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martedì 19 nov
  • Nino, continui a fare “‘u ballerino” e non “‘u truffaldino”, Palermo ha anche il suo volto

    Nino, continua a fare “'u ballerino” e non “'u truffaldino”, Palermo ha anche il tuo volto

    E se vi dicessi che il suo vero nome è Antonino Buffa? Lo so non vi dice nulla. Troppo comune e insignificante per incarnare colui che a Palermo è considerato il Re del cibo da strada. Infatti, come ogni star che si rispetti, si è corsi subito ai ripari attribuendogli un nome d’arte inconfondibile, un marchio a fuoco, che profuma di frittura e ha il gusto “maritato” del panino con la milza. Nino ‘u ballerino è focaccere da quattro generazioni, “s’annaca” durante la “conzatura” del panino (da qui “u ballerino”) e qualche tempo fa ha lasciato le sue panelle per un giorno per intrattenere una lezione universitaria sullo street food. Dalla friggitoria di corso Finocchiaro Aprile a Palermo alla cattedra della Bocconi di Milano.
    Eppure, nonostante la fama mondiale del suo pani ca meusa, di panelle e cazzilli, della sua rosticceria, Nino rappresenta il palermitano doc e non solo quello che ha nelle vene olio di frittura bollente, zibibbo e un po’ di sano colesterolo. Nino ha in sé il gene primordiale. Quella palermitanitudine che contraddistingue Buffa così come Giuseppe, Salvatore, Filippo, Domenico, Lia, Vincenzo, Lucia, Caterina, Gaetano e che può declinarsi in un unico modo: furbizia. Perché a Palermo sei furbo e lo sei dalla nascita, sei furbo più degli altri e non puoi essere fregato, al massimo fregherai. A Palermo siamo quelli della “Sicilia sperta”, così come la descrisse Bufalino, masticatori di furbizia e fraudolenti di professione.
    Il signor Nino ‘u ballerino, infatti, nonostante un successo lungo anni e risultati ottenuti grazie ad un lavoro onesto, è stato denunciato per furto di energia elettrica. A quanto pare grazie a due magneti sui contatori rubava la corrente, abbattendo i costi energetici del 95%. Ahi Nino, Nino. Ma perché? Non le è bastato diventare famoso in tutta Italia? Non è stato sufficiente esser considerato polo d’eccellenza per il cibo di qualità tanto da essere inserito nelle guide gastronomiche? Tripadvisor le attribuisce ben 4 stelle! Ha ospitato nella sua boutique dello street food milioni e milioni di turisti che, estasiati e a pancia piena, avranno raccontato che a Palermo sì c’è delinquenza, non funzionano i mezzi pubblici, c’è un odore nauseabondo per strada, però c’è un cibo… Quello che “t’insiva” le mani e vorresti spiegare anche cosa significa, ma non sai tradurlo in nessun’altra lingua.
    Il cibo da strada è il nostro fiore all’occhiello e lei ne è espressione. È come se provassimo a trasfigurare i sette colli a Roma o la metropolitana di Londra. Non ci sto. Lei ha una grande responsabilità. Deve essere il volto del palermitano onesto, quello che non fotte e non è mafioso (anzi, va ricordato che è stato persino vittima d’estorsione), il palermitano che non conosce clientelismi, ma balla e sorride alla vita. Balla e mangia. E mangia bene. Quello che ha il compito di invitare i turisti a volte troppo “schifati” dall’immondizia per strada, impauriti da borseggiatori o aggressori, increduli dinanzi un signore in canottiera che chiede loro dei soldi per controllare l’automobile. Lei deve essere la nostra lectio magistralis, oltre la Bocconi, ma ogni giorno. Deve ricordarci che la nostra terra ci offre tutto quello di cui abbiamo bisogno per vivere e vivere bene. Che con sacrificio e sudore – e un po’ di sana competizione -, si possono raggiungere traguardi importanti (lei addirittura ha creato un brand).
    Leggo del suo pentimento e delle sue scuse. Conscio del fatto di aver commesso un’azione così poco lodevole solo per sopravvivere alla crisi mantenendo i prezzi di sempre nel rispetto dei suoi clienti e dei palermitani in difficoltà, adesso la invito a riprendere contezza dell’importanza che lei stesso riveste e della sua incontrovertibile responsabilità. È vero che è scaltro come Giuseppe, Salvatore, Filippo, Domenico, Lia, Vincenzo, Lucia, Caterina e Gaetano, ma deve continuare a fare “’u ballerino”, non “’u truffaldino”. Perché Palermo ha anche il suo volto. E se ha pure “la milza nel cuore” – come leggo nella storia del suo sito – allora è un bel volto e ha anche un buon sapore.

