Il Pd perde Enna e Gela, Crocetta quando si schiera perde
Sarà pure un cattivo pensiero, ma mai, ultimamente il Pd in Sicilia aveva perso così volentieri.
Le sconfitte di Enna e di Gela secondo il segretario regionale Fausto Raciti necessitano di approfondimenti: «Avvieremo una seria riflessione sulle ragioni di questi risultati».
Chi c’aveva messo seriamente la faccia ad Enna era stato Mirello Crisafulli, che non è stato ”sorteggiato” dagli elettori, in un turno di ballottaggio che servirà più per gli argomenti di chi “l’aveva detto” che per le analisi buone solo a posteriori.
Chi ha messo la faccia a Gela era stato Rosario Crocetta, trasferitosi armi e bagagli, a rivendicare l’orgoglio della vittoria nella sua città e battuto dai penta stellati che si stanno rivelando una spina nel fianco più delle voglie di commissariamento di Davide Faraone.
Nel primo caso il blackout, prendendo il termine in prestito da Sicilia e-Servizi, rivela il primo vero passo falso di una carriera politica da dominatore della scena nella sua città.
Ricorda l’ultimo passo prima della caduta, di Antonio Battaglia, senatore di Termini Imerese per 20 anni consecutivi, che pensava di ritirarsi imbattuto nella sua città e che perse la poltrona di primo cittadino contro Salvatore Burrafato, uomo di Beppe Lumia che pure tante volte aveva visto trionfare il suo avversario storico ”per interposta persona”, attraverso altri candidati, nelle amministrative di Termini Imerese.
L’argomento forte di questa campagna elettorale, che la dice lunga sui contenuti delle ultime due settimane, era quello che Crocetta quando si schiera perde, vedi la sfortunata esperienza delle europee di Michela Stancheris.
Una tesi fatta girare tra sussurri e verità da sospiri anche nei vicoli stretti del Pd.
In realtà al governatore siciliano ne vanno bene poche, ma quel che è peggio, il concentrato di circostanze negative dalla strada dei “grillini” a Caltavuturo, all’ entrata in gioco pericoloso dell’ex socio privato di Sicilia e-Servizi che ha oscurato i siti della Regione mentre i voti dovevano arrivare alle prefetture, si sono sommate insieme al fattore astensionismo.
I pentastellati non hanno bisogno di portare i loro elettori a votare. Il Pd, come la vecchia Dc di una volta sì, e di questi tempi, è più facile che risorga quel che resta del centro destra, che non trovare in Crocetta la causa di tutti i mali.
Sì ma ad Enna non ha vinto il centrodestra, semmai gli elettori PD che non potevano riconoscersi in Crisafulli…
A Enna ha perso Crisafulli non il PD, come lo sconfitto a Gela è Crocetta. Il nuovo sindaco di Enna è del PD e ,dalle prime dichiarazioni, ha auspicato un rinnovamento del partito . A Gela ha invece vinto un sindaco del Mov.5 Stelle, ma grazie ai voti determinanti del centro destra. Sarà difficile governarla . Tra l’altro Gela è la cittadina con il più alto livello di abusivismo edilizio e d’inquinamento atmosferico della Sicilia. Se vorranno essere coerenti dovranno fare scelte impopolari.
A me, morfologicamente parlando ( 😀 ), sembra un salumiere o un carnezziere, quest’uomo nella foto… vestito a festa per la comunione dei figli.
Evidentemente ogni popolo ha i “politici” che merita, se tanti improvvisati pseudo-politici incapaci, in Sicilia, continuano indisturbati, anzi spesso riveriti e “leccati”, il loro teatrino dai contorni e trama di scarsissimo livello.