Spesso mi sembra di cogliere nel dibattito palermitano la totale assenza di quel senso pratico che rende vivibili le città che invidiamo altrove in Italia e in Europa. Sembra che ci sia un certo pudore a fare proposte che siano semplicemente pragmatiche senza bisogno di dover apparire a tutti costi “buone” o semmai buoniste. Ricordo che quando la proprietà della c.d. area Quaroni (quel buco in via Maqueda lasciatoci per decenni dai bombardamenti dell’ultima guerra) annunciò la realizzazione di un immobile polifunzionale con parcheggio privato, galleria di negozi e recupero architettonico di una preesistente chiesa oggi adibita ad auditorium, in molti si sentirono in dovere di suggerire invece la realizzazione di un giardino. L’immobile realizzato penso che oggi contribuisca alla nuova vita dello storico asse cittadino, in parte pedonalizzato, più di un giardino in discesa che avrebbe ispirato realizzazioni come il roseto di viale Campania o il giardinetto di piazza di S. Agata alla Guilla, nel centro storico, entrambe opere pubbliche decisamente discutibili. Continua »
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