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mercoledì 25 dic
  • 48 commenti a “Una fontana senza pace”

    1. Complimenti per la foto: e’ stata presa da un’angolazione che permette di leggere l’iscrizione sul palazzo dietrostante “Uwe Ti Ama”, che in tal caso ben si adatta alla passione dell’artista (?) per la fontana in oggetto e per il suo evidente egocentrismo.
      Sull’ultimo atto di vandalismo c’e’ poco da dire, a parte che la madre degli imbecilli e’ sempre incinta.
      Speriamo solo che qualcuno non lo abbia fatto proprio perche’ richiamato dall’attenzione mediatica sulla fontana che, a fin di bene ovviamente, il Maestro Uwe richiama a ogni pie’ spinto.

    2. aggiungo per i nostri indignati chiusi a casa: un atto vandalismo a pulire il panello di vernice all’ossido di zinco

    3. Uwe falla una cosa buona, scendi dal tuo piedistallo e vai a pulire la fontana.

    4. già è stata ripulita velocemente. per me è vietato toccare la fontana, perchè sono indagato. a breve ci sarà il mio processo e la vostra velocità di pulire questa fontana è adesso un modello per sviluppare tutta l’italia.

    5. Uwe Grazie!… è proprio vero ,un modello per sviluppare tutta l’Italia. E’ Vucciria una volta mercato adesso MOviDA..sssssssssssssilenzio!

    6. Come fa a sapere che la vernice era all’ossido di zinco,per me rimane un mistero.Ammenoche …

    7. Però! La sig. Adriana e’ divenuta improvvisamente il sig. Vito, e i cambi di sesso non sono così veloci nemmeno a Casablanca.
      Mitico.

    8. mi sembra che la casa delle bugie sta crollando ogni giorno di più

    9. Uwe mi verrebbe da chiedermi di cosa vivi? Sai le persone normali sono costrette a svolgere un’attività più o meno piacevole per sopravvivere. Tu che sei un personaggio pubblico dovresti essere a maggior ragione trasparente. Vendi le tue opere? Se lo fai emetti regolare fattura? Hai una società, una partita IVA? Ho sempre provato attrazione per gli artisti e proprio per questo mi piacerebbe saperne di più…
      Spero di non scomodarti tanto con queste mie umili richieste.

    10. sai persone come me vendono per sopravvivere anche cose come le balate della piazza garraffello, le statue di marmo dell’ interno del palazzo rammacca, il busto del palazzo lo mazzarino, la pinna di bronzo della fontana della piazza garraffello, alcune statue della fontana pretoria e certamente le maioliche del seicento del palazzo costantino e certamente se vuoi comprare il grande affresco dello stesso palazzo, te lo taglio io in tanti pezzi con la motosega, così è più facile trasportarli con la tua smart a casa. certo che ti faccio una fattura, con partita iva, regolare-anale, se vuoi. sai che oggi con i fondi europei il mio lavoro è più bello, perchè ti pagano anche cose che non ci sono più, perchè già le ho vendute. figurati che faccio anche un pò l’artista. ieri notte per esempio ho cominciato a disegnare
      una bella palma in tecnica mista con tutta la mia passione. ma è molto difficile. hai una idea di quanti fogli ci servono per disegnare una bella palma? non credo. ti invidio un pochettino, perchè sei una persona normale, perchè tu hai più tempo di me per guardare i seni delle belle ragazze quando passano, lo sai?

    11. “..una fattura regolare-anale..”
      Certo che occorre veramente esser un Artista con la A maiuscola per ideare qualcosa di simile.
      Speriamo solo non la leggano al ministero delle finanze, altrimenti i problemi diverranno ancor piu’ dolorosi.

    12. In passato t’ho criticato per alcune tue scelte, ora non piu’. A modo tuo cerchi di prenderti cura del posto dove vivi, ci sta.
      Non ci sta la risposta che hai dato a Luca, no. Avevi la possibilita’ di descrivere un modo di vivere diverso, di qualcuno che ha scelto di vivere a palermo e di non fare un lavoro “normale” (uno che si spacca la schiena per pochi euro l’ora mi sa che e’ meno “normale” di te). Poteva essere un bel confronto, un modo per aumentare le vedute.
      Invece ti sei sentito attaccato e hai risposto con sarcasmo. Saccenza (il palermitano medio ha la smart, eh?) e sarcasmo inutili a chiunque.
      Forse saro’ una persona normale, ma no, non mi distrai con le battute da colpo grosso (tipico programma della televisione italiana tette e culi). Quando sei in difficolta’ ti rifugi nella sessualita’, pensando che sei dici “anale” o “seni” il tuo interlocutore, rozzo siciliano pervertito, come per magia si distrae e smette di farti la domanda che ti imbarazza. Ora pensaci, vuoi riformulare la risposta?

