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mercoledì 20 nov

Archivio del 22 Giugno 2015

  • L’arte dello schifo!

    Il 10 luglio è programmata la mostra di un certo signor Nitsch. Trovate facilmente il rete le sue teorie sulla sua “arte”. Il contenuto delle sue mostre/esibizioni per farla breve è l’ostentazione della violenza, del sangue, della martoriazione di corpi di esseri viventi che fino a poco prima erano vivi. Serve a liberarsi dagli schemi, lui dice. Sarebbe quindi un processo di liberazione. Non sono pratico di arte. Sono in genere più interessato al bello. Ma non è questo il punto. A città del Messico la mostra è stata fermata. Alcuni a Palermo hanno stupidamente parlato di censura ed estremismo degli animalisti. La censura è impedire a delle idee di circolare. Impedire la messa in scena di una inutile crudeltà non è censura, è solo la cifra di una società che ha ancora la misura delle cose. Io credo che a Palermo la mostra dovrebbe essere annullata. Le ragioni sono molte. Sul piano etico ho detto la mia. La violenza fine a se stessa chiama violenza fine a se stessa. Ma esistono anche motivazioni “culturali” molto forti che dovrebbero indurre a riflettere l’assessore ed il sindaco sull’opportunità di questa mostra. Continua »

    Palermo
  • Palazzo di Giustizia

    L’esame di avvocato a Palermo

    Alle soglie di Natale 2014 una “specie non protetta” di esseri umani denominati “praticanti avvocati” hanno dovuto affrontare quelli che vengono definiti “gli Scritti”.

    Si tratta dell’ennesimo step del praticante che, dopo aver dato oltre 30 esami, viene accolto in uno studio legale e, almeno finché non avrà imparato la differenza tra un ricorso ed un atto di citazione, relegato a fare cancelleria, fotocopie e perché no anche il portaborse.

    Il tutto chiaramente a titolo gratuito. Continua »

    Ospiti
  • PROMO “I saperi per l’inclusione”, nuovi percorsi per le donne migranti

    Tra i migranti nel nostro paese, le donne rappresentano un segmento a rischio e non sempre le loro condizioni di vita sono semplici. Violenza e disparità sono solo alcuni degli ostacoli che incontrano. Il riadattamento in primis – al di fuori della rete di protezione rappresentata dalla famiglia allargata – costituisce una delle problematiche più rilevanti, così come l’inserimento nel tessuto socio-lavorativo. È opportuno notare, infatti, come per l’uomo l’inserimento nella dimensione sociale risulti più semplice grazie al lavoro, al contrario di ciò che avviene, invece, per le donne: le difficoltà per loro aumentano, spesso a causa della marginalità del ruolo che ricoprono, relegato il più delle volte al contesto casalingo. Di conseguenza, le probabilità dell’apprendimento della lingua, degli usi e costumi del luogo e della conoscenza degli aspetti legislativi che le riguardano, diminuiscono. Ed è proprio alla luce di questo quadro, spesso più drammatico di quanto si possa immaginare, che s’impone la necessità di attuare misure maggiormente efficaci di inclusione delle donne che migrano verso il nostro paese.
    È da questa consapevolezza che nasce il progetto “I saperi per l’inclusione”, cofinanziato dal Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi terzi e promosso dalla Scuola di Lingua Italiana per Stranieri (Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo) in partenariato con le associazioni Pellegrino della terra Onlus, Incontrosenso, Casa di tutte le genti, Kappalelle Comunicazioni & Eventi ed in collaborazione con l’Associazione Le Balate, gli istituti scolastici Perez/Calcutta e La Masa/Federico II e gli Assessorati alla Cittadinanza sociale e alla Scuola del Comune di Palermo. Continua »

    Messaggi promozionali
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