La bretella un evento? Mah
Quando la politica si ammanta di trasparenza e legalità. Si potrebbe intitolare così la lunga telenovela di un tratto di strada alternativo, la famosa bretella, dopo la chiusura dell’autostrada Palermo-Catania – altezza Scillato – per otto lunghi mesi.
Occorreva solamente mettersi all’opera e realizzare due chilometri di percorso viario che avrebbero ripristinato la viabilità,in ginocchio per via di tragitti tortuosi e irti. Il tempo calcolato da esperti e politici era tre mesi per consegnare agli automobilisti un tratto breve, ma almeno dritto e comodo. E invece ci sono voluti quasi otto mesi.
Ieri la inaugurazione in pompa magna, alla presenza dei vertici dell’Anas e del ministro alle Infrastrutture Delrio, a Palermo. Il ministro ammette: «Non è proprio un evento, ma non abbiamo volutamente fatto in fretta, con procedure di affidamento di emergenza». Si è optato per un bando di gara, con tanto di iter allucinante che prevede passaggi burcratici infinitamente prolissi. Giusto per non fare favoritismi a questa o a quella ditta, con chiamata diretta. E così ieri, anziché aspettarsi le scuse, la sala gremita della Prefettura di Palermo si è prodigata nell’applaudire il ministro, per il “ritardo”, però con i crismi della legalità. Ma non è tutto, la politica romana, attraverso Delrio, snocciola cifre iperboliche: 12 milioni di euro, destinati alla rete autostradale del Sud, da spalmare in cinque anni. Annunci, ovviamente, cui nessuno mette la mano sul fuoco. Alle promesse dell’esponente del Governo, si aggiunge il presidente della Regione, Rosario Crocetta che, incurante della nave a picco, guarda all’isola come una magica realtà in cui la rirpesa è iniziata, i forestali sono un valore aggiunto, la buona intesa con il premier Renzi andrà avanti ancora, in direzione di futuro, occupazione e chi più ne ha più ne metta.
Un quadretto idilliaco per questo teatrino che ancora oggi non si mette d’accordo neanche sulla nomina dell’assessore regionale alla Funzione pubblica.
Che dire? Se Delrio gestirà i trasporti come ha fatto con la legge sulle Province, si prospetta una tragica stasi veicolare, ferroviaria e marittima senza precedenti. Ma il ministro, dall’alto della sua semplice sobrietà, fa promesse senza fine.
E intanto finalmente il traffico automobilistico riparte come avviene nei paesi civili. Ma qui siamo in Sicilia, e la normalità diventa un evento. Televisioni, giornalisti con microfoni spiegati, tutti ad annuire alle parole di Delrio. Signori, questa è la terra di Pirandello. E non si smentisce mai.
L’illegalità aveva costruito un’autostrada, no una strada, che è franata. In Sicilia scegliere la legalità, per quanto lunga e farraginosa, oggi, mi pare giusto, forse necessario. L’illegalità e la mafiosità genetica dei suoi governanti e della pletora di adoranti in attesa del “posto” promesso nelle segreterie dei disonorevoli per sè o per i figli, ha fatto quella strada, che non poteva non franare, prima o poi.
concordo con sergio: anche se estenuante e apparentemente infinita la strada della legalità DEVE essere l’unica da prendere in considerazione. Riguardo la buffonata delle istituzioni…provo più vergogna per quelli che erano presenti e hanno applaudito rispetto alla faccia di bronzo dei politicanti a cui siamo abituati…
d’accordo con Sergio e Zibibbo
l’illegalità e la mafiosità genetica dei suoi governanti e della pletora di adoranti in attesa del “posto” promesso nelle segreterie dei disonorevoli per sè o per i figli, ha fatto quella strada, che non poteva non franare, prima o poi.
provo più vergogna per quelli che erano presenti e hanno applaudito rispetto alla faccia di bronzo dei politicanti a cui siamo abituati…
le vostre cinque righe dicono tutto:
la maggioranza, di chi vive in questa meravigliosa isola Sicilia,
è composta da questi ignobili esseri
Dare la colpa a Delrio dei guai presenti e futuri delle strutture di trasporto in Sicilia fa solo sorridere.
Come si fa a scrivere queste scempiaggini ?