“È gradito regalo in busta”
Giugno. Che bello giugno a Palermo mamma mia. Però le cose brutte possono succedere anche in questo mese tipicamente carico di aspettative estive.
Tu sei comoda, sul divano, con la tazzina di caffè fumante (quello della caffettiera però perché quello delle cialde mamma non lo vuole. Dice che è brutto.) che pensi se vuoi andare a mare o ti vuoi fare un’altra mezz’oretta di sonno (tanto sei disoccupata) e citofonano.
Senti un po’ un brivido, ti arrizzano le carni diciamo, ma ancora non sai perché. Apri la porta ed eccoli lì. Tuo cugino con fidanzata a seguito. Sono sorridenti e quando sono troppo sorridenti non è un buon segno. Cerchi di scrutare la pancia di lei per vedere se ‘ncucciò ma oggi ha deciso di vestirsi da pallone aerostatico. Cominci a sperare in qualche malattia di un familiare. Non grave. Una di quelle che ti puoi riprendere. Però poi pensi che sul pianerottolo ridevano. Niente. La tragedia è vicina.
Chiami i tuoi genitori. Senti i loro passi veloci in corridoio che però, una volta arrivati in soggiorno, si fanno più lenti. Dalla faccia di tuo padre puoi notare che già sta maledicendo quattro o cinque santi.
Dopo una serie di convenevoli comunque il fatidico momento arriva. Tuo cugino esce la busta. La dà alla mamma e subito noti che lei è più felice quando le buste le aprono il sabato sera da Maria De Filippi. Allunghi il collo per vedere la data del grande avvenimento. 10 AGOSTO! Allora qui cominci a maledire i santi con tuo padre. Il tuo sguardo scende sempre più giù a scrutare la partecipazione. Superi le colombe bianche al centro che fanno una specie di battaglia con gli anelli e leggi quella frase. Sì proprio quella. Sapete tutti qual è. «È GRADITO REGALO IN BUSTAÈ. Questa frase in realtà non l’hai mai capita perché, da un lato, c’è il termine “gradito” che ti porta a pensare ad una gentile richiesta e, dall’altro, tutta la frase è scritta con un maiuscolo inquietante. A mo’ di minaccia!
I venti minuti successivi passano abbastanza indolore ma, non appena i tuoi cugini vanno via, è il caos. Tua madre comincia a fare i conti e cerca di ricordare quanto sua sorella ha regalato a tuo fratello per il matrimonio. Tuo padre accende una sigaretta mentre continua a blaterare di fatti accaduti trent’anni prima nella speranza che tua madre decida di litigare con qualcuno all’ultimo minuto così da non andare al matrimonio. Il cane va a nascondersi sotto il letto. E tu decidi che è meglio andare al mare.
Quella del regalo in busta è una pratica cafona ma necessaria per gli sposi. I matrimoni costano sempre di più e nessuno è disposto a fare una festa più austera, perciò la soluzione che si sono inventati è quella di sposarsi con i soldi degli invitati, obbligandoli a donare contanti anziché regali tradizionali. Una elemosina su richiesta, ne più ne meno.
Mah, in molti paesi, a cominciare da quelli anglosassoni, donar soldi in busta e’ la pratica corrente e, a mio parere, anche la migliore.
Cos’e’ meglio? Ricever del denaro che gli sposi possono in tutta liberta’ decidere come destinare secondo i propri gusti e/o esigenze? O ricever un ninnolo (molte volte riciclato) che nella migliore delle ipotesi fara’ parte di quegli oggetti che si tengono in salotto solo per far piacere agli altri? E che, nella peggiore delle ipotesi, sara’ ancora una volta riciclato ovvero scaraventato nella spazzatura dopo solo qualche mese, giustificandosi dicendo che, malauguratamente (?), il cane l’ha fatto cadere per terra.
E passando dalla parte di coloro che fanno il regalo, e’ meglio metter in una busta, in tutta liberta’ e a seconda del grado di vicinanza con gli sposi, una somma di denaro, oppure dover sprecar tempo e fatica a girar per negozi alla ricerca di qualcosa di bello ed economico? Oppure ancora dover per forza comprare da una lista nozze dove, dopo la prima mezz’ora, gli oggetti piu’ utili e meno cari son gia’ scomparsi ed occorre spendere una fortuna per qualcosa che non rispecchia neanche il nostro gusto?
W la busta!
PS. Certo che se oggi esser disoccupati significa bere tranquillamente un buon caffe’, mentre si decide se poltrire a letto o prendersi una bella tintarella..beh, quando rinasco voglio far anch’io il disoccupato!
Concordo con David. E poi alla fine, essendo invitati, un regalo bisogna farlo comunque. Perlomeno, con la busta, sarà utilizzando secondo le esigenze della coppia. Comunque è vero, capita a tutti, ciclicamente arrivano delle estati dove si lavora solo per fare regali alle nuove coppie di sposi.
Grazie per aver trovato qualche minuto per leggere questo mio articolo. Ci tengo a precisare che l’ho scritto in modo del tutto ironico. Non voglio giudicare le abitudini di nessuno. Volevo solo strappare un sorriso. Spero di esserci riuscita almeno un po’.
Simpaticissimo racconto di un giorno qualunque nella vita di ognuno di noi almeno una volta l’anno.
Concordo con l’idea che i soldi servano,ma non nego che neanche a me piace tanto questa dicitura in partecipazione!
