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lunedì 23 dic
  • Lettera di una cittadina del mondo a…

    Lunedì mattina quando mi sono svegliata al Tg si parlava di Noi. Di Noi cittadini del mondo che in questo momento di assoluta crisi partiamo e cerchiamo “la fortuna” in posti lontani dalla nostra terra madre, di Noi che lasciamo tutti i nostri affetti e partiamo non per interrompere il contatto ma per alimentare la loro sopravvivenza, la linfa vitale di coloro che decidono di restare, di Noi Libici, Etiopi, Tunisini, Ghanesi, di Noi giovani Italiani, studenti, disoccupati che ormai non facciamo che proiettare il nostro futuro in realtà sempre più “al Nord” in cerca di una certezza che la nostra terra non riesce più a darci.

    Su quella barca ho visto tutti Noi, protesi con le braccia al cielo, le nostre voci unite in un urlo di vittoria e speranza verso quella barca che rappresentava la nostra salvezza, era lì per soccorrerci tutti e non c’è riuscita. Il nostro piccolo mondo si è capovolto e noi siamo caduti giù negli abissi più oscuri e profondi, in un mondo che ormai non si stupisce più di aver perso ogni briciolo di umanità e di averlo sostituito con un mero individualismo che blocca il nostro sguardo e non lascia che superi la nostra siepe, la certezza del “nostro giardino”, una certezza finta, fatta di rassicurazioni o di accuse nei confronti di quello che Altri ci dicono essere oltre quella siepe.

    Eppure alcuni di noi continuano ad essere più fortunati, non siamo stati costretti a scappare perché nel nostro paese non accettano le nostre idee. Su quella barca infatti non c’eravamo soltanto Noi in cerca di un futuro migliore, c’erano anche giovani, che erano stati costretti a fuggire per colpa del regime politico vigente nella loro fetta di mondo, c’erano donne, bambini, anziani.

    Quale convenzione sociale da il permesso ai giovani, agli studenti italiani, di cercare fortuna altrove e condanna a morte invece i giovani africani che cercano di fare lo stesso?

    700 è un numero piccolo se sommato a tutte le vittime che hanno attraversato quelle acque, a tutti i sogni che sono morti, annegati tra quelle onde.

    Quelle stesse voci che erano di vittoria adesso si sono divise in più cori, c’è chi è stato costretto al silenzio dalla morte, chi urla di rabbia e vergogna, chi ancora punta il dito e afferma che “sarebbe stato meglio” farCi affondare prima, tutti.

    Tranquilli, ci siete già riusciti ad affogare ogni parvenza di umanità in questa civiltà.

    (foto di Zengatsu)

    Ospiti
  • 22 commenti a “Lettera di una cittadina del mondo a…”

    1. “.. Il nostro piccolo mondo si è capovolto e noi siamo caduti giù negli abissi più oscuri e profondi, in un mondo che ormai non si stupisce più di aver perso ogni briciolo di umanità e di averlo sostituito con un mero individualismo che blocca il nostro sguardo..”
      Certamente la perdita di una vita umana, di ogni vita umana non puo’ non far calare un velo di tristezza, ma asserire, come molti fanno, che il mondo di oggi e’ piu’ crudele ed individualista di quello del passato e’ una falsita’.
      Oggi, grazie ai mezzi di comunicazione, siamo solo piu’ informati di tutto il male che accade quotidianamente al mondo, ma la crudelta’, la violenza, la sopraffazione, la disperata ricerca di una vita migliore sono compagne dell’uomo sin dalla notte dei tempi.
      Anzi, adesso tante pratiche immorali come la tortura son pressocche’ scomparse da molte parti del mondo, ma un tempo la violenza era ancor piu’ diffusa ed anche socialmente accettata come qualcosa di inevitabile nella vita.
      Un tempo un’armata che invadeva una nazione la radeva al suolo e faceva carne da macello dei suoi abitanti, basti pensare al motto ” Vae Victis”, guai ai vinti. L’unica legge vigente era quella del piu’ forte. Le uccisioni in massa per motivi politici e/o religiosi erano comuni, e chi cercava fortuna in altri paesi, una volta arrivato a destinazione veniva usato come uno schiavo o giu’ di li’.
      Solo negli ultimi secoli si e’ iniziato a dar un vero valore alla vita umana, ed e’ per questo che oggi ci scandalizziamo tanto: non perche’ le tragedie non avvenivano anche in passato, ma solo perche’ adesso la sensibilita’ comune e’ aumentata, a tal punto che anche il solo maltrattamento di un animale ci fa indignare.
      Il mondo, a mio parere, seppur in modo non regolare, va sempre migliorando, anche se talvolta e’ difficile da credere.

