“Cantine Aperte in Vendemmia” alle Tenute Orestiadi
In Sicilia, nella Valle del Belice, terra che negli anni è stata crocevia di popoli e culture, dall’unione di un’azienda vitivinicola ed un’istituzione culturale tra le più importanti del Mediterraneo, la Fondazione Orestiadi, nasce Tenute Orestiadi. Un progetto che nasce su impulso dell’omonima Fondazione che ha sede a Gibellina nel caratteristico Baglio di Stefano, anch’esso ricostruito dopo il terremoto, e dalle Cantine Ermes, una delle più importanti realtà vitivinicole siciliane. Lo scopo è quello di promuovere il patrimonio artistico e culturale mediterraneo. Tenute Orestiadi si muove in questo senso valorizzando una delle più antiche tradizioni della Sicilia, quella vitivinicola, considerandola come elemento importante e caratterizzante dell’identità dell’isola.
Tenute Orestiadi produce sia uve a bacca bianca come Grillo, Catarratto, Inzolia e Zibibbo che a bacca nera come Nero d’Avola, Syrah, Nerello Mascalese, Cabernet Sauvignon e Merlot, tutti vinificati in purezza ad eccezione del Ludovico, blend di Nero d’Avola e Cabernet Sauvignon di lungo affinamento.
Da sempre l’azienda è attenta ai processi evolutivi che si sono innescati sul territorio gibellinese nel post terremoto, essendo essa stessa volano culturale ed economico per Gibellina. Ecco perché insieme alla Fondazione Orestiadi ed all’Accademia di Belle Arti di Brera si è pensato di partecipare a Cantine aperte in Vendemmia, che si terrà domenica 6 settembre nelle Tenute e sarà aperta a tutti, per presentare il “Barriques Museum” il primo museo d’arte contemporanea in una bariccaia attiva in Sicilia. La giornata permetterà ad ogni enoappassionato di scoprire il territorio gibellinese, i suoi musei e le sue eccellenze enogastronomiche attraverso il prodotto della terra più rappresentativo, il Vino.
DISCLAIMER: non è stata percepita alcuna somma per questo post.
Ultimi commenti (172.551)