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martedì 19 nov
  • Il re Orlando è nudo (e non è un bel vedere)

    Ero a Salerno, la mattina di Natale. Reduce da una cena rigorosamente a base di pesce, nel rigoroso rispetto della tradizione napoletana. Nonostante la grande abbuffata della vigilia, avevo digerito tutto. Nessun disturbo, bruciore, fastidio. Nessuna pesantezza.
    Eppure una cosa non ero riuscito a digerirla. La sera prima, il Consiglio di Palermo aveva votato due nuove ZTL a pagamento: 100 euro per ogni vettura, residenti compresi, senza fasce orarie, senza distinzioni e agevolazioni per categorie di veicoli. Diesel, Benzina, GPL, Metano; tutti avrebbero dovuto pagare 100 euro.
    Chi siete? Cosa guidate? Un fiorino, anzi, 100 euro.
    Dal giorno in cui aveva vinto le elezioni per me era chiaro: avrei fatto bene ad emigrare. E in realtà avevo pure provato ad organizzarmi, approfittando di un possibile appoggio a Modena da un mio cognato. Il destino non lo permise. In Emilia ci sarebbe stata di lì a poco una lunghissima sequenza di scosse di terremoto che mi dissuase definitivamente.
    Dovetti rassegnarmi a restare.
    Così cominciai ad organizzarmi per la sopravvivenza, tentando il tutto per tutto. Il piano sarebbe stato questo: tentare di resistere al peggio per tre anni e attendere che i palermitani capissero.
    Nel frattempo, mi inventai di tutto. Perfino spettacoli teatrali di cabaret. Avrei potuto usare il sarcasmo, l’ironia, per condire l’amarezza con un po’ di sorrisi.
    U’ papà”, come lo chiamavano i clientes della Gesip che durante la campagna elettorale, avrebbero sperimentato per primi l’affidabilità di quel padre che li avrebbe abbandonati di lì a poco, una volta eletto, al loro destino. E come tutti i bambini che vogliono fare un dispetto al papà, pensarono di affidarsi alle cure della mamma, che dal nuovo scranno della Presidenza della Regione, per qualche periodo, aveva cominciato a promettere loro una soluzione. Poveretti.
    Era troppo presto per esprimere giudizi politici. A un sindaco che lo sa fare deve pur concedersi il tempo necessario per dimostrarlo.
    E in verità non ci sarebbe stato bisogno di dimostrarlo. I palermitani ci credevano, e tanto bastava.
    Si proveniva, del resto, da un disastro. Cammarata era veramente l’icona del fallimento, come sindaco e non solo. E in qualche modo, a consacrare quell’icona, avevo contribuito anch’io, con il ricorso al TAR contro le sue ZTL a pagamento. Ceraulo fu costretto a dimettersi. Il sindaco, che non le aveva sapute fare, dovette ammettere i propri errori. Si dispose immediatamente il rimborso automatico e fine. Da quel momento, di Diego, delle ZTL, dell’Apcoa, di Bellolampo e della munnizza disseminata per le strade, nessuno ne avrebbe voluto sentire più parlare.
    Un paio di anni, così, li trascorsi fra scherzi e lazzi. La risata è pericolosa; e qualcuno così, a poco a poco, incominciava a intravedere, dietro il luccichio di quel ciuffo folto e nero ormai a tratti imbiancato, icona di una primavera tanto decantata, la comparsa, quasi in dissolvenza, di quell’altra icona, altrettanto conosciuta, ma non certo altrettanto decantata. ZTL, Apcoa, Bellolampo e munnizza erano ancora lì.
    E cominciarono le proteste. Almeno quelle dei primi nella lista di quelli che avevano sperimentato la delusione post elettorale. Cercavano “u’ papà”, assembrati sotto Palazzo delle Aquile. Volevano parlargli. A tutti i costi. C’era pure chi minacciava di darsi fuoco. Ma lui non c’era. Era in Messico? A Roma? Nessuno poteva saperlo.
    In genere, chi lo sa fare, fa così: quando c’è un pericolo e non lo si vuole affrontare a caldo, conviene andare all’estero. In Messico, in Francia…fa lo stesso. Magari basta essere a Roma. Ma è meglio dire di essere in Francia. Così magari a nessuno viene in mente di farti una telefonata.
    Insomma, fra una cosa e l’altra, i tre anni erano passati ed ero rimasto incolume.