    2. “Quale convenzione sociale da il permesso ai giovani, agli studenti italiani, di cercare fortuna altrove e condanna a morte invece i giovani africani che cercano di fare lo stesso?”. Ti rispondo citando un episodio personale, avvenuto questa estate in quel paese razzista che sono gli Stati Uniti. Arrivato agli uffici della dogana al confine tra il Canada e gli USA, sono stato interrogato da un agente di dogana evidentemente razzista che mi ha posto le seguenti domande razziste: “perchè sei venuto in america?”, “quanto tempo pensi di rimanere?”, “quanti soldi hai in tasca?”, “quanti soldi hai nella carta di credito?”. Pensa un pò, se fossi andato lì per cercare lavoro e non avessi avuto soldi per mantenermi questi razzisti americani mi avrebbero rispedito indietro.

    3. Leggo il post e non colgo la metafora.
      Noi non siamo come loro.
      Gli Usa razzisti perché disciplinano le immigrazioni regolari ?
      Dissento.

    4. Nicola ero ironico (ma quelle domande me le hanno poste sul serio al mio ingresso negli USA), intendo dire che gli altri paesi quando ti presenti alla frontiera ti dicono “che vuoi? hai come mantenerti? no? sei venuto qui a cercare lavoro? bene, ti rispediamo subito indietro”. Eccezion fatta per quelli che hanno diritto d’asilo ovviamente.

    5. A parte il fatto che mi appare inverosimile quello che scrivi,essendo io stato molte volte in Usa ed il modulo che vai a riempire ti chiede dove alloggi,ma non più di tanto,
      ammesso che capitasse ad altri quanto scrivi,
      non sarebbe segno certo di razzismo.
      Nonostante i severi controlli,gli Usa sono pieni di clandestini provenienti da tutte la parti del mondo
      tanto da meritarsi l’appellativo di società multietnica.
      Però se ti beccano,ed e’facile per infrazioni stradali,
      ti rispediscono a casa,e di corsa.
      .
      Ma la cosa che sfugge alla nostra cara autrice e’ il fatto che i nostri vanno all’estero con regolare volo di linea
      su libera scelta
      e l’esodo che risale il mediterraneo su barconi ammassati come sardine.

    6. Nicola, ti dico per la seconda volta che ho usato le espressioni “americani/razzisti” ironicamente. Per il resto, a te davvero nessuno a chiesto niente? ti hanno fatto compilare un modulo senza colloquiarti? A me hanno fatto il terzo grado. Al figlio di una amica di famiglia (un ragazzino di 19 anni che è andato dalla sorella più grande che vive negli USA a cercare lavoro) ha avuto l’ingenuità di dire all’ispettore che era andato in America per cercare lavoro. Sai che gli hanno fatto? visto negato, timbro sul passaporto che gli vieta per 10 anni di rientrare negli usa e lo hanno messo sul primo volo che partiva destinazione Europa…uno a caso! quel mischinazzo si è ritrovato a Mosca!!! Solo per dirvi che a forza di fare “i buoni” stiamo diventando ospiti in casa nostra.

    7. Andiamo per ordine
      1.non sempre l ‘ironia riesce a farsi capire
      2. Ma tu che faccia hai ? Sei rassicurante ?
      3.dopo l’11 settembre,ed oramai significa 14anni dopo,con le continue minacce adesso da Isis,
      fanno benissimo gli Usa a rispedire indietro chi non rispetta le procedure di immigrazione.
      Serve la Green Card ,Questa apre le porte.

    8. Li mettono sui barconi a centinaia, li fanno ammazzare tra di loro, violenze e chissà cos’altro, il mondo dovrebbe indignarsi per questo e invece solo questa terra sembra dare accoglienze a questi sfortunati, il fatto é però che non c’è nemmeno controllo delle nascite nei paesi Africani e molti malati di aids o altro portano pure queste malattie, occorre aiutarli nei loro paesi e controllare le nascite, mi dispiace ma dopo 5 figli si possono pure sterilizzare le donne altrimenti ammaleranno il mondo.

