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martedì 5 nov
  • Ztl: botta e risposta in tribunale con i manifestanti, chiesto il referendum

    Non si placano le polemiche sulla Ztl in centro storico. Dopo la manifestazione dello scorso 25 ottobre contro la misura e le accuse del sindaco Orlando che sembravano alludere a una regia criminale. Orlando ha annunciato che presenterà una relazione sugli atti vandalici di alcuni partecipanti che hanno divelto dei cartelli e su presunte pressioni ai negozianti che non avevano chiuso il proprio negozio. Orlando ha detto: «È dovere del sindaco dialogare con tutti coloro che manifestano il proprio dissenso in modo civile e proponendo soluzioni. È dovere del sindaco denunciare minacce, violenze e ricatti anche per evitare che il civile dissenso sia strumentalizzato e guidato da violenti e criminali più o meno organizzati». I manifestanti non ci stanno e annunciano querela di massa al sindaco.

    I commercianti hanno parlato di «accuse infondate e infamanti lanciate dal nostro primo cittadino di mafiosità e facinorosità» e hanno chiarito che soltanto pochi manifestanti, subito isolati, avrebbero tenuto comportamenti censurabili.

    Il consigliere comunale di Forza Italia Angelo Figuccia è tornato a chiedere di sbloccare il regolamento sul referendum comunale rilasciando una dichiarazione polemica: «È un reato tenere ben chiuso nei cassetti degli uffici comunali il regolamento attuativo per il referendum, grazie al quale i palermitani potrebbero essere chiamati ad esprimersi sulla ZTL? Criminalizzare per colpa di un paio di imbecilli, come ha fatto qualcuno, una grande manifestazione di protesta contro un provvedimento iniquo e “ammazza economia” come quello che ha introdotto la ZTL, è ingiusto, oltre che stupido. Chi è sceso in piazza, escluso appunto un paio di cretini violenti, lo ha fatto perché rischia di perdere il proprio posto di lavoro e la propria attività commerciale spesso pluridecennale».

    Palermo
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