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giovedì 26 dic
  • I mille nel ricordo di Libero

    155 anni fa i Mille guidati da Garibaldi sbarcarono in Sicilia per liberare l’Isola dai Borbone e per dare la spinta decisiva alla nascita dell’Unità d’Italia.
    A oltre un secolo e mezzo di distanza, altri mille sono impegnati nella lotta di liberazione della Sicilia dal sistema di potere mafioso. Si tratta infatti della rete antiracket fondata da Addiopizzo, che dopo più di undici anni di sacrifici e di duro lavoro raggiunge la soglia dei mille operatori economici.

    Con questo risultato nella giornata e nell’ambito delle iniziative del prossimo 29 agosto vogliamo ricordare l’omicidio di Libero Grassi, l’imprenditore che nel 1991 venne assassinato perché lasciato solo nella sua scelta di ribellione ai suoi estorsori.

    In questi anni la rete di consumo critico antiracket Pago chi non paga ha contribuito a spezzare il tabù dell’omertà, consentendo a commercianti e imprenditori di non pagare il pizzo alla mafia senza che tale scelta possa mettere a repentaglio la vita e la propria attività economica. Oggi addirittura sono gli stessi estorsori a dire di tenersi alla larga dai negozi di Addiopizzo.

    Non tutto è stato semplice però, né gli obiettivi sono tutti raggiunti. La strada è ancora lunga e impervia e gli ostacoli imprevedibili.
    In oltre 10 anni di impegno è cambiato tanto, ma è doveroso ricordare che non è più la stagione nata dopo le stragi quando fiumane di persone si riversarono per strada a esprimere tutta la loro indignazione. Ma non è nemmeno più il tempo, come negli ultimi anni, delle grandi prese di posizione, dei proclami e della “solidarietà del giorno dopo”.
    Se oggi a parole tutti ripugnano la mafia e lanciano appelli alla denuncia, ciò di cui c’è davvero bisogno e su cui si fa la differenza è il lavoro serio e concreto di ogni giorno. Un impegno quotidiano fuori da rappresentazioni eroiche per non allontanare la gente da una battaglia che, per essere vinta, ha bisogno proprio di cittadini comuni e di normalità.
    ___________
    PROGRAMMA

    ore 07:30
    RICORDO di Libero Grassi
    a ventiquattro anni dalla sua scomparsa
    via Vittorio Alfieri – Palermo

    ore 09:30
    Colazione di consumo critico e di solidarietà
    al Panificio-pasticceria Puccio, il cui titolare ha denunciato i suoi estorsori
    Piazza Don Bosco 12 – Palermo

    ore 21:30
    Libero nel nome
    proiezione del film-documentario di Pietro Durante
    Palazzo Steri – Palermo

    Ospiti
  • 6 commenti a “I mille nel ricordo di Libero”

    1. I mille? La guida di garibaldi? La liberazione dai Borbone? Non avete capito nulla, e dire che il fenomeno che dite di combattere ha messo radici proprio in seguito a quell'”impresa”. Che tristezza.

    2. Per ricordare Libero Grassi non solo come chi si è ribellato al racket ma come fine intellettuale:”C’è il primato della legge, il primato della politica, il primato della morale, ma c’è un primato superiore: quello della qualità del consenso. La formazione del consenso, che poi è l’arma della mafia. E la prima cosa che controlla la mafia è il voto. A una cattiva raccolta di voti corrisponde una cattiva democrazia. I valori morali sono transeunti, sono contemporanei, non c’è un valore morale, non c’è una legge valida per sempre, la legge la fanno i politici, la fanno buona, la fanno cattiva, è relativa al consenso. Sempre. Se i politici hanno un cattivo consenso faranno una cattiva legge, e allora noi dobbiamo curare la qualità del consenso.”

    3. Quoto luigi
      Accostazione a Garibaldo molto infelice

    4. indipendentemente dal riferimento a Garibaldi siete sempre e solo da lodare

    5. FERMO RESTANDO che Rosalio fa le sue scelte editoriali, ritengo deleterio per la credibilità del sito, e per essere precisi vuol dire “sputt.anare il sito Rosalio”, pubblicare opinioni che denotano totale ignoranza dei fatti storici, il cui livello(?) non merita visibilità.
      L’annessione forzata, violenta, truffaldina, lager compresi (fenestrelle primo lager della storia dove deportarono i patriottici siciliani), la peggiore truffa della storia siciliana, confusa per liberazione. Il similpaeseitalia, una delle peggiori falsità della storia umana, chiamato unità.
      Aggravante: si fa l’accostamento con la lotta alla mafia, quando la mafia fu incoraggiata, legittimata, proprio dal similpaeseitalia.
      Addiopizzo, fate il vostro mestiere, sul quale non esprimo giudizi, non essendo sufficientemente informato, ma non parlate a vanvera di situazioni troppo grandi per voi, da quel che si legge nel vostro strambo post.

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