C’era un ragazzo di nome Procopio
Nell’immaginario collettivo sarebbero i prodotti della terra come il vino, gli agrumi, il grano ecc. le principali voci del Made in Sicily, in realtà, per valore economico, sono i prodotti della raffinazione del petrolio la principale voce dell’export siciliano, ma se cambiamo ancora la prospettiva, dal valore economico al costo umano, possiamo dire che sono invece i cervelli la più apprezzata voce dell’export siciliano, sia verso il resto d’Italia che verso l’estero. Alla tradizionale secolare migrazione di braccia, ogni famiglia siciliana conta oggi la perdita di giovani di elevato livello di istruzione ovvero di talenti artistici che cercano fortuna altrove. E come dare loro torto? A tornare, se cambiano le condizioni di vita e le opportunità, si fa sempre in tempo, ma se gli scenari non cambiano, anzi peggiorano, come si può chiedere ad un giovane di talento di perdere qui i suoi anni migliori nell’attesa? Continua »
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