Lettera aperta alle istituzioni palermitane
Care istituzioni palermitane, ecco un racconto che dovrebbe farvi indignare (spero).
Ore 9: felice, con un bel sorriso stampato sul viso, esco da casa e salgo in auto.
Percorro il primo pezzo di strada e in viale Strasburgo, sempre sorridendo, rifiuto di comprare del sale all’angolo con via Belgio.
Proseguo per via Restivo e per ben due volte devo dire “no, grazie” a chi vuole lavarmi il vetro. Procedo per via Sciuti, dribblo una vespa, poi una bici che da sinistra si porta sulla destra, un’auto posteggiata in doppia fila (che, in allegra compagnia con altre auto, riduce la carreggiata ad una sola corsia, rallentando così la circolazione) e di nuovo rifiuto un’altra offerta di vendita (questa volta di rose).
Giungo all’angolo con via Notarbartolo e il traffico molto intenso mi fa attraversare l’incrocio a passo di lumaca.
Finalmente percorro via Terrasanta, poi via Cusmano e già il mio bel sorriso iniziale era scomparso. Continua »
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