    Questo Natale avevo deciso di trascorrerlo a Salerno, con mia moglie, originaria di quelle parti.
    Non avrei mai pensato di vedere una città gemella di Palermo. Stessa architettura, stessa disposizione sul mare. Un grande porto. Stesse tradizioni culinarie. Un cibo di strada certamente meno originale e caratteristico di quello nostro. Ma quella è la cultura.
    I gemelli però, per quanto si somiglino incredibilmente, sembrano figli adottati da famiglie diverse. Un gemello, Salerno, adottato da gente facoltosa. Piena di turisti, locali e negozi affollati, isole pedonali lungo tutto il centro, con fiumi di persone a passeggio per chilometri. Le luminarie di Luci d’artista, una stupidaggine di idea, realizzata con quattro soldi, che attira milioni di turisti nel giro di tre mesi ogni anno. Anche lì, a Salerno, hanno un sindaco, ma evidentemente “lo sa fare”. Anche lui ambiva a diventare Presidente della Regione, ma indubbiamente ci è riuscito. Un sindaco che chiama “cafoni” quelli che imbrattano i muri e parcheggiano in doppia fila, non chiama “selvaggi” quelli che lo criticano per i suoi evidenti errori.
    Non potevo non tornare con la mente alla mia città senza provare rabbia. La mia città. Da sempre congestionata dal traffico. Prigioniera del trasporto privato per l’inefficienza cronica ed assoluta dei mezzi pubblici. Con quelle fantomatiche, spettrali pedonalizzazioni, deserte e pericolose.
    Chi non ha conosciuto entrambi i gemelli, difficilmente può capire la sensazione che si prova a paragonarli.
    Quella mattina mi ero svegliato. Il giorno di Natale. Il ricordo di quelle luci era impresso nella mia mente mentre sbirciavo su Facebook da una connessione improbabile.
    «Massimo, facciamo ricorso?», trovai scritto in un commento in cui ero taggato. Si parlava della delibera che istituiva le nuove ZTL a pagamento. 100 euro per non inquinare. Tariffa unica.
    Non so se Tony facesse sul serio o era solo un modo come un altro per estrinsecare quell’istinto irrazionale che ti prende al posto dello sgomento quando qualcosa di più pericoloso del solito ti sorprende impreparato.
    «Sì, Tony, facciamolo!». Risposi di getto e pubblicamente. Solo così avrei potuto evitare la tentazione di ripensarci e tornare indietro. Dissi di sì. Senza ancora avere ben chiaro come e in che modo avrei potuto affrontare quest’altra difficile battaglia, proprio ora che, dopo tre anni di equilibrismi per la sopravvivenza, avevo cominciato ad adattarmi all’ambiente ostile.
    Questa volta, a differenza che col precedente ricorso, non avrei avuto Cammarata come controparte. Orlando è un osso duro.
    Questa volta, pero, non sarei stato solo. Dopo quella di Tony, una dietro l’altra, cominciarono a giungermi una serie di notifiche, messaggi, tag e telefonate. «Facciamo ricorso?».
    Non ero solo. Eravamo una squadra. Tante persone pronte a mettersi insieme, chi per organizzare e promuovere il ricorso, chi per difenderlo in tribunale. Tutte persone di grande cuore, passione, determinate.
    Il resto è storia. Almeno lo è da ieri. Dopo la sospensiva del Tar.
    Da quel giorno di Natale fino a ieri non sapevamo cosa sarebbe successo. Speravamo di vincere un ricorso, sì; ma non avevamo ben compreso cosa stava realmente per accadere.
    200 persone unite che ottengono un così grande risultato sono pericolose molto più di una risata.
    Ormai, per parodiare la retorica orlandiana, «Non si torna più indietro. Appartiene al passato l’era in cui» chiunque, per il sol fatto di occupare una poltrona di rappresentanza elettiva, si poteva permettere l’arbitrio di calpestare i diritti dei cittadini. «Quella è un era che appartiene al passato».
    Da ieri, a Palermo, esistono almeno 200 “selvaggi” organizzati, consapevoli del potere che la legge conferisce ai tribunali di tutelare i diritti di tutti.
    Un potere che ci rende tutti uguali di fronte alla legge.
    E tanti altri selvaggi arriveranno. Ormai l’icona è in bella vista. E non ha più nulla di sacro. Il re è nudo. E non è un bel vedere.

