Palermdromo
Mi deludi e deluderai Palermo
Non
Perché tu
Puzzi di marcio e dei tuoi mille sbagli
Ma perché non è vero che
Sei una città che crede nel cambiamento, nel futuro
Una città fossilizzata nel suo passato glorioso, ormai abusato e dimenticato
Non sei più
Capace di credere in te stessa
Sei una delusione, sei
Una Cattedrale fatiscente, non
Puoi sopravvivere, regale e radiosa, senza lo scempio di cartelloni pubblicitari. Non sei
Tu
Sei solo un lontano ricordo di dominazioni e ribellioni,
Bellezza e ricchezza, cultura e colori, non
Sei che
Un’amante difficile, bella e dannata, temuta e amata non
Trasmetti i pensieri positivi di
Una Madre e unica terra che mi ha visto nascere e crescere
Tu, Palermo
RILEGGI AL CONTRARIO
(foto di Maman Voyage)
Oh mamma! Non bastavan piu’ le lamentele su Palermo in prosa, adesso ci son pure quelle in versi o presunti tali.
A leggere il componimento (?) m’e’ venuto un mal di mare pari a quello che si puo’ avere traversando Capo Horn in tempesta su una zattera.
Tony, m’e’ venuta un’idea: perche’ non cambi l’intestazione del blog da “Rosalio, a Palermo pure io” a “Rosalio, mi lamento pure io”.
Sarebbe piu’ pertinente.
David, confesso di non aver mai avuto la presunzione di scrivere un articolo, componimento(?) o qualsivoglia struttura letteraria… Non sarà il COMPONIMENTO (?) del secolo, ma spero tu abbia letto il “palindromo” nella sua interezza… e quindi abbia apprezzato il senso opposto rileggendolo dal basso verso l’alto 🙂 accetto di buon grado la critica nel momento e, se mai proverò a scrivere nuovamente qualcosa, starò più attento a non urtare la sensibilità di nessuno.
Grazie
Io la trovo bellissima.E vera.
E di solito odio le poesie.
Beh, sig Nanni, c’ero arrivato che Palermdromo fosse un richiamo a palindromo, e chiaramente leggendo a ritroso, il senso cambia diametralmente, anche se cio’ che purtroppo non cambia e’ il mal di mare.
Le do’ un consiglio: per rendere i suoi componimenti ancor piu’ eruditi, perche’ la prossima volta non scrive in modo leonardesco, cioe’ leggibili solo usando uno specchio?
Coraggio, son sicuro che anche Dante all’inizio fu schernito.
Ora mi scusi, devo andare in farmacia per delle pillole contro il suddetto mal di mare, speriam non costino troppo.
David, lei è il Re delle lamentele. Non ho mai visto un suo commento di gradimento. Sarà perché quando non commenta gradisce oppure perché il suo sdegno supera persino le parole? E mi chiedo: ma perché continua a leggere Rosalio? Non sarà forse meglio prestare il suo alto intelletto ad altri paradisi di scrittura? Sono certa che altrove i suoi gusti saranno soddisfatti. Oppure ci delizi con un suo personalissimo post. Non ci bastano più i suoi commenti in calce, io adesso desidero leggerla davvero, vorrei scoprire cosa lei dalla sua cattedra può davvero insegnarci.
Ps. Nanni, complimenti davvero. Il tuo post è scritto con molta oculatezza. Non è mai neppure per un istante banale. Vorrei leggerne di più di pezzi così.
Grazie a Fulvio e Grazie mille a Federica. Non ho mai scritto nulla in un blog un po’ per gelosia un po’ per insicurezza.
Grazie ancora David,
mi scuso nuovamente per il disagio creato 🙂 spero che il mal di mare passi e accetto il consiglio della scrittura speculare (in fondo sono un ingegnere.. queste cose mi divertono molto di più).
Io torno ai miei numeri… in quelli evidentemente son più bravo e il mal di mare viene solo a me 🙂
Chiedo venia adesso a chi commenterà in futuro (se accadrà) ma non risponderò più, anche perché non era nelle mie intenzioni farlo… avevo commentato solo per sincerarmi della semplicità nel ricevere il “messaggio del palindromo”.
