La barbona di piazza Cairoli: e Palermo resta a guardare
In piazza Cairoli, al terminal degli autobus per la Sicilia, vive una ragazza di colore.
Tre mesi addietro era magra, avvolta in un giubbino di imprecisato colore, con un paio di occhiali da sole che non toglie mai.
Tutto lasciava presagire che qualcuno si occupasse prima o poi di lei di lei e la invitasse a lasciare quella pensilina. Così è stato, ma senza risultati. I servizi sociali vengono, la prelevano e poi lei ritorna in quella esatta postazione, al terminal per Enna.
In mesi si è ingrassata a dismisura, si è ricoperta di abiti a strati, che la rendono ancora più voluminosa e…non si muove mai, sì, proprio mai, neanche per i bisogni. Questo significa che la povera donna non conosce i crismi più basilari dell’igiene.
Quindi niente wc, niente, ovviamente acqua.
Immaginatevi il cattivo odore attorno a lei.
Immaginiamo noi anche le sue condizioni fisiche che andranno di giorno in giorno a peggiorare. I suoi muscoli sono ormai anchilosati e le sue parti intime saranno un ricettacolo di infezioni di ogni genere.
Praticamente la sua banchina è tutto, letto, bagno, e quant’altro.
Tutti vorremmo fare qualcosa, passanti, pendolari, ma poi ci trinceriamo nel nostro rassegnato egoismo per ritornare alle frenesie quotidiane.
Ma chi aiuta la barbona?
Aiutala tu
quoto Luca.
Quoto Luca. Riflessione un pochino qualunquista