    13. alla’ immondizia si risponde con la immondizia,
      credo non ci sia altro da aggiungere.

    14. Potrei rispondere a tono, ma no. All’immondizia si puo’ rispondere in altro modo. argomentando, difendendo le proprie ragioni. Portando l’interlocutore anche a un livello che non sembra meritare. Ora pensaci, vuoi riformulare la risposta?

    15. Immagino tu sia la compagnia di Uwe, poco importa. Non prendertela per quello che ho scritto, ho soltanto difeso il pensiero di un altro. che non merita di essere appellato “immondizia”. Se vogliamo continuare ad aggredirci per etichetta avanti, tra artisti, nobili decaduti, palermitani arraggiati ci rientriamo tutti e non se ne esce piu’. Il mio era un invito a Uwe a raccontare quello che fa, diverso dalla strenua difesa della fontana (a cui pare tenere solo lui?).

    16. ti invito a rimanere in tema e ti ricordo che questa non è una chat e il tema è “una smart senza pace”

    17. E io che credevo che il tema fosse “arroganza senza pace (con partita iva regolare-anale)”. In ogni caso basta, guardare i seni delle signorine (ma pure delle vecchiette o delle statue di piazza pretoria) e’ piu’ produttivo di intavolare un confronto con te. Hasta la banca nazion!

    18. Grazie Principessa Costanza, grazie Artista Uwe è un piacere dialogare con voi. Chiedo venia per essermi permesso di chiedere a voi esseri superiori come si vive da artisti.
      Scusate tutti proprio non volevo.
      Adesso vado a farmi un giro con la mia smart possibilmente facendo una capatina dalle signorine del porto, tanto è questo per voi il palermitano medio. Saluti

    19. Luca,
      Provo a risponderti io.
      Da artisti, da creativi, da gente che ama il bello, a Palermo si vive male, perché è tutto un non senso. Contestualmente si è molto attratti perché tra le crepe della città, negli scorci, vedi il bello che c’è stato, un bello che menti molto più lucide di noi hanno costruito nei secoli. Chi sceglie Palermo la sceglie per questo. Quel bello e questo degrado, il loro contrasto, attirano ed al contempo urlano la necessità di agire. C’è tanto da fare ed i poeti sono proprio uomini del fare (questa non a caso è l’etimologia della parola). Ma il fare non è di casa in noi eredi genetici e malconci di popoli straordinari; non è colpa nostra: non abbiamo ereditato l’arte del fare. Palermo, dicevamo, se non sei usurato dalla tua genetica autoctona, ti obbliga ad agire. D’altro canto l’azione è invisa a chi ti sta attorno. E così se vieni da fuori vedi cose che altri non vedono più, il bello, le crepe, il degrado, la necessità all’azione, ed istintivamente può capitare che provi a reclamare attenzione per una fontana abbandonata, simbolo di una piazza simbolica abbandonata, simbolo di una città che si è perduta; può anche capitare a Palermo che qualcuno non provi ad interrogarsi su perché la città si sia persa, su cosa si possa fare per impedire, arginare, limitare il degrado, che non è più solo fisico ma fin troppo nello spirito delle persone e delle idee; può capitare che proprio durante quell’urlo acuto e disperato venga qualcuno a chiedere cosa tu faccia per vivere e se hai la partita IVA.
      Ciò premesso ti rispondo, nessun incomodo, penso che Uwe non abbia la partita IVA.

    20. Callea, secondo me non dovresti rispondere al posto di uwe a meno che non te lo abbia chiesto lui.

    21. Sig Link, non sono d’accordo con la sua negatività vulgare verso Palermo!

    22. Link secondo me non dovresti intervenire a difesa di Luca a meno che non te lo abbia chiesto lui.

    23. Giovanni, ho apprezzato la tua risposta è sempre un piacere leggerti anche se qualche dubbio mi rimane e sinceramente avrei preferito che il Sig Uwe mi rispondesse in prima persona e possibilmente senza offendermi. Non credo di chiedere l’impossibile quando rivolgo domande legittime ad un personaggio pubblico. Ancora più triste è la difesa della principessina che risponde in maniera violenta come fanno gli uomini privi di argomentazioni. Forse se fossimo stati di presenza mi avrebbe anche alzato le mani? Permane il dubbio e tutto questo per essermi permesso da umile servitore della gleba di porre delle domande all’artista. Scusate ma rimango perplesso.

