Aperto il roseto di Villa Terrasi ma l’apertura si intoppa
È stato inaugurato dopo dieci anni dall’inizio dei lavori il roseto di Villa Terrasi, in viale Campani. Cinquemila metri quadrati ospitano circa cento varietà di rose, piante ornamentali, piante da frutta oltre a un mini parco giochi per bambini, un anfiteatro e una grande fontana. Non sono mancate le polemiche perché il giorno dell’inaugurazione si è chiuso alle 13:00 e quello successivo l’apertura è stata alle 12:00.
I lavori del nuovo spazio pubblico sono stati curati dal personale di Ville e Giardini, del Coime, della Reset e della Rap.
L’idea di avere un giardino, od ancor meglio un roseto, non era indubbiamente male. E dopo una gestazione di 10 anni 10 era logico attendersi un gran bel risultato. Invece e’ solo l’immaginazione che puo’ far dire che quello e’ un roseto, dato che sembra invece il parco giochi di qualche condominio di periferia.
Infatti dalle foto si notano tanto, troppo cemento e mattoni, oltre a forme geometriche inquietanti. E le povere, poche rose sulle quali si legge gia’ in faccia l’amaro, futuro destino d’essiccamento.
Spero di sbagliarmi, ma di certo si poteva e si doveva far di meglio.
Ricordo che anni fa, nello spazio dove oggi sorge quello che, con notevole fantasia, viene chiamato “roseto”, c’era un esempio di giardino, un piccolo pezzo, quasi un modello, di quella che fu una volta la famosa Conca d’oro. Ancora una volta Palermo dimostra di non essere capace di tenere vive le sue più belle tradizioni (e quella dei giardini è certamente tra queste). Rimane il ricordo, uno dei tanti, di una Palermo che non c’è più.