi che oggi che l’informazione e’ ormai alla portata di tutti noi, fare sfoggio di nozioni di diritto etichettate con parole latine non impressiona eccessivamente.
Evidentemente quando non si percepisce un pizzico di filosofia elementare la si definisce fesseria, ma questo e’ solo un suo problema
I vari Ius da lei citati non hanno assolutamente nulla a che vedere con le “”origini”” a cui ci si riferiva
Essere di origine e’ comune a tutti noi, ed il ragazzo e’ indiscutibilmente di origini africane,punto.
IUS AMMUCCAS E PORTA A CASAS …
Ma nei luoghi dove avete imparato tutti questi latinismi, nessuno vi ha insegnato l’ironia? Eppure in ordine alfabetico viene prima di ius sti**zz*. Concordo con GS, questa ragazza ha dipinto in modo divertente un episodio verificatosi in questa società a tratti fradicia. Se usaste l’ironia (questa sconosciuta!!!) come chiave di lettura, forse la smettereste di deliziarci con i vostri commenti sterili e di accusa nei confronti di una giornalista che ha espresso solo il suo punto di vista.
MAH ! io non ce l’ho fatta a commentare. E’ uno di quei casi in cui non si riesce a mettere ordine in tutte le confusioni, imprecisioni, incongruenze, i miscugli scoordinati, letti… per poterli commentare.
PER QUESTO quoto totalmente il commento di:
joZif
27 giugno 2014 alle 20:35
Federica Virga….grande…..condivido in toto e sottoscrivo….Brava