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venerdì 22 nov
  • Quella lunga costa a due passi da Palermo……

    Cari palermitani…..vacanzieri….villeggianti….totucci e non…..come va?
    vacanze apposto?
    I bagni ce li siamo fatti….??
    Le classiche mete per i bagni vanno da quelle piu vicine come Mondello a quelle più lontanucce come San Vito Lo Capo.
    Ma a nessuno di questi viene in mente una realtà allucinogena caduta nel limbo e nell’oblio, una realtà a due passi da Palermo dove vi è una lunga-lunga costa che potrebbe essere al pari di Mondello o San Vito Lo Capo……se rivalorizzata, tolta da quel limbo e riscoperta.
    Questa realta è la costa di Carini…..a due passi e fuori dal caos cittadino……
    Eh sì….peccato….per noi……che questa visione allucinogena reasterà un sogno!
    Pensate, il Comune di Carini possiede circa 8 Km di costa e la maggior parte è deturpata da costruzioni, dichiarate abusive.

    Case, casette e “billini”, spuntati ovunque, dopo gli anni ’70, come funghi. Un intero litorale inghiottito e sbarrato dal cemento.

    Anni fa si è lottato per l’abbattimento delle costruzioni abusive ed il recupero di questa costa ma le costruzioni sono ancora lì e la costa è sempre degradata.

    Visto come vanno gli iter burocratici ed i blocchi mentali della società proviamo a trovare una soluzione alternativa.

    Un’idea…una scossa qualsiasi ci vuole perchè di certo la riqualificazione della costa, con l’utilizzo e la rivalorizzazione adatta ed ecocompatibile, sarebbe un sogno, un opportunità ed un investimento.

    La mia visone-sogno è quella di una lunga spiaggia (circa 4 Km) che vada dallo svincolo di Carini fino a qualche Km prima dello svincolo per l’Aeroporto.

    Ma per assurdo seguite con me l’esposizione di questo mio sogno allucinogeno.

    Costruzioni da abbattere (rallentamenti burocratici/ricorsi legali) e costruzioni che, per legge, non si possono abbattere.
    Tutte le costruzioni edificate entro il 31/12/1976 sono insanabili (Art. 23, comma 10, della l. reg. n. 37/1985) e quindi si devono abbattere senza alcun indugio ma è pur vero che si sono intraprese tante battaglie legali e non è facile arrivare all’abbattimento delle case abusive.
    Credo sia meglio rendere i proprietari partecipi di queste azioni,e quindi di una proposta più convincente, un progetto: La rivalorizzazione ambientale ed economica della costa.
    L’idea di base è creare una grande Società mista a partecipazione comunale (comunque pubblica) che gestisca ed organizzi vere e proprie attività balneari su tutta la costa (date anche in sub-concessione ad altre società) nella quale ognuno di questi proprietari ne possa far anche parte o essere rimborsato con una quota pari al valore catastale (magari calcolando anche un qualche coefficiente di valore economico) della casa da abbattere.
    Potrebbe inoltre partecipare al progetto qualsiasi investitore, qualsiasi Venture Capitalist, interessato al progetto.
    Non si esclude che siano proprio loro a versare le quote di rimborso per i proprietari delle case da abbattere.
    L’apporto di investitori privati, nazionali ed esteri, rappresenta la parte economica più importante e strategica del progetto.
    I proprietari perderanno un bene ma faranno parte di una Società e di un progetto lavorativo solido ed un investimento lungimirante (si spera). Mollando così l’estenuante lotta legale/burocratica.
    Chi è in regola con le sanatorie e si trova in quell’area d’interesse avrebbe anche l’opportunità di partecipare.
    Ovviamente il progetto prevederebbe tanti posti di lavoro ed agevolazioni per i familiari di questi proprietari.
    Capisco che è un favoritismo bello e buono ma purtroppo è un accordo/patto necessario per convincere alla partecipazione del progetto.

    Dove sono le spiagge? Di sabbia ne è rimasta poca e in alcuni tratti sono emerse le rocce.
    Le spiagge si possono creare con il ripascimento di sabbia (prendere sabbia dal fondo del mare o da altra parte ed aggiungerla sulla costa) o ripascimento di ghiaia/ciottoli. Un intervento di protezione costiera centrato sui ripascimenti, in grado di allungare mediamente di circa 10-15 metri la spiaggia verso il mare, consente il recupero dai 10.000 ai 15.000 metri quadri di “nuova spiaggia” per ogni chilometro lineare di costa, al costo medio (comprensivo anche del monitoraggio-manutenzione dell’opera) di circa cinque milioni di euro al chilometro lineare di costa.
    Tenendo conto che la ricchezza generale prodotta da un metro quadrato di arenile è mediamente di 2.000 euro, l’operazione di ripascimento ed il suo mantenimento, producono una ricchezza stimabile in 25-30 milioni di euro per Km lineare di costa per anno, cioè per ogni singola stagione balneare. In cinque anni l’investimento iniziale di cinque milioni di euro a Km lineare, frutta dai 110 ai 120 milioni di euro per l’intera comunità, innescando un effetto moltiplicatore anche sul gettito fiscale e sul valore dei beni demaniali

    Le case che non si possono o vogliono abbattere?
    Come detto prima possono essere abbattute o riconvertite ad alberghi, bed and breakfast o utilizzi simili e compatibili con il progetto.
    (visto anche l’art. 12 L. reg. sic. n. 26/1986).
    Tutte strutture dotate di servizio bus-macchine elettriche di presa e rilascio degli ospiti.

