“La raccolta differenziata non va in vacanza”…tranne che a Palermo
«La raccolta differenziata non va in vacanza» ricorda il Comieco che ha lanciato quest’estate un contest invitando i turisti a segnalare luoghi di villeggiatura italiani virtuosi nell’effettuare e promuovere una raccolta differenziata corretta e di qualità.
Purtroppo a Palermo sembra invece che la raccolta differenziata stradale sia andata in ferie, con cassonetti e campane in buona parte strapieni da settimane.
In particolare, in zona Zisa da fine luglio, nonostante le ripetute richieste effettuate tramite l’app rap e via mail tutte le campane per la raccolta degli imballaggi in plastica di via L’Emiro e strade limitrofe restano strapiene impedendo la corretta differenziazione da parte dei cittadini.
Stamattina per l’ennesima volta mi sono trovato a scegliere se buttare quanto differenziato nel cassonetto dell’indifferenziato o lasciarlo sopra la campane nella speranza che finalmente sia il gran giorno in cui verrà effettuato lo svuotamento.
Mi chiedo come posso a spiegare ai miei figli che la plastica ho insegnato a separare a casa dagli altri rifiuti finisce comunque nello stesso cassonetto insieme al resto dei rifiuti perché quello dell’indifferenziato è l’unico cassonetto che il comune si degna di svuotare.
Suppongo che siamo davanti a tutti gli effetti ad un’interruzione di pubblico servizio ed ad un’inadempienza palese del contratto di servizio/rap comune documentabile tramite l’app rap mi illudo che un giorno qualcuno difenda o diritti dei cittadini che pagano le tasse e punisca chi, bloccando la raccolta differenziata causa un danno ambientale ed economico alla città.
Ancora una volta torno a chiedere:
- l’immediato sollecito alla Rap per l’effettuazione del servizio sospeso indebitamente;
- l’applicazione delle sanzione previste dal contratto di servizio Rap/Comune da parte di Palermo Ambiente;
- se, a seguito di tale inadempienza sia applicabile quanto previsto dal regolamento comunale per la gestione dei rifiuti, e sia pertanto, possibile chiedere il rimborso della Tari.
Nella speranza di trovare domani la gradita sorpresa delle campane svuotate o quanto meno di una risposta.
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