    24. Personaggi pubblici, servi della gleba, nobili, poeti, popoli straordinari, supereroi senza partita IVA, bello vs brutto, inattivita’ vs azione, mancanza di colpe, pessimismo cosmico. Andiamoci piano. Giovanni, sono assolutamente d’accordo con te su quanto riguarda la capacita’ degli “immigrati” di fare, sistemare, cercare di recuperare il bello. Da palermitano, scalda il cuore (e incrementa il senso di colpa). Molti pero’ la scelgono perche’ e’ piu’ anarchica di molte zone anarchiche delle capitali europee. La tua prima frase e’ un assurdo, un’esaltazione della figura dell’artista in confronto all’operaio, l’impiegato, il conte, il panellaro. A Palermo si vive male, punto. Il bello incrostato e cadente si vede, punto. La rabbia a vedere la citta’ lasciata in balia del caos c’e’. punto. E no, E’ colpa nostra, lasciamo stare la genetica. Eccome se e’ colpa nostra. Vuoi una nuova primavera? Partiamo dal j’accuse e dalla consapevolezza che e’ solo colpa nostra. Sulle azioni di Uwe riguardo alla fontana non mi esprimo, gli ho riconosciuto prima il cercar di curare il posto dove vive. Invece di raccontare di partite iva usate per sollazzi e di raccogliere la provocazione avrebbe potuto descrivere la vita di una persona che si dedica all’arte a palermo. Siamo fermi all’800, l’arte non si insegna e pratica piu’, e da quello che ho capito lo sai meglio di me. Un suo contributo serio e non tettistico sarebbe stato molto interessante, e avrebbe giovato alla sua stessa causa, rendendolo un tantino piu’ paicevole.

    25. Scusa, Callea, perche’ cerchi di difenderlo parlando al posto suo? Se lui volesse dare una risposta seria e sensata sarebbe in grado di farlo (credo), invece preferisce insultare e scrivere frasi senza senso. A me non piacerebbe se qualcuno parlasse al posto mio per giustificare le mie azioni…

    26. A mio parere, c’e’ sempre una certa difficolta’ nel rivolgersi al sig. Uwe, perche’ ancora non s’e’ capito se ci troviamo dinanzi ad un vero artista il cui nome sara’ registrato nei testi di arte contemporanea, oppure dinanzi ad un tipo un po’ strambo che ha fatto della Vucciria il suo regno personale giocandovi con vernici, rifiuti e schifezze varie. Chi vivra’, vedra’.
      Per quanto invece riguarda l’atteggiamento apparentemente aggressivo della Principessa Compagna, non bisogna dimenticare che fino a qualche tempo fa la nobilta’ era solita frustare in senso letterale il popolino che mancava di rispetto, mentre ora ci si limita a frustarlo con le parole, il che mi pare un evidente miglioramento.
      Forse.

    27. Miei Cari,
      Uwe è un genio ed un artista nel senso più puro e nobile del termine. Il compito dell’artista, è anche quello di esasperare le contraddizioni ed indurre il confronto e la riflessione su temi centrali della società. Questa non è una visione romantica dell’artista, semmai Uwe interpreta perfettamente il ruolo dell’intellettuale organico, come descritto da Gramsci, in quanto fa della sua arte la sua prassi. Nel rispondere al posto di Uwe ho provato solo a mettere in evidenza come la domanda rivoltagli è fuori luogo, non è un piano semantico che può interessarlo e che gli pertiene in qualche modo, a parte che mi pare di un’altro ordine di misura rispetto al tema posto da Uwe. Porsi nella dialettica artista/non artista, come fa link significa riproporre una contrapposizione romantica tra i ruoli, si rafforza in pratica proprio quella contrapposizione che apparentemente si vorrebbe contestare . Con i suo gesti Uwe è un intellettuale organico come può esserlo chiunque compie dei gesti e fa delle azioni il cui effetto simbolico va molto oltre il gesto in se. Chiedere a Uwe se ha partita Iva con i dovuti distinguo sarebbe come se un attore mentre Pasolini dirige un film gli chiedesse sa ha la posizione enpals. Probabilmente in assoluto è utile ma in quel momento chi se ne frega. Infine voglio precisa a Francesco che io so di non essere parte del degrado nel quale viviamo, e so di avere provato a vario modo, con i miei strumenti, a fare qualcosa in direzione contraria. Non accetto pertanto le parole secondo le quali il degrado attorno a noi sarebbe uguale per tutti, non è così e se non basta lo stato di degrado della città e della società a dimostarlo vorrei capire cosa altro ci vuole.

