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lunedì 25 nov
  • Pif a Radio 2: “Un referendum per abolire l’autonomia siciliana”

    Pif ieri ha proposto un referendum per l’abolizione dell’autonomia siciliana parlando ai microfoni de I provinciali su Radio 2.

    Pif ha detto: «Il 31 dicembre, a Palermo, un gruppo di persone ha deciso di andare fino a Messina in treno. Ma il treno, all’una di notte, si è fermato per ben sette ore, a causa della neve. Praticamente questi poverini si sono riuniti in due vagoni e hanno festeggiato la mezzanotte sul treno. Ma vi pare possibile? […] Noi dell’autonomia della Sicilia che ce ne facciamo se uno deve stare otto ore per fare da Palermo a Messina in treno? Basta con l’autonomia siciliana, voglio fare un referendum per abolirla».

    Palermo, Sicilia
  • 6 commenti a “Pif a Radio 2: “Un referendum per abolire l’autonomia siciliana””

    1. Io propongo invece un referendum per l’abolizione di Pif.

    2. Bravo! Forse detta da lui questa proposta farà più strada di quando ne accennò Claudio Fava. Facciamolo subito e piantiamola con la retorica del parlamento più antico d’Europa. Non abbiamo bisogno di “onorevoli”, andrebbero benissimo semplici consiglieri motivati e non ignoranti, di numero più contenuto e col portafoglio più leggero!

    3. Pif ha detto una cosa giusta. Basta con l’autonomia; potremmo essere una delle regioni più ricche d’Italia grazie all’autonomia ma evidentemente chi governa la regione non è in grado di fare il proprio dovere. Viva la Sicilia:-(

    4. un estratto dell’articolo:

      ..”Il professore Costa mette insieme questa storia strana degli “accantonamenti negativi” con una mossa un po’ assurda operata la scorsa estate dal presidente della Regione, Rosario Crocetta. Quest’ultimo, senza dire niente a nessuno – non ha avvertito gli assessori del suo Governo e non ha avvertito il Parlamento siciliano – ha imposto alla Sicilia la rinuncia, per quattro anni, agli effetti positivi del contenzioso tra Stato e Regione siciliana. In particolare, il presidente Crocetta ha stabilito che la Regione da lui presieduta non metterà in atto, per i prossimi quattro anni, una sentenza della Corte Costituzionale – guarda caso dello scorso anno – che dà ragione alla Sicilia sulla questione della territorialità delle imposte.
      Semplificando, grazie a questa sentenza la Regione siciliana avrebbe potuto incassare già a partire da quest’anno circa 10 miliardi di euro, accollandosi, contestualmente, alcune competenze residue che ancora gestisce lo Stato. Nel complesso, avrebbe guadagnato 2 miliardi di euro e forse più, risolvendo, con una semplice operazione finanziaria i problemi di Bilancio (con 2 miliardi di euro di entrate in più all’anno in tre-quattro anni avrebbe azzerato il deficit di cassa di 5-7 miliardi: ma Crocetta ha ritardato di quattro anni l’applicazione di tale sentenza!). “

    5. … Ma chi l’ha detto che l’Autonomia Siciliana non serve a nulla?
      Finora si è rivelata utilissima per gonfiare oltre misura stipendi, bonus e vitalizi dei dipendenti della Regione Siciliana e dell’Assemblea Regionale, è servita a dispensare enormi quantità di denaro ad aziende in fallimento, a distribuire soldi per costosissime consulenze inutili, a finanziare una infinita serie di Grandi Opere Incompiute, ha consentito di assumere una quantità di personale spaventosa, ha alimentato un “magna-magna” generale che non ha eguali in nessuna regione a statuto “ordinario” (scritto in minuscolo!).
      Ma come potremmo farne a meno???

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