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giovedì 19 dic
  • Veloce prontuario delle tipologie di automobilista palermitano

    Ogni mattina, a Palermo, un automobilista si sveglia e sa che dovrà fare abbili per arrivare a destinazione in orario. Ognuno affronta questa sfida quotidiana a modo suo e quelle che trovate di seguito sono le principali tipologie di automobilista palermitano (valide tanto al maschile quanto al femminile).

    • ‘U ‘ntamatu: il tragitto è una Via Crucis, incroci e rotatorie sono le stazioni più dolorose. Prima di mettere in moto, aggiusta il sedile, allaccia la cintura e fa un segno della croce (in via preventiva).
    • L’arraggiato: non esistono giorni buoni né cattivi, ma soltanto giorni arraggiati. Non stacca la mano dal clacson e lo suona in continuazione, a prescindere. Impreca contro chiunque, non importa che si tratti di semafori, anziani, vigili urbani, bambini, quadrupedi, piccioni o segnaletica.
    • ‘U minni futtu: se c’è uno stop, “minni futtu e passo”; se non posso girare, “minni futtu e giro”; se c’è un divieto di sosta “minni futtu e parcheggio”. Perché, si sa, la vita va vissuta con leggerezza.
    • Il multitasking (‘nto n’occhio): con una mano tiene il cellulare, con una la sigaretta, con una il volante e con un’altra ancora vi indica la strada più veloce per andare a quel paese… Aspè, ma non erano solo due, le mani?
    • ‘U patruni r’a strata: «Ma come, non lo sai chi è quello? È il padrone della strada!». Vi ha gentilmente permesso di transitare, dovrebbe anche preoccuparsi di seguire altre regole all’infuori delle sue? Non scherziamo.
    • Il babbalucio: rimane saldamente attaccato all’asfalto, procedendo ad una velocità massima di 20 chilometri orari, al centro della strada (lento come solo un babbalucio attaccato ad una cesta di vimini può essere). Esce principalmente con il sole, meglio se di domencia mattina. Anche lui lascia dietro di sé una scia, che però è fatta di imprecazioni, frustrazione ed istinti omicidi in chiunque lo segua.
    • Il mommo: riesce a prestare attenzione a tutto, tranne che alla guida. Lavori in corso, incidenti e diverbi lo rendono felice: manifesta la sua contentezza rallentando ed osservando minuziosamente ogni particolare, pronto per fare un resoconto al momento opportuno. Ha un solo rimpianto: non riuscire a compiere una rotazione di 360° con il collo.
    • Il pilota: ti accorgi del suo passaggio per lo spostamento d’aria e lo vedi dissolversi in lontananza. Rimane sempre e comunque avvolto dal mistero e viene accompagnato dalle eleganti parole «Ma cu è, Barrichiello»? (rigorosamente con una i in più).
    • ‘U scrusciu ‘e batteria: le unità di misura del prestigio sociale sono Watt e luci al neon, i bassi sono una ragione di vita. Con il suo impianto audio palesemente sovradimensionato diffonde pessima musica a tutto volume: se i vetri nel raggio di tre chilometri vibrano, la sua missione è compiuta.
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  • 2 commenti a “Veloce prontuario delle tipologie di automobilista palermitano”

    1. l’elenco è corretto ma dobbiamo ricordare che nessun guidatore a parte rarissime mosche bianche a palermo, è esente dall’essere categorizzato all’interno di TUTTE queste categorie.

      Non esiste uno che è solo ntamato o mommo o pilota. Sono TUTTI mommo, pilota, ntamato ecc…

      La fonte di quanto detto è la mia stessa esperienza di guidatore che con un motorino rischio continuamente la vita per colpa di tutti quelli che:
      1) mi sorpassano senza allontanarsi… che cosa volete fare ? salire con me in motorino ???
      2) quelli che non rispettano, ma che dico … quelli che neanche sanno cosa pè la segnlatica orizzontale…
      3) quelli che stop e precedenze sono solo un optional e vedendo che arriva un motorino non sia mai che lo si lasci passare … del resto è solo un motorino per cui perchè preoccuparsi
      4) quelli che si sentono valentino rossi e, questa è capitata davvero, pur di sorpassarti ti tagliano la strada cosi meschinamente che il loro bauletto colpisce il tuo specchietto rischiando di farti CADERE A TERRA DURANTE LA MARCIA!!!!

      Se posso dire la mia: i guidatori di questa città mi fanno veramente schifo !
      Non vorrei che qualcuno di offenda ma … se è la verità non credo che qualcuno possa offendersi no ?

    2. U scrusciu ‘e batteria: le unità di misura del prestigio sociale sono Watt e luci al neon, i bassi sono una ragione di vita. Con il suo impianto audio palesemente sovradimensionato diffonde pessima musica a tutto volume: se i vetri nel raggio di tre chilometri vibrano, la sua missione è compiuta.

      MA NON LI FERMANO MAI, OPPURE ESISTE UNA LEGGE CHE GLI DIA IL CONSENSO DI SUONARE A TUTTO SPIANO???????

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