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  • L’altalena

    L'altalena

    Parco Uditore da qualche giorno è dotato di una nuova altalena, quanto fosse necessaria possono confermarvelo tutti i bambini frequentatori del parco. È frutto di una donazione da parte di un’azienda cittadina: Auto System. Premetto che non conosco i dettagli della vicenda ed ho appreso della cosa dalla pagina facebook di Parco Uditore; i miei sono pertanto i commenti di un osservatore esterno felicemente sorpreso.

    Credo che questo intervento rientri in una dialettica che dovrebbe sempre più avere spazio nelle dinamiche cittadine. I privati facoltosi, le aziende di successo, possono restituire parte di quello che hanno sotto forma di beni e servizi utili alla collettività. Ne guadagnano in prestigio, certamente nel benessere etico della propria azienda, e io credo, nel medio e lungo periodo, anche economicamente. Io per primo quando dovrò scegliere un concessionario dove acquistare una macchina andrò da loro, se non altro per rafforzare positivamente un approccio di partecipazione alla vita sociale della città che ho apprezzato molto.

    Ovviamente la questione è molto ampia e va oltre l’altalena, riguarda in che modo chi ha le risorse, aziende e più in generale famiglie ricche della città sappiano intervenire positivamente sulle dinamiche del bene comune. Oggi a Palermo sembra molto poco, trionfa un certo individualismo ingordo che non credo faccia bene alla città.

    Restituire alla collettività parte di quello che il tuo talento, la tua nascita, la tua fortuna ti ha reso è un modus operandi che appartiene molto alle culture del Nord Europa e sopratutto del Nord America. Farsi carico di esigenze della collettività in quei contesti è visto come un obbligo morale. Per quanto riguarda noi si tratta probabilmente di rivedere i nostri paradigmi e la nostra capacità di volere essere in relazione attiva con la comunità cui apparteniamo e con il bene comune. Penso sinceramente sia l’unica via praticabile se non vogliamo che il processo di desertificazione in atto continui ad espandersi all’infinito.

    Invito pertanto a considerare, soprattutto chi sta meglio, sia rispetto a Parco Uditore, sia rispetto alle varie emergenze cittadine, quella della condivisione come una delle possibilità, non più come l’eccezione da segnalare su un blog.

    Complimenti sinceri ad Auto System ed a chi in quell’azienda ha deciso di fare questo investimento, spero che questa scelta possa essere emulata da altri. Farà bene anche a loro una città un po’ migliore anche con il loro contributo.

    Ovviamente non ho ricevuto alcun compenso per questo post, ma confesso, prima che qualcuno mi contesti il conflitto d’interessi, che trarrò (sopratutto i miei figli) grande vantaggio dalla presenza della nuova altalena.

    Palermo
  • Un commento a “L’altalena”

    1. condivido pienamente il pensiero di Giovanni Caleca, nella speranza che queste azioni di benemerenza possano essere da stimolo a tanti facoltosi a fare non solo beneficenza ma anche investimenti ed attività economiche all’interno della città, in modo da far rinascere Palermo.

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