    Palermo
  • 20 commenti a “Il re Orlando è nudo (e non è un bel vedere)”

    1. Che il “re fosse nudo” è stato evidente a tutti fin dai primi giorni della sua ennesima sindacatura. Quando caccio via, dalla giunta il colonnello Marchetti e poi i due assessori Barbera e Di Marco, gli unici competenti di una giunta formata da “miracolati”. Orlando si è circondato da personaggi che non potevano minimamente fargli ombra. dei classici “signor si”. Purtroppo i risultati sono sotto gli occhi ,e il naso di tutti. Ha sistematicamente distrutto quel poco che aveva fatto di buono l’ex sindaco Cammarata. Ha deturpato il Foro Italico e la Zisa, ha bloccato il progetto del risanamento del porticciolo di Sant’Erasmo e della costa sud, lo svincolo di Brancaccio non è ancora un opera incompiuta, il centro storico annaspa e dà qualche segno di vita grazie ai privati e l’economia cittadina è ormai agonizzante. Eppure i sondaggi lo indicano come il sicuro “nuovo” sindaco di Palermo. Forse è meglio imbarcarci in un gommone e scappare da questa sfortunata città prima che sia troppo tardi.

    2. Dice che tra questi 200 selvaggi ci sono già 20 candidati a sindaco e 180 al consiglio comunale.

    3. Luca comincia a scalare a 199 perché io non mi candido.

    4. Bravi a voi che avete fatto valere un diritto, che con un ricorso al Tar avete annullato una ordinanza che nel medioevo sarebbe stata accolta come una bella novità.
      Votare Orlando alle prossime elezioni è darsi non la zappa sui piedi, ma direttamente sugli stinchi, è come entrare in una stanza piena di gatti con le sole proprie parti intime in bella vista.
      L’unico problema di palermo rimane sempre la gente, perché se non capiscono che 200 persone hanno fatto gli interessi di quasi un milione di cittadini, allora non esiste la speranza di uscire da un baratro sempre più profondo.
      Il re è nudo e mi fa schifo….ma anche da vestito non è che migliori tanto
      Sinceramente Medoro…..

    5. Grazie ai 200 ,(giovani e forti), si può ritornare con l’auto a scorazzare per Palermo gratis. Meglio ancora senza assicurazione e revisione.

    6. Tony ci mancherebbe, a sto giro ti tocca curare 199 campagne elettorali

    7. La goduria è vedere le stesse persone che allora esultavano per il fallimento della ztl di Cammarata, e che oggi si dispiacciono sia avvenuta la stessa cosa ad Orlando. Segno che non erano le limitazioni a dargli fastidio ma la persona che stava tentando di imporle.

    8. Viva il dibattito e i diversi punti di vista.
      Personalmente credo che imporre una tassa ztl come quella pensata da Orlando e c., non avrebbe risolto ne i problemi di inquinamento ne i problemi di traffico, ma sono anche dell’idea che il centro storico dovrebbe essere chiuso alle auto. Mi chiedo se sia possibile una volta per tutte creare un centro storico senza macchine, creare una serie di parcheggi multipiano dove mettere sta benedette macchine, e utilizzare i mezzi pubblici come si deve. Certo mi rendo anche conto che forse diventerebbe più facile incontrare Obi Wan Chenobi al Politeama, o salire su un autobus con Han Solo alla guida e Chewbacca come controllore….
      Premetto che le soluzioni non le ho, ma penso che si debba pensare alle reali esigenze dei cittadini, per esempio i residenti devono avere uno sconto per l’accesso alla ztl, come chi ha delle attività commerciali, bisogna anche dissuadere l’uso dell’auto e migliorare e incentivare i mezzi pubblici. bisogna aiutare i turisti a spendere i soldi senza doversi quartier dalle macchine che sfrecciano in via roma o in via libertà. Bisognerebbe rendersi conto che chi viene a Palermo come turista la vuole girare a piedi, vuole visitare gli angoli più intimi, ma bisogna anche capire che chi abita a Palermo non può pagare 100 euro per attraversare una parte della città, bisogna creare l’alternativa valida, se con la macchina ci metti 30 minuti a percorrere via roma, con i mezzi pubblici ce ne devi mettere 10.
      Insomma bisogna cambiare la cultura in città…….come dici Ben che la forza sia con me?!!?
      Sinceramente Jedi……

    9. ah… ste benedette resistenze culturali dei palermitani! ma perchè rifiutiamo la cultura ? perchè non ne vogliamo sapere manco a brodo di somigliare a qualsiasi altra capitale europea? perchèèèèèèè
      mah! forse perchè abbiamo uno che non lo sa fare il sindaco ?
      forse perchè non abbiamo nel 2016 NIENTE di tutto ciò che nelle sopra citate capitali europee hanno da SEMPRE ? forse perchè le alternative alla macchina sono improponibili? ( vedi car sharing, bike sharing ecc? ) forse perchè da quando c’è la pedonalizzazione in Corso Vittorio ho viso solo 2 volte la navetta? e potrei continuare con una sfilza di forse …
      a… dimenticavo… per buona pace di coloro che democraticamente ( come il sindaco) ritengono ” selvaggi” tutti quelli che no aderiscono acriticamente all’ Orlando-pensiero, vorrei dedicare un piccolo curtigghio : ho visto Leoluca in auto blu sul tardo pomeriggio di un paio di anni fa entrare da Di Martino con tutta la macchina… e si… lui lo sa proprio fare… ( omissis..)

