Il cartellone dimenticato
1,2,3,4 è uno strano modo di cominciare una storia ma quello che sto per raccontarvi mi impone di farlo.
L’8 dicembre del 2013 qualcuno mi ha appeso e sono ancora qui, all’angolo tra via Notarbartolo e via Sciuti; sono un cartellone pubblicitario, ma il mio lavoro si è esaurito tanti tanti giorni fa.
Quanti giorni? Ve lo dico subito, sono trascorsi esattamente 1234 giorni da allora, quindi adesso avrete capito.
Ma non è strano cominciare un racconto con dei numeri, è strano che nessuno mi abbia ancora tolto.
Il tizio che mi ha appeso quel lontano di non avrebbe dovuto togliermi ad evento concluso?
E qualche volenteroso passante non avrebbe potuto fare lo stesso nell’interesse della collettività? Io ho provato telepaticamente a comunicare con loro ad instillargli interesse verso il bene comune, ma non c’è stato niente da fare.
Viviamo i giorni dell’individualismo, dell’indifferenza; – Non tocca a me – telepaticamente mi hanno risposto, come se ciò che è della collettività non appartenga poi ad ognuno di noi.
Poteva pensarci uno spazzino, ma con tutto il da fare che hanno, figuriamoci.
Poteva pensarci qualcuno degli inservienti dei negozi contigui ma non l’ha fatto.
Poteva pensarci qualche immigrato, così per rendersi utile ma non l’ha fatto.
Così rimango qui, simbolica testimonianza della triste epoca in cui viviamo, giorni in cui abbiamo tanti amici ma sconosciamo l’amicizia, giorni in cui siamo sempre collegati ma non siamo mai stati così scollegati come ora, giorni in cui la gente che soffre, i poveri, persino i genitori anziani, stanno la ad attendere invano una mano d’aiuto.
Siamo sempre responsabili di ciò che avremmo potuto evitare qualcuno disse anni fa, che la mia storia sia un monito, fate ogni giorno qualcosa per il bene comune, è la migliore cosa che possiate fare per voi stessi.
Il 22 aprile all’alba toglierò questo cartellone, la sua agonia sarà durata 1236 giorni.
Il mio pensiero solidale va al cartello che ancora stamattina, appena sveglio, avrà pensato, che bello qui nessuno a rompere i ….. :))
Questa mattina alle 8.53 un ragazzo alto con la maglietta a strisce orizzontali bianca e blu mi ha strappato dal palo a cui ero appeso e mi ha arrotolato portandomi via, mentre qualcuno fermo al semaforo dalla macchina gli gridava BRAVO, ERANO ANNI CHE ERA APPESO. Sono trascorsi 1240 giorni e la mia vita è finita.
L’esperimento sociale si conclude così. I nostri saluti a Rosalio.
Lei è in arresto per cartellicidio colposo.