Stanziati 30 milioni di euro per il viadotto pericolante sulla A19
Il Consiglio dei ministri ha stanziato ieri finanziamenti per 30 milioni di euro per il viadotto pericolante sull’autostrada A19 che collega Palermo a Catania il cui pilone ha ceduto ad aprile.
Ulteriori 27,4 milioni di euro di fondi della Protezione civile saranno spesi per la viabilità delle Madonie, del corleonese e di altre arterie secondarie.
Perché non si riapre nei due sensi di marcia l’altra carreggiata dopo aver accertato e monitorato con sensori la praticabilità? Perché è una soluzione che costa troppo poco e sbloccherebbe l’emergenza?
Vedi tu se un pilone di autostrada deve valere 30 milioni di euro…
Suggerimento: abbattiamoli tutti e diventiamo ricchi!!
Vediamo chi se li deve mangiare, su…
dio grazie abbiamo trovato lavoro
C’è poco da esultare se dopo 38 giorni il Governo nazionale ha dichiarato lo stato di emergenza, o se dopo 24 ore dal crollo il Ministro delle Infrastrutture Delrio è arrivato in Sicilia. Oltre che a visionare il viadotto gli avrei fatto percorrere il percorso alternativo individuato per capire materialmente i disagi che i cittadini sono costretti a sobbarcarsi quotidianamente con tutto le ripercussioni immaginabili a livello economico, di assistenza sanitaria, ecc.. . La cosa che indigna maggiormente è che i cittadini siciliani paghiamo le tasse come quelli Lombardi, Piemontesi, Veneti ecc…, ma non ci vengono garantiti nemmeno i servizi indispensabili e noi, da buoni trinacrioti, con una buona dose di rassegnazione, siamo sempre disposti a subire tutto quello che succede per mano della natura o dell’uomo. In altre regioni ci sarebbe una rivoluzione in corso e probabilmente già i lavori sarebbero iniziati. Sorvolando su tutto ciò che era possibile prevedere ed evitare, sulle responsabilità che spero vengano accertate e sanzionate, mi auguro che ciascuno, per le proprie competenze, si adoperi per realizzare la bretella del viadotto Himera nel più breve tempo possibile a costo di lavorare giorno e notte, come tra l’altro avviene in tutte le altri parti del mondo, e che non sia l’alibi per ricucire l’arteria autostradale tra alcuni decenni. Pretendiamo una mobilità rapida efficiente e sicura come in altre regioni e non gridiamo allo scandalo se per avere tali servizi bisogna pagare il pedaggio.