    28. -eins-
      caro giovanni, palermo è molto bella come è. si vive anche bene se ti piace questa estetica del romanticismo fra marmo antico e cemento volante.i miei vicini di casa mi confermano una grande creatività ogni giorno per la profondità di questa bellezza e per questo non mi serve neanche una tv a casa. neanche un cellulare. i cittadini di palermo trattano i tesori antichi pubblici nello stesso modo, diciamo in modo molto emancipato, come trattano i sacchetti di immondizia. perchè tutti i cittadini ricchi o poveri sono solo concentrati sulle loro famiglie e i loro propri desideri materiali senza limite. persone normali o medie sono pochissime in città e mi pare che loro soffrono. 15 anni fa, quando ho cominciato il mio lavoro ad un livello molto rischioso a piazza garraffello ho fatto istintivamente una distanza da queste persone medie che si vendono come artisti, critici d’arte, intellettuali, specialisti o peggio ancora i restauratori al livello hippy. ma non la prendo in modo personale, perchè loro sono stati disturbati anche prima del mio arrivo. questa minoranza ha una grande mancanza di anima in comune e neanche conoscono le regole dei diritti d’autore. però palermo ha fatto anche per loro un spazio concentrato come il palazzo sant’anna moderno o il palazzo bel sorriso. con circa 50 dipendenti-stipendianti in divisa per circa 5 visitatori al giorno, regolare. palermo, grande città con troppa anima e una tolleranza senza dubbio, perchè è importante che si trovano anche centri sociali senza anima con spese altissime anche per una vera città capitale con molta anima come palermo. ancora è la piazza garraffello re dell’anima di questa città con tutti i suoi difetti e maledizioni. la mia opera metamorfosica dal 1999 fino ad oggi è una conferma di un servizio gratuito per tutti i miei vicini di casa e tutti i concittadini prima degli altri. invece per me è un investimento di lavoro come per altri cittadini comprare una macchina, costruire una casa di famiglia o andare alle maldive. costanza ed io non viviamo di rendite familiari. ed è questa la greencard con la massimalità del rischio per creare nuove impressioni. i soldi che investiamo vengono dalle mie opere d’arte vendute molto lontano dalla sicilia e dall’ italia e sono molto costose. costose come il nostro investimento qua. da 10 anni anche un investimento di costanza con la sua società e capacità. solo un esempio: a vienna nella artoteca dello stato di austria c’è una bella opera mia regolare della piazza garraffello dell’ anno 2006. per tutti questi servizi non mi serve una partita iva in italia. in sicilia si fa l’arte e non si vende. non è una critica, ma una regola.

    29. -zwei-
      invece i nostri lavori fuori zona 2,5 anni fa ai 4 canti, piazza pretoria e al teatro di noto non sono stati servizi gratuiti. abbiamo lavorato con un contratto della regione di sicilia per il turismo con fondi europei con altre 4 persone di fuori, perchè per l’assessorato del turismo è stato molto importante un progetto culturale con artisti internazionali per andare sui giornali internazionali, così si vede anche cosa si fa con i soldi europei e che porta alla sicilia altri turisti che spendono soldi. questa operazione regolare aveva un prezzo molto alto, perchè ci sono le regole italiane e siciliane con pagamenti stranissimi e si deve pagare subito. noi abbiamo pagato con prestiti inclusa l’iva di 30%. 30% iva perchè sono internazionale senza partita iva italiana. abbiamo fatto un altro prestito di 7500 euro solo per il pagamento dell’iva 2 anni fa. fino ad oggi la regione non ha ancora pagato e siamo in attesa da 2,5 anni. ma l’importante è che il mio lato del marmo della fontana della piazza garraffello è pulitissimo e l’altro lato è stato verniciato 2 giorni fa e sembra più una masturbazione nello sporco, però chi se ne frega. oggi la fontana è 100 volte più seguita di un anno fa e mi fa piacere.