David amunì che non l’avevi capita. Ti suggerisco di mettere all’asta la malafjura. 🙂
Allora, le spiego, giovane pulzella: in primo luogo ho gia’ scritto qualche post senza particolare importanza per Rosalio, e son stato anche da Tony invitato piu’ volte a scrivere qualcos’altro.
Poi, con tutto il rispetto, non penso lei abbia alcuna autorita’ per dirmi cosa devo o non devo leggere, anche se, e le faccio una confidenza, i post di alcune giovani promesse (?) del giornalismo e della narrativa locale li evito ormai accuratamente, dato che mi sbronzano di parole e i commenti sono solo degli elogi fatti da amici ed amiche, e cio’ e’ evidente ad un osservatore attento.
Vede, il mio giornanlista preferito fu Montanelli, che diceva sempre che occorre esprimere il maggior numero di idee con il minor numero di parole: solo in tal modo i concetti arrivano diritti alla mente e al cuore dell’interlocutore. Tutto il resto e’ fuffa, fa volume, ma non aggiunge nulla.
Poi, non e’ vero che do’ sempre pareri negativi: ci sono degli altri scrittori sul blog od aspiranti tali che apprezzo sinceramente e lo scrivo pure, e se va a ritroso li trovera’,
Infine, ho notato che gli scrittori od aspiranti tali si dividono in due categorie: coloro i quali pensano d’esser gia’ dei novelli Manzoni e qualunque critica la vedono come un atto di lesa maesta’, e quelli che invece, consci dei loro limiti ed esperienza, accettano di buon grado le critiche perche’ son proprio quelle che fanno crescere.
Purtroppo molti se le suonano e se le cantano da soli, e il bello e’ che son pure contenti di questo.
Internet e’ un grande strumento, ma uno dei suoi limiti e’ evidentemente l’aver dato l’opportunita’ a chiunque abbia voglia di sentirsi uno scrittore, e addirittura prendersela se non viene riconosciuto hic et nunc come tale. Un tempo, tali esercizi letterari restavano scritti a penna nei diari e solo i piu’ intimi parenti e amici godevano del privilegio (?) di leggerli. Oggi invece, tale privilegio e’ fruibile da tutti gli internauti.
Come siamo fortunati.
Tony, come puoi dubitare della mia parola?
Forse perche’ mi conosci, ahi.
Vi invito a rimanere in tema. Grazie.
Grazie per il giovane e persino per il “pulzella”, lei sì che è un vero gentleman! La ringrazio altresì per aver messo al rogo la mia autorità (?), ma lungi da me pensare di averla. Può leggere tutto senza dubbio, ma se si ritrova da queste parti, ahimè, è destinato a leggere la “fuffa” di cui si lamenta. Veda signor David, il mio “sbronzarla di parole” è un atto dovuto. Se non ci fossero questi post pieni di “elogi fatti da amici e amiche” scritti da giovani promesse (e chi lo ha mai detto?) del giornalismo e della narrativa locale, lei qui di cosa si lamenterebbe? La sua frigna in loop è comunque uno stimolo per chi come me si appresta a una carriera (intesa come percorso professionale, non mi fraintenda) lunga e tortuosa, dove nulla è mai dato per scontato, dove si cerca di mordicchiare il mestiere ai maestri (che lei ben legge e conosce e apprezza e che spesso, stranamente, hanno apprezzato – pensi – persino me). Accolgo il suo consiglio, perché spero sia un consiglio e non un monito: cercherò di puntare dritto al cuore delle cose, senza quella fuffa che nulla aggiunge, ma nulla toglie. Grazie, infine, per avermi annoverata tra gli “scrittori”. Purtroppo sono una semplice giornalista, con tanti sogni nel cassetto e ambizioni per la testa, tra queste quella persino di scrivere un libro appunto. Ma non sono pronta ancora. Lo lascio fare a chi ha davvero questa professione nelle vene e non si improvvisa tale, io ho ancora tanto da imparare. Nessun atto di lesa maestà per me che non sono affatto una novella Manzoni, ma mi porgo con la massima umiltà nei confronti di un mestiere impervio e che ancora devo rodare al massimo. Se fosse l’attento lettore che si crede, avrebbe notato che mai e poi mai ho risposto ad un commento nei miei post, né