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  • 8 commenti a “Nino, continui a fare “‘u ballerino” e non “‘u truffaldino”, Palermo ha anche il suo volto”

    1. Non mi è chiaro il messaggio del post.

    2. 4 stelle trip ad viso. Questo é scandaloso quanto il furto d’energia. Qualità pessima

    3. non sono mai stato nella sua friggitoria ma a dire il vero, nessuno parlandomene ne ha mai esaltato la qualità…forse la sua fama è (era) più di facciata, più legata al suo personaggio. Un immagine che era quasi icona dell’essere palermitani! Ma adesso è caduta la maschera e si è rivelato solo un ladruncolo che crede di essere furbo, magari pensa che che chi fa fatica ad arrivare a fine mese onestamente tirando la cinghia su tutto pur di vivere con dignità senza rubare un centesimo è solo un povero coglione!
      beh saremo pure coglioni ma almeno possiamo camminare a testa alta e guardare con equo disprezzo chi rubacchia e si è fatto pure scoprire. Spero che i palermitani non dimentichino presto quanto è successo e non facciano l’errore di tornare da lui, questo si che sarebbe da coglioni. Non ho mai mangiuto da lui e non lo farò, me ne faccio quasi un vanto!

    4. Nella fogna di strada non ci ho mai messo piede,,,, puzza e fetenzia solo per i palemmitani doc

    5. A Piacenza giorni fa arrestarono un fruttivendolo palermitano perché fece una rapina a mano armata. Tutti i clienti dicevano che era carino ed aveva prezzi onestissimi. Che dite…lo facciamo uscire? Infondo non vedo differenze con il dance della meusa. Anche lui lo faceva per uscire dalla crisi senza alzare i prezzi ai suoi amati clienti.

      CHI SBAGLIA DEVE PAGARE.

    6. a me sinceramente la sua meusa mi pare buonissima… quando la compro mi chiudo occhi per non vedere il lerciume e i tavolini con gente sudata sino a metà della carreggiata e naso per non sentire il puzzo di fogna….il problema è: cosa devo aspettarmi che ci mette come ingredienti uno che ruba l’energia elettrica?

    7. 1) “Elegiaco” articolo “culturalmente palermitano”, fedele, cioè ed evidentemente, al familistico adagio: “Difendi il tuo, dritto o storto”.

      2) Sono stato nell’esercizio del “nominato” (“ammuntuatu”) signor Buffa una sola volta; ho subito deciso di non tornarci una seconda, data la evidentissima “grascia” dentro e fuori il locale, nonché una selva di tavolini messi “a muzzu” davanti allo stesso. L’Enel si è (finalmente?) accorta del furto (reato penale) di energia elettrica del signore in questione, ma a quando un serio controllo sul rispetto delle norme relative alla somministrazione di alimenti e bevande e all’occupazione del suolo pubblico?

      3) Quanto a Tripadvisor non è “parola di Dio”: ci sono diversi articoli giornalistici che ne confutano la serietà e l’autorevolezza.

      4) Consiglio “vivamente” di dare un’occhiata alla pagina Facebook (pubblica) di Ninu ‘u ballerinu, per rendersi conto della mole e della qualità dei messaggi di… solidarietà che gli sono pervenuti: un piccolo, ma significativo spaccato di una città che si fa motivo di vanto di ogni illegalità, piccola o grande che sia.

    8. Premesso che anche io sono stato nel suo locale una sola volta senza alcuna intenzione di tornarci, non sono d’accordo sull’accanimento riscontrato nei precedenti post. Paghi per l’errore che ha commesso nell’auspicio che questo possa servirgli da lezione e continui la sua attività che, possa piacere o meno, trova il gradimento di molti nostri concittadini. Un po’ d’umanità ogni tanto non guasta.
      P.S.
      Se dovessi scrivere quello che penso di buona parte degli utenti di questo blog l’amministratore non me lo farebbe passare quindi me ne astengo.
      Adesso scrivete tutte le schifezze che volete tanto non le leggerò.

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