    Come arrivare alla spiaggia? I posteggi?
    In quell’area l’autostrada divide in due l’area lungo la costa.
    I terreni-proprietà al di là dell’autostrada (S.S. 634) possono essere destinati a posteggi ed utilizzi vari.
    Ulteriori investimenti e posti di lavoro funzionali al supporto dell’intero progetto.
    La gente può facilmente accedere al mare, tramite degli appositi sottopassaggi (alcuni già esistenti), anche con l’ausilio di bus/macchine elettriche che offrono il servizio di navettamento.
    Immaginate una bella spiaggia profonda dal muro dell’autostrada al bagnasciuga.
    Immaginate dei pannelli fonoassorbenti (magari in legno e pannelli trasparenti) che corrano ai bordi dell’autostrada per un impatto visivo e sonoro migliore.
    Se necessario immaginate una piccola stradina in terra stabilizzata per pedoni, biciclette e quadricicli, piccoli bus/macchine elettriche ecc.
    Immaginate locali, stabilimenti balneari, attrazioni varie ed organizzazione di eventi.
    Ed infine immaginate una spiaggia con tanta gente.
    Bello eh?!!
    Un progetto difficile ma grandioso, relativamente dispendioso se si riesce a pianificare ed organizzare bene la gestione di fondi (regionali, statali, europei) e contributi privati grazie ad accordi e partecipazioni.
    Alcune cose, fortunatamente, non si ottengono soltanto con i soldi ma con accordi o scambi commerciali, semplicemente tra servizi o manufatti in cambio di partecipazioni economiche, pubblicità gratuita o accordi commerciali in esclusiva.
    Questo progetto potrebbe riqualificare questa lunga costa a due passi da Palermo e dare anche lavoro.
    Un investimento economico a lunga durata e garantito ma soprattutto un investimento per la salvaguardia naturalistica di un bene prezioso quale il nostro mare e le nostre coste.

    Ecco il mio miraggio allucinogeno…………già mi stanno mettendo la camicia di forza!
    Fermi fermi…non dico sul serio!
    I bagni si faranno sempre nelle solite località…….anche lontano lontano da Palermo……..o tutti ammassati nella nostra bella Mondello.
    Ahahahaha…il mio è solo un sogno!
    Anzi è solo uno scherzo!

    (foto da Google Maps)

    Ospiti
  • 6 commenti a “Quella lunga costa a due passi da Palermo……”

    1. Post allucinante scritto sotto l’effetto di allucinogeni.

    2. Per la serie “come ripianare le finanze della regione andando in spiaggia”…
      A momenti ci cascavo… stavo per ribattere che l’estensore non aveva minimamente preso in considerazione la semplice legge che dice che più aumenta la disponibilità di un bene, più il suo valore diminuisce (ovvero non puoi pensare di vendere 4km di spiaggia allo stesso prezzo a cui vendi un metro a Mondello). E stavo per dire che non aveva tenuto conto dei milioni di bagnanti necessari per riempire gli stabilimenti su 4km di spiaggia.
      Ma siccome invece si trattava della solita boutade, non lo faccio.
      Divertente.

    3. mamaaaa stu post un si pò taliari!!!!
      megghiu c’un dicu niente picchì assinnò m’arrestano

    4. Dicono della qualità dell’acqua del golfo di carini che sia tra le 20 più inquinate d’Italia …… io non ci posso mettere piede per via dell’alga tossica che, anche quando entro i limiti, mi fa veleno.

    5. Il post pone l’attenzione sul litorale di Carini,oggi tanto degradato da sconsigliare la Balneazione.Eppure verrà un giorno che quel litorale tornerà alla fruizione estesa.Si deve completare la riqualificazione al momento ferma al 2,max 3 %.Si devono coinvolgere Imprenditori danarosi e realizzare progetti ambiziosi.
      Grandi Progetti per realizzare opere che possano richiamare Turisti Internazionali.Quindi occorre pensare in grande.Certo non è con le discariche a cielo aperto che si può attuare tutto questo.

    6. mi scuso con l’autore dell’articolo ma legittimare chi costruisce case abusive premiandolo con soldi o partecipazioni in una società è un concetto…come dire…da vomito.
      da lodare solo il tentativo di proporre qualcosa.

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