    9. questo post è infarcito di retorica melensa, una via di mezzo tra la letterina della bambina di terza elementare e uno di quei talk dal titolo “ti amo, parliamone… e anche tu dimmi che mi ami”
      Allora:
      – hanno presi quindici dei loro compagni di viaggio e li hanno gettati in mare; morti annegati.
      – ammazzano italiani
      – sputano in faccia, e poi picchiano le forze dell’ordine
      – spacciano droga
      – stuprano
      – vendono merce contraffatta rubando di fatto allo stato e ai commercianti italiani regolari decine di miliardi
      – vengono a chiedere pietà ma appena arrivati pretendono con arroganza di essere mantenuti nel lusso
      Interrompo la lista altrimenti scrivo dieci pagine. Nessuno si è sconvolto in questi casi, non è stato esibito il festival mondiale della finta bontà… e della finta giustizia.
      Invece di scrivere post infantili, e auto compiacersi nel buonismo, andate a fare casino dai responsabili (occidentali) delle loro fughe, quelli che li costringono a scappare, quelli (occidentali) che controllano le risorse dei loro paesi, gli stessi che nei loro paesi fanno il mestiere di eroi e quelli che praticano la business charity (entrambe le categorie non esisterebbero se gli stessi occidentali non portassero nei loro paesi guerre e miseria); andate a fare casino, in europa da quelli che a loro volta eseguono la parte occidentale del progetto perverso, fatto anch’esso di sfruttamenti, business charity, strategie malvagie per abbassare in europa il costo del lavoro e il rating sociale economico culturale. Certo, sono poteri forti, meglio tenerseli amici, e raccontare sciocchezze per celare le vere cause.
      Invece di scrivere post infarciti di retorica melensa, post auto compiacenti, “poesucce” infantili, che non servono a niente.

    10. Post melensi, retorica, immigrazione controllata, green card, USA……

      Salve a tutti,
      credo che tutto questo malessere, sia da parte di chi condanna l’immigrazione clandestina, sia da parte di chi si indigna delle “soluzioni”, faccia parte ormai di noi, tutti abbiamo paura di vedere il volto siriano che sbarca a Lampedusa, o del viso senegalese che vende CD contraffatti sul marciapiede delle nostre città. Questa paura ci fa pensare che tutti i siriani, senegalesi, marocchini, libici ecc.. siano delinquenti, spacciatori, pretenziosi del lusso, insomma non li vogliamo, che stiano a casa loro, che qui abbiamo tanti problemi.
      Vero anche questo, vero anche “aiutiamoli a casa loro”, ma se continuiamo ad aiutarli come stiamo facendo, mi sa che continueranno a venire a casa nostra…..A proposito di casa nostra, abbiamo paura di gente che viene a “rovinare” casa nostra, quella casa che stupriamo, che sporchiamo, che roviniamo con la nostra incuria, con il nostro menefreghismo, di quella casa parlate?
      Facciamola finita di dire che sono tutti delinquenti, facciamola finita di dire che sono vittime dei loro governi, primo perché anche a noi ci danno dei mafiosi solo perché siamo siciliani, e secondo perché quei governi li abbiamo messi noi li, noi che vogliamo stare tranquilli a casa nostra, ma che appena vediamo arrivare il viso sporco e scuro di un disperato, buono o cattivo che sia, ci mettiamo paura e non lo vogliamo, oppure ci vestiamo da cavalieri con la lucida armatura per difenderli dai danni causati da noi stessi.
      Siamo tutti clandestini, tutti delinquenti e tutti brave persone, è la storia del mondo, popoli che migrano per andare dove si dovrebbe stare meglio, e fanno i lavori più umili, e creano organizzazioni criminali, e qualcuno diventa scienziato, e qualche altro diventa ergastolano, è la storia di tutti quegli italiani che sono andati in America, di tutti i curdi che sono stati sterminati, degli ebrei europei della seconda guerra mondiale……

      Aspetto le numerose critiche a questo post.

