Breve storia di una violenza domenicale
Immaginate di passare accanto al Teatro di Santa Cecilia su via Cagliari una domenica dopo pranzo. Immaginate di sentire della musica provenire dall’interno e di avanzare a passo incerto verso una porta d’ingresso aperta cercando di capire se si stia svolgendo uno spettacolo. Immaginate che non appena abbiate messo la punta del naso oltre la porta per osservare l’interno una voce perentoria vi giunga alle spalle al suon di “SCUSA!”…e di un più incalzante…”GIOVANE!”. Immaginate che volgendo lo sguardo vi troviate un ragazzo sicuramente non meno “giovane”. Immaginate di subire un’aggressione verbale sorretta dalla tesi che il vostro curiosare fosse stato paragonabile allo sconfinamento di casa vostra! Immaginate che chiedendo ironicamente se per caso quella fosse casa sua, riceviate sorprendentemente una risposta affermativa. Immaginate che al vostro cenno di reazione (pacata e razionale) alla durezza delle parole rivoltevi, vi raggiunga il fratello maggiore del primo, che con tono minaccioso e viso a 10cm dal vostro si informi con voi se per caso c’è un qualche tipo di problema. Continua »
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