Stop ai lavori per il collettore al Foro Italico, ci sono le mura di Palermo
I lavori in corso al Foro Italico per il nuovo collettore fognario al Foro Italico sono stati fermati a tempo indeterminato dopo il ritrovamento di alcuni resti delle antiche mura di Palermo.
Nel cantiere si provvede al ripristino del manto stradale in attesa di effettuare nuovi saggi dopo il Festino ma esiste il rischio concreto che l’opera da 26 milioni di euro non si possa completare.
Il collettore dovrebbe portare attraverso otto chilometri di tubature i liquami della parte di Palermo sopra via Dante al depuratore di Acqua dei Corsari.
Sono perplesso. Scavi e trovi le mura. Blocchi i lavori. Benissimo. Poi che fai? richiudi e asfalti?
Poi che fai? Se riapri e porti alla luce le mura e quindi da quel momento in poi la strada del foro italico non è MAI più transitabile poiché sito archeologico… bene. Anche con tutto quello che comporta.
Ma se blocchi i lavori perché ci sono le mura ma poi riasfalti il tutto e ci lasci passare le macchine sopra… perché diavolo prima di richiudere non posi lo stramaledettissimo tubo?!?
Ad ogni modo, mi auguro che qualcuno valuti il costo di una riprogettazione del percorso del collettore o addirittura dell’abolizione dell’intero progetto e si assuma la responsabilità di bloccare i lavori a fronte di un muro sepolto che tale con tutta probabilità rimarrà per sempre.
Mura vecchie, problemi nuovi, situazione solita.
l’esistenza delle mura in quel tratto non era certo ignota, forse con un minimo di analisi preliminare…forse se avessero pensato di scavare dall’altro lato dove il suolo è fatto solo dalle macerie della seconda guerra..o forse a qualcuno conviene questo ritardo con ulteriori spese
Toh! Hanno trovato mura antiche a fianco di una delle porte storiche di ingresso alla città… Ma chi l’avrebbe mai detto?!?
Di certo, con le varianti di cantiere c’hanno campato generazioni…
Qualcuno diceva che a pensar male si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca…
Con tutti i libri sulla storia di Palermo, non sanno neanche che lì c’erano le sue mura! Il problema, però, non è tanto l’ignoranza (ormai così diffusa, a tutti i livelli, da non destare alcuna meraviglia) quanto il fatto che questa costituisce il terreno ideale per la crescita e il sostentamento della “mala pianta” che, da tempo, si è impadronita della città.
Non capisco che importanza possono avere vecchie mura che alcune generazioni addietro,altri palermitani,oggi scomparsi e caduti nell’oblio più assoluto,decisero di interrare.
migna Giosuè viaru è … se ta firi a stissa cuosa va riccilla all’eggizziani ca m’interraru 3000 anni n’arrieri.
Tu credi che la Palermo di oggi sia la stessa Palermo di cinque,dieci,venti secoli fa?
Opere d’arte a parte.tanto si demolisce e tanto si costruisce.
O i nostri amministratori comunali non hanno mai letto un libro di storia di Palermo, o…… .
Anche i bambini della scuola elementare sanno tra Porta Felice e Porta dei Greci c’era il Bastione del Tuono,demolito nel 1754 per la realizzazione del lungomare cittadino ( attuale Foro Italico). Sembra che tale bastione sorgeva dove attualmente si trova il Palchetto della musica. All’angolo tra il Foro Italico e lo stradone di Sant’Antonio ( attuale Via Lincoln) c’era il bastione di Vega, demolito nel 1784. In ricordo dell’avvenimento fu innalzato un obelisco ( attualmente esistente) che il popolo soprannominò la “ Punta ‘ avugghia” . Del bastione del Tuono oggi non rimane alcuna traccia, mentre del bastione Vega, , rimane visibile “l’orecchione” tondo, inglobato nell’hotel NH ( ex Jolly).
I due bastioni erano collegati dalle vecchi mura cittadine ( i cui resti sono stati trovati scavando per la realizzazione del Collettore fognario).
Come si vede , se i nostri amministratori avessero conosciuto la storia della nostra città, avrebbero evitato questa “ magra” figure e, i cittadini di Palermo, avrebbero risparmiato un bel po’ di euro.