“Non ho tempo da perdere”
Tra i corridoi del supermercato di via Lanza di Scalea – nel via vai generale – ci sono due donne che fanno la spesa. Ognuna di loro ha con sé i propri due figli.
La prima signora ha circa cinquant’anni, è in leggero sovrappeso e ha il viso truccato come quello di “Moira Orfei”.
Indossa dei jeans della Pinko, stretti come una seconda pelle, con relativo culo in bellavista e maglia Desigual, dai colori sgargianti, con una vertiginosa scollatura.
Ogni essere umano di sesso maschile – dai 10 anni in su – osserva quelle giganti rotondità, come se celassero le risposte a tutti i misteri dell’universo.
I due figli le saltellano intorno frignando continuamente, voglio questo e voglio quello, mentre la madre, con una mano spinge il carrello, e con l’altra, tiene d’occhio il display dello smartphone. Continua »
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