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martedì 5 nov
  • Al Tar non è finita a tar…allucci e vino ma a schifìu per Orlando e Catania

    Non doveva esserci poi tanta sintonia tra Comune e Tar, come il sindaco Orlando diceva soltanto qualche giorno fa in conferenza stampa, se oggi il Tar ha accolto in toto la richiesta di sospensiva di pochi cittadini e di poche associazioni. Non è detta la parola fine (la sentenza nel merito sarà a novembre) ma si tratta di un film già visto. Il Tar certifica con la sospensiva che le Ztl non le sanno fare: Orlando come un Cammarata qualunque (lo dicevo da tempo che non vedevo la differenza), Catania come un Ceraulo qualunque (e col vizio della propaganda). Politicamente la timpulata c’è tutta e peserà sul destino di questa amministrazione. Ero tra i ricorrenti e avevo avuto la chiara sensazione che gli amministratori avessero messo le mani sul mio portafogli, sostanzialmente istituendo una tassa illegittima. Non posso fare altro che manifestare la soddisfazione per questo stop. E chiedere le dimissioni dell’assessore Catania, primo destinatario “in contumacia” (è a Bruxelles) della decisione di oggi. Al sindaco, che ha la responsabilità politica, penseranno le urne tra un anno.

    Era chiaro, lo avevo scritto, che la città non era con il provvedimento. Troppi pasticci, troppi paradossi, troppa arroganza. Erano pochi e sospetti quelli a favore. Soltanto pochi membri dell’intelligencija come il buon Davide Enia (che ha fatto delle belle esibizioni nei teatri cittadini come il Biondo e il Massimo negli ultimi tempi), oppure il giornalista Lucio Luca (che, piccolo dettaglio, vivono a Roma dove esiste un trasporto pubblico) si erano schierati sui social col sindaco. C’erano i rifondaroli, stranamente non più per i meno abbienti che dovevano pagare come gli altri. Poi c’erano alcuni utili pasionari della sbandierata e teorica “mobilità sostenibile” dei nostri politici che sfrecciano in auto blu e posteggiano in divieto di sosta, quelli che sbavano per il tram di periferia, per i vasi che delimitano una via Maqueda in asfalto che chiamano isola pedonale, per le Ztl più grandi del mondo per fare cassa in barba alla norma che vieta ai comuni di istituire tasse. E ancora i “pentiti”: i paladini della Mobilità “antipanormosaura” (magari in attesa che qualcuno tra i più competenti di loro diventi mobility manager o che venga preso con giri immensi come consulente di qualche sperimentazione remota che riguarda Palermo) e i consiglieri comunali, entrambi soggetti che inizialmente sembravano super pro (e l’avevano votata nel secondo caso) per poi diventare pateticamente contrari quando si è capito che stava per finire male.

    Noi 200 ricorrenti (davvero troppo pochi in una città così grande e passiva) non potevamo fare di più. Dove gli altri cittadini si sono accontentati di non pagare (i pass erano pochi probabilmente perché era in corso una vera e propria rivolta fiscale contro un provvedimento ingiusto) noi abbiamo fatto ricorso e vinto. Grazie a Massimo Merighi, Marcello Robotti e ai legali che hanno svolto un ottimo lavoro.

    Ma la soddisfazione sta già scemando pensando che l’incapacità di questi amministratori ha fatto perdere circa un anno alla città e al suo inquinamento. Per l’Amat sono meno preoccupato, vada incontro al suo destino o cambi profondamente.

    Che cosa rimane da fare? Chiedere una Ztl subito, ma non fatta alla ca**o! L’amministrazione comunale abbandoni la sua arroganza e si impegni a realizzare un sistema di trasporto efficiente, secondo la legge e le norme e in maniera graduale e sostenibile per chi in attesa che i lavori vengano completati deve comunque spostarsi. Poi chiuda una parte ragionevole del centro alle auto.

    Palermo
  • 7 commenti a “Al Tar non è finita a tar…allucci e vino ma a schifìu per Orlando e Catania”

    1. E’ vero quello che hai scritto e anche io ho notato i pochi che erano a favore tra cui quelli che menzioni. A tale proposito vorrei dire che è “meglio non gettar luce su chi è meglio ignorare”.

    2. si aspettano a questo punto le dimissioni di sindaco e assessore.

    3. Se si leggono i vari punti della sentenza del TAR, appare evidente che a novembre, la decisione definitiva è già segnata. In parole povere i giudici amministrativi hanno accolto in pieno le riserve dei cittadini e delle varie associazioni. Il provvedimento dell’istituzione delle ZTL faceva acqua da tutte le parti. P.S. In uno dei tanti messaggi su ” Mobilita Palermo” , un fedelissimo di Orlando ,alla notizia della sentenza, ha scritto “giudici del cacchio”. Spero che si sia trattato di uno sfogo a caldo perché in caso contrario ………

    4. verisione “svuotamento sassolini da tutte le scarpe” on: ” …pochi membri dell’intelligencija…i rifondaroli, stranamente non più per i meno abbienti che dovevano pagare come gli altri…utili passionari della sbandierata e teorica “mobilità sostenibile” dei nostri politici che sfrecciano in auto blu e posteggiano in divieto di sosta, quelli che sbavano per il tram di periferia, per i vasi che delimitano una via Maqueda in asfalto che chiamano isola pedonale,…. ” 🙂 🙂 utili passionari 🙂 grande!!!! 🙂 Tony for Mayor!!!! 🙂 🙂

    5. Cmq, l’intelligencija pare taccia, pure giusto, ma i passionari sono scatenati sul loro blog contro i palermitani e le loro auto senza aver capito il solito fico secco di quello che è successo e sopratutto perché è successo. Pensa che qualcuno ritiene possibile che a novembre il tar autorizzi le ztl! 🙂 🙂 🙂

    6. D I M I S S I O N I

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