I candidati a sindaco hanno dei problemi in Comune, siete d’accordo??
Vorrei iniziare con una considerazione lapalissiana e cioè che ogni problema che esiste in una città, oggettivamente viene da tutti valutato tale. Cioé se una tal cosa è un problema non puo esserlo solo per alcuni e per altri no. Ok. Si può invece dissentire sulle tempistiche e sui modi per risolverlo. Certo è una definizione semplicistica poiché la parola “problema” può contenere un insieme disparato di situazioni ma spero di rendere l’idea lo stesso. Premesso questo, volevo affermare che a Palermo problemi ne abbiamo tanti, come in ogni città italiana d’altronde, ma ogni volta, nel periodo di elezioni i candidati sindaco si svegliano ed arraffandone qualcuno si ritrovano a sbandierarli presi da una botta di adrenalitica indignazione. Alcuni li usano sistematicamente come cavallo di battaglia e cavalcano la promessa di risolverli definitivamente. Come sempre, stessa procedura per ogni elezioni che si rispetti dal dopoguerra ad oggi. E poi regolarmente questi problemi tornano a riempire un elenco che nel frattempo velocemente si aggiorna ritardo dopo ritardo. Ecco, cari candidati e chiedo personalmente ad ognuno di voi, Ferrandelli, Forello, La Vardera, Lomonte, Orlando: ma perché almeno su una cosa non trovate un punto di accordo, una visione unica che esula dalle vostre smanie elettorali, dettate da pseudo ideali ormai anacronistici e non fate un elenco comune dei problemi di Palermo, dettato dall’oggettività e dal buon senso?? I problemi sono tali per tutti, che sia Tizio o Caio. Allora fatelo per la città, stipulate una Carta comune, una mappa concettuale se vi aggrada di più e se davvero volete il bene della città segnalate insieme i punti deboli e le necessità reali della città, anziché abbanniare al vento l’un l’altro o per i fatti vostri sperando che la gente abbucchi di qua o di là. Insomma un elenco dei problemi attuali della città. Dopo aver concepito questo punto di visione unico che risulterà giusto e premuroso verso le urgenze della città, fatto questo, ognuno poi dirà la sua ed il modo in cui propone di risolverle. Fate vedere alla popolazione che non si tratta meramente di una gara tra voi ma piuttosto che sentite una reale voglia, un viscerale desiderio, di migliorare la vostra Palermo! Ecco, sbandierate questo ideale dall’alto dei vostri castelli partitici. Fate capire che tutti gareggiate sì per i fatti vostri ma per un intento comune, il bene della città. Perché voi siete palermitani e vi preoccupano prima i reali ed oggettivi problemi di Palermo e poi i vostri risultati elettorali. Giusto? Da cittadini siete concordi con ciò che c’è da fare? In queste elezioni prima di tutto siete cittadini di Palermo.
Valutate con coscienza. Scusate se mi son permesso il suggerimento…..ma se non cambiamo modus operandi le elezioni saranno sempre la solita farsa!
Luca, troppo buonismo, questa è una specie di guerra e tu cerchi accordi? 🙂
Anche i 2 candidati che ti sei dimenticato hanno sorvolato sulla tua proposta…
Invece credo che non sia buonismo quello che propone il sig. Russo, credo invece che sia un pensiero molto più moderno e anticonformista dei soliti arrocchi politici che ognuno di noi ha nel momento in cui si presentano le elezioni comunali. Chi verrà eletto sindaco avrà la mia, la nostra città in mano e dovrebbe essere in grado di trattarla come una principessa, i problemi che la affliggono sono appunto lapalissiani, si sanno quali sono, allora diteci come li risolvereste se eletti. Sig. Annibale il sorvolo di quasi tutti i candidati ad una proposta del genere è prassi politica e non solo perché questa è una specie di guerra, ma anche perché i candidati sindaco sono entrate nella spirale della campagna elettorale che non si discosta molto dalla campagna elettorale di Certo La Qualunque, e purtroppo la mia non è una battuta.
Bisognerebbe creare un comitato cittadino e fare una carta dei problemi e proporla a tutti i candidati, e valutarli in base alle loro proposte serie e fattibili.
Sinceramente perplesso.