    11. Il post di D’Agostino non merita commento: non ha né capo né coda. Non è razionale. Dimostra di avere interpretato malissimo quanto scritto in precedenza da altri commentatori, inventa cose che nessuno ha scritto ( per esempio “tutti delinquenti” ), dimostra di capirne poco di problematiche geo-politiche, e delle gravi conseguenze dello svuotamento del continente africano e sovraffollamento di quello europeo, fa deduzioni “domestiche”, terra-terra, delle presunte paure dello straniero…
      invece la paura deve essere concentrata su questo che ribadisco:
      “gravi conseguenze dello svuotamento del continente africano e sovraffollamento di quello europeo”.
      Evitarli distribuendo con equilibrio (ed onestà, e giustizia) le risorse.

    12. Effettivamente questo intervento di D ‘Agostino risulta poco comprensibile.
      Io rispetto la politica che si fa in Usa in materia di immigrazione
      e quella che si fa in ogni altro paese.

    13. Volevo chiedere umilmente scusa, il mio intervento è terra terra, cozza decisamente con le referenze geo-politiche degli altri commentatori, e si mi rendo conto che non ha ne capo ne coda, scusate eminenti commentatori, non sono certamente al vostro livello, sono uno che inventa cose, che quando legge le cose che scrivete voi capisce male.
      Infatti pensavo che dietro la frase “gravi conseguenze dello svuotamento del continente africano e sovraffollamento di quello europeo”, il vero significato fosse “noi a casa nostra non vogliamo nessuno di quelli li, che stiano pure a casa loro”, ho capito che trattare male la gente perché è straniero, come succede negli USA, sia sbagliato e che imitare questo comportamento è peggio ancora, ma ripeto perdonatemi, non sono un alto esponente della materia politica, ne geo-politica, ma vi prego illuminatemi o dotti!!!!!

      Ogni riferimento a commentatori di questo post è del tutto voluto e consapevole.

    14. Fossi in lei la smetterei con queste frecciatine antiamericane.
      Chi glielo ha detto che negli Usa si trattano male gli stranieri?
      In quanto al resto,
      un velo pietoso
      ci sta bene !

    15. Ha ragione sig. Nicola,basta con questi antimericanismi,d’altronde hanno ammazzato un palermitano per sbaglio……ha perfettamente ragione……

    16. Poi mi scusi mr. Nicola fosse in me la smetterebbe????cos’è in garage ha un drone pronto per me???

    17. a me sembra uno che ha subito il lavaggio di cervello… e come in uno shaker, dal suo cervello, fuoriescono parole che compongono frasi definibili sinteticamente… AMMUZZU

    18. Sig. Gigi non capisco se parla di me o di Mr. Nicola

    19. Se segue logica e cronologia, se il lavaggio glielo consente… evidentemente mi riferivo a lei

    20. No guardi sig. Gigi il lavaggio non me lo consente, però una cosa credo di averla capita, mi sembra che qui i punti di vista diversi dai propri siano motivo di un confronto poco costruttivo, il mio primo commento si riferiva sia a quelli che non colgono la profonda disperazione di chi vuole venire in italia (la stragrande maggioranza mi pare), sia a quelli che si vestono da supereroi quando c’è da farsi vedere, ma che concretamente fanno poco, al massimo scrivere un commento qua o la.
      Personalmente rispetto tutti i vostri punti di vista e mi pare solo di aver detto la mia, e non credo di aver offeso nessuno.
      Comunque vi svelo un segreto, se uno ha un pensiero diverso dal vostro, basta dare validi argomenti a supporto della tesi, magari l’altro riesce anche a cambiare idea, si chiama confronto.

      Grazie

    21. Antonino D’Agostino, magari la prossima volta intervenga cambiando i modi ( del suo primo commento ), oltre a formulare pensieri AUTONOMI, chiari e coerenti, se desidera un confronto.
      Good luck.

    22. Grazie sig. Gigi dei consigli sui prossimi interventi, anche se davvero non riesco a capire cosa non sia chiaro, ne coerente nel mio commento, ma senza voler alimentare ulteriori polemiche o innescare nervosismi in lei (tra l’altro a dispetto del suo sarcasmo, la trovo intelligentemente sagace, e questa cosa mi piace), o peggio ancora far innervosire altre persone che a quanto mi pare di capire hanno amicizie molto in alto, chiudo dicendo che cercherò di essere più chiaro nei miei prossimi interventi…..
      Grazie sinceramente

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