Online Wine in Sicily, magazine online su vino e Sicilia di Assovini
È stato presentato nell’ambito della tredicesima edizione di Sicilia en primeur, anteprima mondiale dei vini di Sicilia al Verdura Resort di Sciacca, Wine in Sicily, magazine online realizzato da Assovini Sicilia e diretto da Francesco Pensovecchio per valorizzare nel mondo il meglio della regione che offre una panoramica sulle cantine, sulle produzioni agricole ed artigianali, ma anche su arte, musica ed eventi.
Durante l’incontro si sono alternati al tavolo dei relatori, nell’ordine, Antonio Rallo, presidente del Consorzio Doc Sicilia; Rosario Di Lorenzo, professore dell’Università di Palermo; Mariangela Cambria, vicepresidente di Assovini Sicilia; l’assessore regionale al Turismo Anthony Emanuele Barbagallo e Marco Perniciaro di Mosaicoon.
Dall’incontro è emerso che il vigneto Sicilia è in piena salute: con una dimensione tre volte maggiore rispetto a quello della Nuova Zelanda, esso oggi produce tra i 4 e i 5 milioni di ettolitri di vino, il 68% del quale da vitigni autoctoni. Prima regione in Italia per produzione di vino bio con 21.000 ettari (38% del totale nazionale), quest’isola è caratterizzata da 23 Doc e 1 Docg. I numeri della Doc Sicilia hanno segnato un + 23% con una produzione di 24 milioni di bottiglie nel 2015.
Proprio il vino siciliano è protagonista di Sicilia en primeur, dove in anteprima è stata degustata l’annata 2015. Un anno caratterizzato da una condizione ottimale e dalla constatazione di un cambiamento climatico positivo: in Sicilia piove di più e in maniera maggiormente favorevole alla viticoltura rispetto agli anni scorsi. Durante l’incontro si è parlato anche di enoturismo, fenomeno in costante crescita tra le aziende di Assovini Sicilia, che nel 2015 hanno registrato un incremento di turisti del 22%, accordi con operatori turistici nel 62% dei casi, attività ricettiva alberghiera per il 40% e ristorativa per il 69%. Numeri confermati dall’assessore regionale al Turismo Anthony Emanuele Barbagallo, che ha evidenziato come il 70% del turismo in Sicilia sia spinto dall’enogastronomia. Ora la scommessa della regione sarà integrare questo patrimonio con quello culturale e naturalistico.
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