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venerdì 22 nov
  • Di Dio (Confcommercio) contro il Comune: “Sui cantieri venga incontro alle imprese”

    Il presidente della Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio è intervenuta sui lavori per l’anello ferroviario: «La devastante notizia della chiusura di via Emerico Amari giusto a ridosso delle festività natalizie, insieme con la programmata chiusura di piazza Castelnuovo, non può passare in secondo piano. Siamo consapevoli del fatto che si tratti di cantieri per la realizzazione di opere di pubblica utilità. Cantieri, senz’altro necessari e di certo, quando sarà!, portatori di innovazione e modernità, ma che hanno però, inibito l’accesso agli esercizi commerciali e artigianali ricadenti nelle aree interessate, contribuendo così a determinare nuove isole di povertà. […] Già dal momento dell’insediamento lo scorso luglio, io e la mia Giunta ci siamo posti il problema, tant’è che abbiamo chiesto al Sindaco e alla Giunta comunale di Palermo, fin dal nostro primo incontro in luglio, di intervenire con una fiscalità di “vantaggio” in queste aree. Del resto la normativa vigente dà la possibilità agli Enti Locali di deliberare speciali agevolazioni. Cosa che abbiamo richiesto, quindi, per le imprese che ricadono nelle zone interessate ai lavori pubblici. Direi che è indispensabile una fiscalità di “sopravvivenza” più che di “vantaggio”, da applicare a queste zone della città, con il fine di evitarne la desertificazione commerciale e artigianale e la creazione di nuova disoccupazione e povertà. […] Abbiamo chiesto una riduzione delle tariffe IMU,TARI, TASI in misura crescente in base alla durata dei lavori e quindi dei disagi e del crollo di fatturato. Abbiamo anche comunicato agli esercizi commerciali e artigianali che rilasceremo, su richiesta degli interessati, un’attestazione sottoscritta da Confcommercio dalla quale risulti che l’azienda ha operato, in un determinato periodo, in zona preclusa al traffico per lavori pubblici, in modo da tutelarsi rispetto all’eventuale non congruità dei dati di bilancio della propria impresa. […] Siamo accanto agli imprenditori colpiti inevitabilmente da questi lavori, ci rendiamo conto che i commercianti e gli artigiani che operano in queste aree in cui insistono i cantieri, in molti casi hanno già gettato la spugna chiudendo i battenti e chi ha deciso di resistere è stremato da una situazione oggettivamente penalizzante sotto il profilo economico. E le previsioni non sono certo rosee. […] Ci aspettiamo che il Comune venga incontro alle legittime esigenze del commercio e salvaguardi il diritto di impresa perché non è comprensibile l’accettazione silente di una tempistica di esecuzione lavori così come imposta dalla società che li esegue. Riteniamo ormai indispensabile diffondere un puntuale calendario di lavori, prevedere un numero di varchi più ampio ed una tempistica di esecuzione dei lavori molto più stringente ma che lasci fuori il periodo delle festività natalizie. […] Non si può essere accondiscendenti con un calendario dei lavori che, lungi dal venire incontro alle legittime esigenze di impresa, sembra un accanimento contro quelle attività che hanno grandi aspettative per il mese di dicembre che è, commercialmente, come tutti sanno, il mese più importante dell’anno. A questo punto siamo noi che chiediamo al Comune di “liberare “ le imprese e i cittadini da questi lavori, chiedendo all’impresa esecutrice dei lavori, l’istituzione di cantieri aperti H24, 7 giorni su 7. Abbiamo visto con EXPO a Milano quanto è stato fatto gli ultimi mesi prima dell’apertura. L’emergenza a volte fa fare miracoli. E questa è certamente una situazione di emergenza».

    Palermo
  • Un commento a “Di Dio (Confcommercio) contro il Comune: “Sui cantieri venga incontro alle imprese””

    1. la mobilità a palermo è stata trattata come una problematica inesistente. tutto deriva dal fatto che gli spazi fisici delle strade e dei stalli, parcheggi, sono limitati e l’amministrazione comunale che ha il compito dell’organizzazione della circolazione stradale non fa nulla o quasi per sopperire alle trasformazioni in atto e non penso che diminuire le tasse possa risolvere i problemi dei commercianti, anzi penso che quello di via Emerico Amari a seguito della chiusura della via saranno costretti a chiudere. quello che non si vuole capire è che serve una coscienza collettiva e soprattutto azioni mirate a migliorare la mobilita: si deve istituire il mobility menager per ogni ufficio scuola ospedale, favorire gli spostamenti condivisi a piedi e con le bici, sfruttare i grandi parcheggi esistenti tipo via basile, giotto, francia, zisa in modo che chi si deve recare in centro possa lasciare l’auto e trovare subito ogni 10 minuti un autobus che lo porti in centro; rimettere i vigili per le strada; piazzare nei nodi nevralgici ben segnalate telecamere che mandino a raffica multe a coloro che ostacolano il transito dei veicoli con le macchine posteggiate in doppia fila ed in ultimo far girare per Palermo la mia SCHIACCIATUTTO, un brevetto particolare, che riduce a foglio di lamiera ogni macchina lasciata in modo improprio, senza occupanti naturalmente.

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