E niente, sono stata alla mostra di Hermann Nitsch
Al netto delle microguerre portate avanti dagli animalisti, la mostra, quella mostra, si è fatta. Quella con i maiali squartati, crocifissi, insanguinati, aperti a cozza e con le budella di fuori. Quella con le foto di uomini nudi con un bagaglio di fantasia e donne nude, bendate e pallide, tutti sdraiati, appesi e coperti di interiora di suini.
Fuori dai Cantieri Culturali, a tentare di intralciare l’ingresso a centinaia di personaggi molto radical, con il filtro bianco per rullare le sigarette appeso al labbro inferiore, c’erano, per l’appunto, degli animalisti. Quattro animalisti. Invece di problemi reali, cioè il pony che traina il vagone di treno con la musica di Gigi D’A. in giro per la Cala, gli animalisti di Palermo si sono occupati, bontà loro, di arte. E lo hanno fatto rispondendo alle iniziative becere di quel cattivone dell’assessore Cusumano con cartelli tristissimi e accusatori che ho letto solo io e solo perché sapevo che oggi avrei scritto e che oltretutto nemmeno mi ricordo, sorry. Continua »
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