Una vita in brainstorming
Fin da piccolo ero affascinato dai film che raccontavano il sogno americano, la scalata al successo di gente comune solo grazie ad un’idea, stavo a Palermo e non a New York, ma mi dicevo «perché non può accadere anche a me?» e via con progetti, sogni, creatività di ogni tipo. Epiche erano le nottate con alcuni miei compagni di sogni come Pietro, Dario ed Eugenio in cui ci inventavamo di tutto credendoci così tanto quasi al costo di volere investire tutte le nostre energie in queste idee per noi geniali ed incomprese a discapito della nostra stessa adolescenza.
Poi arrivò in Italia internet e allora giù a capofitto con le fantasie più sfrenate, dagli e-commerce audaci come “il cannolo in the world”, ai servizi online dei più strampalati, ma forse troppo all’avanguardia per i tempi, mi ricordo ancora la mia idea della “lista nozze online”, sbeffeggiata dalle aziende locali ed oggi una realtà affermata, o ancora il “dottore online”, assistenza medica 24/24 online che ai tempi, parliamo di almeno 15 anni fa, era giudicata follia dai miei interlocutori, ma che oggi brulica nel web. Nel 2001 andai in Australia per sei mesi con la mia fidanzata, proprio grazie ad una di queste idee, come corrispondente online di un portale web alla ricerca dei siciliani d’Australia, beh quella volta mi andò proprio bene.
Ahimé però non inventammo nel nostro “box” pieno di birre e sogni i “social networks” altrimenti non starei qui a scrivere, ma dovrei badare ad amministrare i miei bilioni di dollari, ma in realtà forse ai tempi ed anche oggi, che continuo a vivere di sogni e di brainstorming, noi sognatori non ci rendevamo e non ci rendiamo conto che in fondo a noi basta solo sognare.
Il brainstorming è, infatti, una delle più clamorose godurie della vita, un fiume in piena di parole, progetti, aspettative, dubbi, gioie, sorrisi, euforie immotivate, starei ore a parlare di progetti da realizzare e quando lo faccio mi alzo in piedi, mi muovo vorticosamente su e giù, mi sento già sulle ali del sogno ed in fondo è proprio quello il bello, volare con lui.
A volte non serve affatto che poi quel sogno si realizzi, perché i film restano film e la realtà e ben più contorta di una seppur ben scritta sceneggiatura.
Pertanto spero sempre di vivere una vita in brainstorming poi chissà magari qualcuna delle mie stronzate si avvererà o forse si è in parte già avverata, ma se non si dovesse avverare del tutto pazienza mi resta di volare sulle ali del sogno.
Buona creatività a tutti.
Avvolte… Ma avvolte in cosa? In che modo?
Eh, adesso e’ stato corretto, ma ricordo che quando, a scuola, qualcuno di noi inseriva nel tema o riassunto qualche errore grossolano, il mio professore d’italiano chiedeva sempre al colpevole: “Licenza poetica e’..?”
Grande Prof.
mea culpa…chiedo venia, ma “a volte” il parlato corrompe lo scritto e le parole restano “avvolte” dal mistero : ))) avviamo un brainstorming subito sui neologismi vi prego : )))
ma come imparo l’italiano quando il parlato corrompe lo scritto?
w uwe
prova col turco!