Comunque,articolo molto carino,brava!
Grazie mille Verdiana! 😉
I matrimoni costano sempre di più…E’ vero,manon mi pare che i sia qualcuno a puntare un revolver alla schiena dei futuri sposi costringendoli a dover fare le cose in grande!
La busta non è cafona ma indelicata, molti non possono permettersi cifre folli e qual’è la cifra minima decorosa per un evento simile?
Un oggetto si può anche acquistare con gli sconti, le promozioni,etc. e fare comunque bella figura.
La richiesta degli sposi è quanto meno arrogante: voi mi invitate e io poi decido che fare…
Per la cronaca, a mio fratello ho dato soldi, dimezzando le vacanze estive (mai più!) e ad amici ho chiesto di cosa avevano bisogno…
Romina, grazie per avermi fatto accaponare la pelle con memorie angoscianti! Argh!
Ehhehehehe!
Whatever prego. Hahahahaha
“Quella del regalo in busta è una pratica cafona ma necessaria per gli sposi. I matrimoni costano sempre di più e nessuno è disposto a fare una festa più austera, perciò la soluzione che si sono inventati è quella di sposarsi con i soldi degli invitati, obbligandoli a donare contanti anziché regali tradizionali. Una elemosina su richiesta, ne più ne meno”
è vero Marika, ma per questo esiste una soluzione comoda e non cafona. Guardate questo sito http://www.splitit.it
io a tutt’oggi ho ricevuto 2 inviti con regalo in busta. Concordo che è meglio soldi che un regalo inutile (ma che fine hanno fatto le liste nozze??) ma quello che non mi và giù e che non si tratta di un “regalo” ma praticamente devi calcolare quanti siete che andrete al matrimonio e considerato (quindi devi essere aggiornato) quanto costa un pranzo al ristorante il risultato di questa operazione fà la cifra che dovrai sborsare. Perchè se ti presenti in 4 con 150,00 euro verrai sparlato a vita.
Un amico vero od un parente affettuoso colgono l’occasione per dare una busta “pesante”
Un contributo a formare una famiglia.
Gli altri cercano di apparire quello che non sono.
oppure come sostengo declinare l’invito, ci si guadagna: si risparmia sul regalo da fare, sull’abbigliamento da indossare quel giorno, e inoltre, se ancora non vi siete sposati, risparmierete sul pranzo pure quando questi, ovviamente offesi, non si presenteranno al vostro matrimonio.
personalmente la richiesta di “obolo” la trovo cafonissima. Se non hai i soldi per sposarti ridimensiona il tutto, non devi per forza fare il mega ricevimento, il mega abito da sposa costosissimo, la pacchianata dell’auto con autista, ecc
Anche io trovo una grande cafonata mettere sull’invito la richiesta del “regalo in busta”
“”Si na busta ra spisa ciù mittissi””
La cafonata non sta nella richiesta in sè del denaro come regalo, ma nel fatto che è messo per iscritto, nero su bianco.
Per evitare ai futuri sposi la “malafiura” della richiesta di denaro a voce, perchè non è elegante.
Tuttalpiù dovrei essere io, aprendo l’invito e non trovando alcun biglietto di lista dei regali, a chiedere se come regalo avrebbero gradito del denaro .
Il regalo di nozze con il tempo si è trasformato.
Un tempo, a detta di chi ha convolato a nozze qualche decennio fa, era un articolo aggiuntivo che serviva ad abbellire la casa, in aggiunta a quanto in dote gli sposi portavano con se. Il regalo in soldi veniva fatto dagli intimi, non generalizzato per tutti.
Poi si è trasformato in un oggetto scelto dagli sposi e gli invitati hanno dovuto mangiare il rospo e adeguarsi.
Adesso, ma già da un paio di anni, questo obbligo a regalare dei soldi messo per iscritto (ripeto cafonata),
Qualcuno ha scritto, soldi che serviranno per le spese del giorno delle nozze.
Ma perchè devo sovvenzionare un matrimonio!
Chi l’ha detto che devo essere invitato per forza!
Chi l’ha detto che per sposarsi si deve necessariamente scimmiottare il matrimonio principesco! Pur non avendo le possibilità economiche.
E’ normale che si faccia un regalo, ma che tristezza quando c’è il bigliettino della lista …sa di pretesa obbligo,
Quando io e mio marito abbiamo fatto il “giro” di psrenti e amici per distribuire la partecipazione di nozze, abbiamo deciso di non mettere all’interno della busta il biglietto della lista nozze, pensando che i nostri amici e parenti si sarebbero informati direttamente con noi sun cosa potessimo preferire…a quel punto li avremmo indirizzati dicendo “abbiamo fatto una piccola lista presso…se volete…” Molti lo hanno fatto, alcuni si sono presentati con “regalo in busta” altri “panza e presenza”
@Manuela
il metodo da te scelto per la consegna dell’invito, omettendo di inserire il biglietto della lista dei regali, è stato molto carino e ha dimostrato che tenevate di più ai parenti ed agli amici che non ai regali.
Ma mi rifiuto di credere che chi non ti ha chiesto nulla a proposito di una lista regali o in alternativa ad un “regalo in busta”, si sia presentato il giorno delle nozze senza alcun genere di regalo “panza e presenza” .
La tua è sicuramente una battuta!
@Full No, non è assolutamente una battuta: ben 2 famiglie, otto persone in tutto, si sono presentate “panza e presenza”