“Festino” 2015 tra finzione e realtà
Durante il musical dedicato alla Santuzza, andato in scena sul palco montato nel giardino della Cattedrale, una scena tra tutte mi ha colpito profondamente.
Palermo è ormai in ginocchio a causa della peste, c’è un padrehe cammina per le strade della città portando tra le braccia il cadavere della propria piccola figlia (Luigi Burruano interpreta il ruolo di questo padre disperato).
Un carro viene trascinato da due uomini che raccolgono i morti, li mettono sul carro e vanno via.
Le urla di dolore del padre attirano i due becchini che si fermano e uno dei due si avvicina a quell’uomo distrutto dal più grande dei dolori: la morte del proprio figlio.
«Ramm’a picciridda» gli ordina l’anziano che traina il carretto.
Il padre non vuole saperne anzi stringe la bimba ancora di più forte a sé.
«Ramm’a picciridda» gli ripeté dopo un po’. I toni si fanno sempre più duri, quasi minacciosi; il vecchio sa bene che l’uomo che ha di fronte preferirebbe morire che consegnare la propria figlia e alla fine gli strappa quel corpicino dalle braccia con violenza.
Il povero padre cade a terra urlando, piangendo e contorcendosi mentre il carretto, un po’ più carico riprende a muoversi.
Questa era la finzione, una scena dello spettacolo del Festino di martedì. Continua »
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