negativi, né positivi. E questo non perché io mi senta arrivata e adagiata nel paradiso delle star (?), ma perché li assorbo come precetti. Sono nuove sfide che il mio utente finale, il lettore, mi lancia e che non posso mai e poi mai ignorare. Senza di loro il mio lavoro sarebbe vano, per questo tutto è il mio tranne che chiudermi nella Torre Eburnea. Faccio la giornalista anche perché esistono lettori come lei, da cui sempre ben volentieri accetterò critiche. Magari chissà, quando sarà anziano racconterà ai suoi nipoti di essersi innamorato empaticamente di una giovane giornalista palermitana che ha addirittura scalzato il Maestro Montanelli (su su si ride!!). Concludo inoltre ringraziandola per essersi preso l’autorità (lei questa volta) di invitarmi a continuare i miei “esercizi letterari” sul diario segreto. E no mio caro David! Non permetterei mai che lei non possa godere di questo privilegio (! Punto eslamativo 😉 ). Chiedo scusa a Tony per il commento off topic e soprattutto a Nanni per l’intrusione nel suo post. Riconfermo i miei complimenti e ti invito a scrivere. Mi piace questa sperimentazione letteraria tra numeri, lettere, idee e lamentele versus elogi. Bisou!
Federica io ho smesso di visitare quotidianamente rosalio proprio per gli utenti come lui, sono fastidiosi ad ogni commento e ti invogliano a non tornare più nel blog per non leggere quello che scrivono. Mi è successo due anni fa con una certe utente il cui nick era “stalker” e adesso credo sia lui a farne le veci. Bisognerebbe poter introdurre nei blog la possibilità per chi legge di poter nascondere i commenti di determinati utenti. Ci rivediamo tra altri 2 anni rosalio.
Manco un attimo alla mia parola per ringraziare ancora Federica per il suo invito a non smetter di scrivere 🙂 sei stata molto gentile.
Non volevo certo creare tutto questo. Non sono uno scrittore, mi piace giocare con le parole. Sono stato invitato da una persona (che non cito per correttezza) recentemente a scrivere un palindromo con argomento mafia-antimafia da nord a sud, la cosa mi ha lasciato di sasso perché i miei studi mi hanno sempre portato altrove, ma ho colto la sfida e mi sono pure divertito. Il lavoro è stato apprezzato e la cosa mi ha gratificato. Ieri, mentre studiavo tutt’altro, in mezz’oretta ho scritto questo palindromo e l’ho inviato a quella stessa persona la quale l’ha inviata a Rosalio e… adesso eccomi qui a giustificare qualcosa che speravo potesse mostrare le due facce di una città che odio e amo!
Ribadisco che non ho la presunzione di definirmi uno scrittore, ma nonostante i miei studi ogni tanto scrivo due pensieri e questi spesso vengono apprezzati. E questo in particolare 24h dopo l’ho ritrovato qui su questo sito.
Con questo chiudo il discorso, almeno per quanto mi riguarda 🙂
Se un giorno scriverò qualcos’altro spero possa esser apprezzato anche da lei David, evidentemente i suoi studi, il suo lavoro e le sue passioni la portano ad esser molto più preparato di altri (sicuramente di me) in questo campo… Una cosa però è certa, la mia città la conosco bene, la sua storia abbastanza e le sue possibilità future…beh quelle poco meno! 🙂
Evidentemente non mi spiego. Rimuoverò ulteriori commenti fuori tema.
ho sonno 🙁
per nanni ed altri che come lui capiranno e si ritroveranno in questa meravigliosa frase letta in un libro altrettanto meraviglioso del quale purtroppo non ricordo il titolo. parla la protagonista e dice: “adoro intrecciare le parole in volute vertiginose che salgono costruendo grattacieli linguistici”.forse il web ci ha privato di un certo contatto fisico, ma non potrà mai toglierci le emozioni generate leggendo le medesime emozioni scritte da chi chiunque esso/essa sia.
p.s. per david: la prego di tenere a mente il famoso aforisma di voltaire.
Palermdromo
un artificio sintattico non nuovo,che ad una analisi concettuale approfondita genera difficoltà a trarne significato.In breve,non ci ho capito niente.