Nel racconto di Alice nel Paese delle Meraviglie la graziosa e curiosa protagonista non ha paura di inseguire un coniglio nella sua tana e cade letteralmente in un mondo sotterraneo fatto di illogicità, paradossi e assurdità in cui nulla sembra avere un senso: i soldati hanno il corpo costituito da carte da ramino di picche, le rose bianche vengono dipinte con della vernice rossa, nelle partite a croquet si utilizzano gli istrici come palle e i fenicotteri come mazze e, naturalmente, il vincitore è solamente uno: la Regina di Cuori. Rossa come il sangue, la passione e la collera ed in grado di giudicare con un solo mezzo: il taglio delle teste. In Italia a volte capita che qualche soggetto, avanzando nelle sue inchieste anche di tipo giornalistico, finisca in un mondo del genere dove tutto è il contrario di tutto, la legge vale solo per alcuni soggetti e i garanti tendono a trasformarsi in crudeli giustizieri. Per certi versi (o quasi) questo è ciò che è accaduto a Pino Maniaci, giornalista e direttore di Telejato, che da circa vent’anni con le sue puntuali inchieste porta avanti una battaglia contro l’illegalità e la mafia senza alcun tipo di compromesso scagliandosi contro boss mafiosi, imprenditori e politici per denunciarne gli sporchi traffici, in una terra dove osare solo pensare di contrapporsi al sistema e addirittura denunciarlo equivale a firmare la propria condanna a morte. Continua »
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