    30. -drei-
      allora in questi 15 anni non mi interessa nulla di cosa o con quanti soldi qui i cittadini vivano, perchè questo non lo voglio sapere. solo una piccola zecca come questo luca può scrivere una domanda così, perchè nessuno e niente in sicilia è pubblico, neanche un sindaco o un presidente per questo motivo. però il caro giovanni è stato al bancomat di presenza alla piazza garraffello e lui ha visto i ns prodotti, inclusa la s.i.a.e., in edizione limitata che abbiamo fatto in sicilia con grande piacere e che fanno il loro effetto particolare e quelli si comprano, in italia, solo da noi al bancomat sotto la nostra banca nazion. il bancomat quest’ anno 2014 è stato aperto 51 giorni / 7 giorni a settimana / 11 ore al giorno con il nostro servizio personale. il bilancio di 289 prodotti venduti. percentuale nr1 francesi, nr2 olandesi, nr3 svizzeri, nr4 tedeschi, nr5 italiani e siciliani. come funziona il finanziamento per una produzione lo ho spiegato sopra. è importante, i ns prodotti sono solo senza logo dello stato o un logo commerciale ed è questa la garanzia del valore. però queste sono le regole del mio mercato. la polizia municipale, la finanza, i rapinatori gli idraulici con le proprie donne i bambini passavano al bancomat e salutavano sempre con un bel sorriso. http://www.costanzalanzadiscalea.it/_made_in_sicilia_.html

    31. eins zwei drei hier spricht die polizei

    32. Certo che tra chi, per ovvi e scusabili motivi, non si esprime in modo alquanto chiaro, e chi invece si diletta a scrivere in modo filosofico antero-posteriore, con doppio ditirambo e triplo onomatopeismo, perseguendo un indirizzo di convergenze parallele poggianti sulle forme plastiche alate delle sovrastrutture psico-fisiche, ovviamente progenitrici delle piu’ effimere batracomiomachie leopardiane, cumulativamente larghe di dentro e strette di fuori..beh, non ci si capisce molto, a dir la verita’.

    33. Uwe sarò pure una zecca come mi definisce lei o meglio chi per lei scrive ma le posso assicurare che ho molto più dignità di lei e delle stupidaggini che scrive. Come dice David sembra quasi di assistere alla fiera della supercazzola in salsa pseudo artistica per giustificare quello che non ha alcun senso. Comunque alla fine mi sono tolto una curiosità e mi sono fatto un’idea ben precisa della sua persona. Non commenterò più i suoi deliri ma le consiglio vivamente di andare a lavorare. Saluti

    34. Uwe ha indicato un problema e tutti si sono messi a guardare il dito di Uwe. Quoto Giovanni, per me Uwe è un artista vero, ha un mondo di cose da dire e – contrariamente a quanto un’analisi superficiale potrebbe condurre – non è così affezionato a un’estetica di decadenza e distruzione post-punk. Lo sono forse tutti quelli che gli danno addosso e che non hanno a cuore minimamente una città che giorno dopo giorno muore e perde tante occasioni.
      Uwe ama la città più di tutti noi, la vorrebbe migliore ma a volte è inutile mandare un messaggio a chi crede che il mondo stia tutto fra la Statua e Piazza Massimo.
      Non preoccupatevi, sono sicuro che Uwe un giorno si romperà definitivamente le scatole e se ne andrà, e se ne andranno tanti altri, e Palermo potrà essere una città in cui all’ora dell’aperitivo non ci siano spargimenti di sangue. O di detersivo.

    35. Vi invito a essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori. Grazie.

    36. Una città che NON vede.Non può.Cieca.
      Un mandamento,Un quartiere ,un mercato,un quadro, e poi… la STORIA di questa città .Una piazza,Una Fontana un Palazzo,una scritta rossa e poi…IL CUORE di quello che era il mercato, che oggi è movida..VUCCIRIA.

    37. Mah, io vedo solo un artistoide egocentrico che nasconde il suo nulla assoluto dietro una serie di superca.zzole degne di Tognazzi. Evidentemente mi manca la raffinata sensibilita’ artistica di Callea!

