Confesercenti: a Palermo aumentano scippi e rapine e calano le imprese
Si è svolta ieri l’assemblea cittadina della Confesercenti.
I principali dati del rapporto realizzato dall’Eures vedono una diminuzione delle imprese registrate dello 0,3%, con picchi del 28% nell’agricoltura e del 27% nell’industria; una crescita dell’11% dei reati denunciati, con una flessione di quelli di stampo mafioso e un incremento di rapine e scippi negli esercizi commerciali; un tasso di disoccupazione che sfiora il 24% e un abusivismo dilagante, con i reati di contraffazione in aumento del 70% rispetto al 2013 e del 122% rispetto al 2008.
Secondo i dati della ricerca Eurispes – Cer a Palermo aumentano i reati denunciati (+1,1%), dal 2014 al 2013 diminuiscono del 5,3% quelli di stampo mafioso (omicidi di stampo mafioso, estorsioni, associazione di tipo mafioso, danneggiamento seguito da incendio, usura, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita) ma crescono dell’1,8% rapine e furti negli esercizi commerciali. I reati di contraffazione e violazione della proprietà intellettuale nel 2014 sono stati 294 ogni mille abitanti (+69,9% rispetto al 2013 e +122,7% rispetto al 2008). Il numero delle imprese registrate cala dalle 99.821 del 2010 alle 95.829 del 2015, uno dei dati peggiori della regione; dal 2007 al 2015 si registra un calo del 28% di imprese registrate nell’agricoltura, del 5,6% nelle costruzioni, del 27% nell’industria, con segnali positivi solo per il commercio e il turismo (appena lo 0,6%) e degli altri servizi (21,1 %).
In picchiata i prestiti alle imprese che calano, in appena quattro anni, del 18,8%, mentre il tasso di insolvenza si attesta sul 20,4% nel 2015. Il tutto in un contesto in cui il tasso di occupazione è di appena il 38% e quello di disoccupazione del 23,9%, prendendo in considerazione chi ha più di 15 anni.
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