    10. Daniele, vero è!

    11. Facile andare contro ! Sarebbe facile anche per me andare contro il sindaco.

      In realtà, bisogna guardare tutto il contesto.

      Non mi pare che c’erano altre alternative per salvare il Tram Palermitano.

      Purtroppo Ci si dimentica di quante cose ha fatto Orlando negli anni della primavera … Ve lo siete scordati?

      Andate in giro nei comuni siciliani chiedete ai sindaci cosa stanno vivendo in questo momento.

      A parte il ricorso che è stata cosa buona, perchè non proponete soluzioni ?

      Attaccare è facile, costruire è impegnativo .

      Penso che questa Palermo abbia bisogno di gente che propone e si propone con un atteggiamento collaborativo e non distruttivo.

      Via le bandiere! Proponiamo progetti da votare. Fate cittadinanza attiva costruiti a se avete le palle!!!

    12. Marco se un tempo il sindaco lo sapeva fare ora s’u scurdò.
      Ti faccio soltanto due esempi proposti in Consiglio per recuperare le somme: dalla lotta all’evasione fiscale e dal condono edilizio dove ci sono oltre 60 mila istanze (per un’ammontare di circa 70-80 milioni di euro) ferme da troppi anni.
      Le mani dal mio portafogli le devono togliere!

    13. caro marco la cosa da (non) fare era essenzialmente una sola: il tram!!! perché cosi com’è è dannoso ed inutile come molti, accusati di panormosaurismo nonchè nemici ra cuntettezza, a suo tempo lo avevano detto. e il tempo, galantuomo, gli ha dato ragione!!!!! prima si cammina (risani l’Amat, per esempio che con 300.000.000 avrebbe potuto fare molte cose) e poi il resto, ma con razzocinio, non a pene di segugio.

    14. Ma che bello il costruttivismo di quest articolo. Ma ogni tanto su questo blog si può leggere qualcosa di meno politicizzato? Ci sono pure i nostalgici di Cammarata. Palermitano mancia e scorda. Rispecchiate i vostri re politici cercate le divisioni. Qui tra la maggioranza dei residenti vale solo “nulla si trasforma ma tutto si distrugge”. Se il re è nudo i suoi sudditi sono in mutande. Grazie per un altro post inutile

    15. PAnico questo blog non è né con Orlando né contro Orlando. Attendiamo i tuoi post e quelli di chiunque con qualunque opinione all’indirizzo info@rosalio.it.

    16. Tram.
      Ore 11 zona Motel AGIP ,me ne passa uno accanto.Porta 3 passeggeri.
      Vado sulla rotonda,Ne sale un’altra,di vettura di tram,e porta 5 passeggeri.
      Forse il palermitano e fatto di gente anziana e stanca per recarsi a piedi ad una fermata di tram?
      A questo punto propongo una serie di giornate a trasporto gratis.
      Così verifichiamo se è una questione di soldi,oppure c’è dell’altro!

    17. panico, non sarà un gran che, ma è più utile di te!

    18. Limitare l’accesso alle auto nel centro storico è cosa buona.

      Il tram è poco utile? Forse si, forse no … Lo scopriremo. Intanto c’è e secondo me tutto è perfettibile.

      Chi lo ha progettato avrà fatto il progetto e ci sarà stato un procedimento amministrativo che lo ha autorizzato. Se ci sono dubbi basterebbe fare un accesso civico agli atti.

      Per quanto riguarda la ZTL non conosco bene come è stata fatta. Se è illecita per una mancanza di piano del traffico o altro.

      Secondo me gli argomenti da trattare sono questi e non polemica gratuita né per questo nè per quello.

      Punto.

    19. @Luca
      Anche io sono uno dei duecento “selvaggi”, puoi serenamente togliermi da quella lista. Sono un semplice cittadino che crede alla ZTL, ma ad una reale ZTL, non a quella escogitata per realizzare fondi economici.

    20. come sarebbe a dire,lo scopriremo?
      Lo abbiamo gia scoperto.
      Il tram e’ utilizzato da gente che non dispone di alcun altro mezzo,Gli altri vanno in macchina.Quindi grande spesa con scarso ritorno.
      La grande sciroccata di oggi ha spazzato via i fumi ed ha spazzato le strade,accumulando i rifiuti negli angoli morti.Dovrebbe essere piu facile adesso rimuovere i mucchi di rifiuti.
      PS
      E l’amministrazione che ha invocato lo scirocco?
      Ne sapete niente?

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