    38. «Due sono i tipi di mafia. La mafia e la mafia dell’antimafia».

    39. Caro Giovanni, dal punto di vista prettamente logico mi sorprendono le tue affermazioni e la tua idea stessa di artista e di arte. L’assolutismo del tuo pensiero e’ di fatto paradossale in relazione al concetto stesso di arte che, volta alla stimolazione degli intelletti e’ e sempre sara’ oggetto di discussione e critica. Altrimenti svilisci l’essenza stessa di arte a semplici relazioni causa-effetto meccaniche o matematiche. A maggior ragione, dato che stiamo trattando un particolar tipo di arte, tanto recente dal rendere impossibile una sua collocazione nei testi, il suo studio/ definizione e il suo stesso riconoscimento come forma d’arte vera e propria, il tuo encomio di Uwe risulta sí infantilmente romantico ma allo stesso tempo tanto totalitario dall’essere impossibile da accettare. Con questo spero sia chiaro che la mia non e’ una critica a Uwe o alle sue produzioni, tra l’altro come da lui stesso dichiarato autofinanziate e promosse da una societa’ a carattere familiare (mentre a oggi risultano pressoché sconosciute in ambiti non riconducibili all’auto-promozione), ma una opposizione concettuale alla tua visione assoluta di qualcosa che, per definizione stessa, non puo’ esistere se non oggetto di critica razionale. Aggiungo che, nonostante i mezzi di sostentamento di Uwe siano evidentemente argomento di carattere privato, il suo appartenere alla societa’ civile lo obbliga a sottostare a quelle regole da cui neanche il piu’ sommo artista puo’ esimersi: tra questi il prosaico pagamento delle tasse, interesse di tutti i cittadini rispettosi della societa’ e in netta contrapposizione con gli evasori, non con gli artisti. Anche Pasolini, nonstante le sue tante provocazioni, sottostette alle regole della societa’ civile (e parlando del personaggio e non d’arte, a parer mio, personaggio di dubbio gusto). Per questo motivo i miei apprezzamenti ad Uwe per aver descritto le difficolta’ dell’autofinanziamento da una parte e dall’altro quelle del versamento dei contributi per chi vive all’estero. Giovanni, frequento questo sito da qualche tempo ormai, dalla prima “Opera di sensibilizzazione” di Uwe alla fontana. In questo tempo ho imparato a conoscere il modo di interagire e di rispondere di alcuni frequentatori abituali quando messi in difensiva: mentre Uwe si rifugia nella sessualita’ spiccia qualcun altro per darsi un tono si lancia in voli romanticamente pindarici scrivendo commenti che, nel tentativo di esaltare la bellezza della nostra lingua, risultano un miscuglio tra un’opera di Gian-Battista Marino e un verbale dei carabinieri. Concludo ringraziandoti (e non c’e’ sarcasmo in questo) per gli sforzi fatti per migliorare la societa’ in cui viviamo. Purtroppo vivendo tu nel mio stesso posto, e non nell’iperuranio, anche tu come noi tutti ti ritrovi immerso nell’opera piu’ discussa del Manzoni artista.

    40. -eins-
      Grazie Uwe per il tuo lungo commento. Te lo avevo chiesto e ti ringrazio per avere scritto. Complimenti anche per l’italiano, pagherei per parlare una seconda lingua cosi’.
      Odio fare distinzioni tra persone, “persone medie”, “gente con desideri materiali”, “asrtisti per palazzo riso”: mi piace lasciare vivere la gente come vuole, se mi lascia vivere come voglio vivere io. Pero’ hai ragione, “i cittadini di palermo trattano i tesori antichi pubblici nello stesso modo, diciamo in modo molto emancipato, come trattano i sacchetti di immondizia”. Non ho una televisione, ma non mi sento migliore di nessun altro.
      -zwei-
      Grazie per aver descritto come fai a vivere con quello che fai, non ti avrei mai chiesto tanti particolari personali. Immagino sia difficile autofinanziarsi, autopromuoversi, aspettare i pagamenti regionali e organizzare i pagamenti esteri. Vienna ha tantissime artoteche, mi scrivi di quale parli? Che in Sicilia non si vende arte e’ purtroppo noto, per questo motive ti ho chiesto di raccontare come fai.
      -drei-
      Continuo a non vedere questa grossa polemica con quello che ti ha scritto Luca, e di certo non mi piacciono le offese. E’ tuo diritto rispondere a una domanda sulla partita iva con “non sono affari tuoi” o, come hai fatto, descrivere un modo di vivere non commune.
      In ogni caso grazie del confronto.

