Successo per il “Festino” col “carro più brutto di sempre”
Sarebbero tra 250 e 300 mila i palermitani che avrebbero partecipato alle celebrazioni del Festino di Santa Rosalia. Successo di pubblico, quindi, anche se la festa del 14 è stata turbata dall’attentato a Nizza.
L’arcivescovo Corrado Lorefice è stato sul carro per tutto il percorso sul Cassaro, una novità.
Ai Quattro Canti qualche fischio iniziale al sindaco Leoluca Orlando e applausi dopo il rituale «Viva Palermo e Santa Rosalia».
Non sono mancate le polemiche per il carro, definito in Rete «il più brutto di sempre» per via della superficie argentata, delle decorazioni minimali e della statua stampata in 3D e firmata da Rudy Laurinavicius.
Piccolo inconveniente durante la sfilata con la statua che ha urtato una luminaria e si è inclinata pericolosamente.
Sono stati raccolti 40 tonnellate di rifiuti e 37 frigoriferi abbandonati dai venditori ambulanti.
Al di là del successo numerico di pubblico ( sono dati soggettivi e molto discutibili), certamente questo festino è stato uno dei più incolori e modesti . Certo che con i pochi soldi stanziati dal Comune era difficile , per gli organizzatori, fare di meglio però il carro era troppo modesto e misero, e inoltre……. un po’ “tascio”. Le attività ” culturali” collaterali erano degne delle peggiori sagre paesano , ( senza offesa per tali sagre che spesso sono organizzate meglio). Inoltre non capiamo perché gran parte del Cassaro era al buio. Appare evidente che ormai il ” Festino” così come è organizzato non ha più senso .O si cambia profondamente o è preferibile lasciare solamente l’aspetto religioso.
Con i soldi che lo stato da al comune quel carro poteva anche andar bene, ma quella poca illuminazione è veramente uno scandalo, occorre però fare più attenzione magari la prossima volta non far sembrare questo “festino” una sagra paesana .
l’unico argomento che interessa ai palermitani oltre al palermo calcio…tristezza
Sto carro é bello come il taglio dei capelli del nostro sig Orlando, un segno per il nostro futuro per la nostra cittá