Il Tar cancella ancora le zone a traffico limitato di Palermo
Il Tar Sicilia ha accolto il ricorso contro le zone a traffico limitato e ha sospeso i provvedimenti che le hanno istituite. Il provvedimento era stato fortemente voluto dal sindaco Leoluca Orlando e dall’assessore alla Mobilità Giusto Catania. Venivano contestati profili di illegittimità e altre irregolarità negli atti istitutivi.
Il ricorso era stato presentato dalle Bispensiero e Vivo Civile, dal Comitato Salviamo il Cuore di Palermo e da circa 200 cittadini.
I giudici erano Giovanni Tulumello, Aurora Lento e Lucia Maria Brancatelli.
La sentenza sarà il 6 novembre.
Bispensiero aveva vinto nel 2008 il ricorso contro le Zone a traffico limitato istituite dall’allora sindaco Diego Cammarata.
AGGIORNAMENTO: i giudici amministrativi hanno scritto: «Illogica la scelta di introdurre contestualmente le due Ztl 1 e 2 dove nel Piano generale del traffico era prevista l’implementazione progressiva di tali zone (in particolare, quanto alla Ztl 2, se ne subordinava la sua attivazione al “consolidamento dell’assetto del sistema di trasporto pubblico urbano”). Non sarebbe dimostrata la necessità di introdurre il sistema di tariffazione per il raggiungimento degli obiettivi Piano del traffico visto che «si possono curare le esigenze di controllo della circolazione e di tutela ambientale – prosegue l’ordinanza – con misure limitative della circolazione prive di carattere oneroso». Sul trasporto pubblico: «l’insussistenza – nonostante affermazioni meramente programmatiche di segno contrario, genericamente riportate e non adeguatamente comprovate – di concrete misure di potenziamento del trasporto pubblico tali da compensare il prevedibile aumento del fabbisogno di ricorso a mezzi alternativi di spostamento». Infine «i princìpi, in tema di priorità della tutela della qualità dell’aria, non appaiono garantiti dal provvedimento impugnato, che in argomento appare contraddittorio ed illogico, nella parte in cui, pur giustificando l’esercizio del potere con finalità di tutela ambientale, privilegia tuttavia il disincentivo di natura economica (dal quale peraltro esclude tutti i motoveicoli), e la corrispondente entrata per l’ente, rispetto a forme di limitazione più efficaci sotto il profilo del contenimento delle emissioni, e prive di onere economico per i cittadini. La domanda di sospensione appare legittima in quanto l’utenza non può subire una ingiustificata compressione del proprio diritto alla mobilità».
Leoluca Orlando ha dichiarato: «In attesa che la rituale pubblicazione e comunicazione ai legali del Comune permetta di leggere le motivazioni dell’odierno provvedimento del Tar, non possiamo che confermare che resta immutata la volontà politica dell’Amministrazione comunale di portare avanti interventi e provvedimenti per la mobilità sostenibile e la vibilità di Palermo, attraverso il miglioramento del servizio pubblico e la lotta all’inquinamento con tutti gli strumenti possibili».
Massimo Merighi fa il bis: bravo, praticamente uno specialista! Potrebbe ormai sostituire Giusto Catania.
Ore di intenso allenamento per Sindaco ed Assessore. Già da stasera devono essere in grado di arrampicarsi sugli specchi per trovare il modo di dire che sono in perfetta sintonia con il TAR e che sin da subito avevano capito che c’era qualcosa che non andava e che, soprattutto, ora più che mai è opportuno che restino al loro posto perché è la città che glielo chiede…
Si aspettano a questo punto le dimissioni di sindaco e assessore.
Minch…fiura
Al di la’ della soddisfazione o del risentimento delle parti in causa, di chi vuole cioe’ queste ZTL e di chi le vede invece come il fumo negli occhi, cio’ che mi sorprende di piu’ e’ leggere che ci vogliono esattamente 7 mesi 7 al Tar per decidere in modo definitivo.
D’accordo che in Italia non c’e’ niente di piu’ definitivo del provvisorio, ma una decisone del genere dovrebbe esser presa in 7 giorni, o al massimo in 7 settimane, non in 7 mesi, perche’ cosi’ si lasciano sulla graticola un po’ tutte le parti in causa e si contribuisce alla confusione generale.
Se c’e’ un motivo valido perche’ la decisione finale debba essere cosi’ posticipata sarebbe interessante saperlo. Almeno si soffre per un motivo.
Questi “signori” in campagna elettorale per farsi votare girano per mercati e mercatini promettendo quello che sanno di non poter mantenere, ma tanto una volta eletti non li schiodi più sino a fine legislatura, e il nostro “caro” Orlando non fa eccezione. Appena eletti, soprattutto se sanno che non saranno più rieletti, credono di poter fare tutto quello che vogliono, in dispregio di leggi, costituzione e morale. Ma vi immaginate uno che abita in centro a Palermo costretto a pagare questo vergognoso balzello per potere andare a casa propria con la propria auto? Bene ha fatto il TAR a bocciare questo vergognoso balzello, e speriamo che Orlando e i suoi assessori, abbiano la dignità di dimettersi e liberare la città della loro nefasta presenza.