    41. Caro Francesco, apprezzo la tua risposta perché dimostra desiderio di stare nella discussione (anche da parte mia senza ironia). Ma in tutta sincerità non ho capito il tuo discorso. Da parte mia se ho dato l’idea di una visione causa/effetto non era il mio intento, e non capisco in quale passaggio ho dato questa sensazione. Io credo, ribadisco, che l’artista abbia un ruolo nella società e che debba svolgerlo con la prassi delle sue opere. Guernica di Picasso è un’opera d’arte in valore assoluto, ma anche un grande atto di presenza dell’artista nel suo tempo. Questo è esattamente il contrario di una concezione romantica con l’artista matto e disperatissimo al centro di tutto. Fatto sta che la nuova macchia denunciata da Uwe mero atto di degrado non ha destato lo stesso scalpore di quella provocatoria fatta ed autodenunciata da lui stesso. Almeno questo penso dovrebbe fare riflettere sulla qualità del suo intervento. Ma mi sto trovando a discutere di Uwe, quando invece il tema mi pare un altro ovvero il degrado che lui (a suo modo) denuncia.

    42. Deserto rosso .

    43. caro giovanni, quindi francesco, anche quello si chiama luca! fatti sono che la fontana della piazza garraffello è un monumento pubblico, è fatto molto bene con ottimi pensieri in una super eleganza. questa fontana sta benissimo e uno dei monumenti pubblici più felice della nostra città. quale monumento ha una vita utile come questa fontana. una vita, frequentata, innamorata, usata e trombata in una piazza come la piazza garraffello.

    44. e anche questa fontana è senza partita iva

    45. Giovanni, scusa il ritardo. Grazie per la risposta, cortese e non polemica. Come ho scritto prima si puo’ rispondere in maniera migliore di come e’ posta la domanda e tu l’hai fatto. Siamo d’accordo sulla necessita’ di contestualizzare il lavoro di un’artista, cosi’ come di chiunque. Non siamo d’accordo sulla definizione di Uwe come artista puro e nobile, semplicemente il tempo ci dira’. Un idraulico e’ di facile riconoscimento, un’artista no. Ma e’ la mia opinione. Il degrado lo denuncia lui, immagino l’avrai denunciato tu e a mio modo l’ho denunciato pure io. Non siamo solo noi tre a non aver raggiunto l’obiettivo. Ogni cittadino decente di questa citta’ ci prova, a modo suo. Il problema del gesto di Uwe e’ che ha permesso a un perfetto sconosciuto di ergersi a paladino della citta’, farsi pubblicita’ ripulendo la fontana e denunciando Uwe. Questa e’ un’offesa all’intelligenza, e mi rode che gliene sia stata data la possibilita’.

    46. Francesco mi verrebbe da chiedermi di cosa vivi? Tu che sei un personaggio unico dovresti essere a maggior ragione trasparente. Vendi le tue pensieri? Se lo fai emetti regolare fattura? Hai una società, una partita IVA?

    47. Quanti Giovanni che ci sono qua! Tu mi pari piu’ un John in verita’ e hai uno stile conosciuto, anche se non del Giovanni con cui mi sono confrontato prima. Mi verrebbe in simpatia di rispondere: e che te ne frega? Di cosa vivo? Del mio lavoro. Non mi ritengo unico e di certo devo trasparenza solo all’ufficio delle imposte. La correlazione tra unicita’ e trasparenza poi credo abbia un senso solo in mitteleuropa. Ciononostante rispondero’ alla tua curiosita’. Ho un contratto fino al 09/15 per un lavoro che mi piace, decisamente creativo, per cui mi sarebbe impossibile evadere le tasse. Sono un lavoratore dipendente per cui non ho partita iva. Non mi arrogo il diritto di definirmi per quel che provo a fare, non ho cosi’ gravi carenze di autostima, ma aspetto che gli eventuali meriti mi vengano attribuiti da altri. Non vendo le mie pensieri (ripassiamo i generi) ma vorrei mettere un cartello sulla mia testa con scritto “si vende”. Che ne dici? Io credo che diventerei ricco se vendessi modestia e capacita’ di fare autocritica!

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