Piccoli esercizi di flessibilità per essere chiamati ai colloqui
Ieri ho fatto un colloquio.
Avevo mandato il curriculum due mesi e mezzo fa, credo. Mi ero pure dimenticata il nome dell’azienda alla quale avevo mandato l’application. A Milano, mi pare che fosse. Che a Milano non glieli mando mai i curriculum, ddionniscanza mi chiamano vero. E quindi, l’altroieri, alle 17:15, quando ho letto 02 sul display del telefono a momenti manco rispondevo. Che tanto sono quelli di Sky, o di Fastweb, o di Infostrada. Meno male invece che ho risposto, perché dall’altra parte c’era una signorina con la voce antipatica da segretaria milanese. Mamma mia quanto non le sopporto le vocali strette. Dalla voce era di sicuro bionda e con gli occhiali. E vegana. Era sicuro vegana.
«Abbiamo ricevuto il suo curriculum e saremmo interessati a un colloquio».
«Bene», dico io, mentre invece penso “merda” e con scatto felino salto dal divano e, cercando di tenere stretta la presa dell’iPhone nell’incastro spalla-orecchio, accendo il computer (che quando hai fretta, lo sappiamo tutti, lui lo fa apposta e ci mette due ore) per cercare un volo Palermo-Milano per l’indomani, tipo alle 6 del mattino, e che non sia 200 euro. Un’impresa. Continua »
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