Il MoVimento cambia musica
Io sono un iscritto certificato al MoVimento 5 stelle dal 2012. Ho sempre seguito le sorti del movimento e in occasione delle comunali 2012, proprio su questo blog avevo invitato il neo sindaco Orlando a dare un ruolo al MoVimento 5 stelle nominando Nuti vicesindaco.
Giovedì ho partecipato alla prima riunione pubblica della mia vita, sono andato perché sono stato invitato, con considerevole anticipo, con una mail inoltratami in quanto iscritto. L’assemblea è stata oggetto di vari articoli pubblicati dai principali giornali cittadini, che hanno riportato le accese discussioni quale dimostrazione di crisi e non di maturità dialettica del e nel movimento, sebbene i fatti siano stati più o meno quelli raccontati ero presente e non condivido l’interpretazione.
L’assemblea ha avuto luogo in una splendida sala gremita da centinaia di persone dell’Hotel Addaura, persone piene di entusiasmo e di voglia di cambiamento. Hanno parlato i portavoce, ed, a di là di quelli che conoscevo personalmente, sono rimasto impressionato dal carattere e dall’intervento di Concetta Amella, da cittadino prima ancora che da elettore 5 stelle sono entusiasta che vi siano consiglieri così determinati e chiari nei contenuti e nel metodo. Non l’ho votata, e sono grato a quanti lo hanno fatto. Non ha criticato nessuno, come si legge da qualche parte, semmai ha offerto spunti di riflessione per una riorganizzazione, un punto di vista costruttivo ed energico sul fatto e sul da farsi, con quella dialettica bella ed aperta che ci si aspetta da un eletto del MoVimento 5 stelle.
L’assemblea ha avuto vari volti, sono emerse come nelle migliori famiglie crisi, momenti di conflitto, rappresentazioni di disagi, dubbi.
Un gruppo di candidati consiglieri ha presentato un documento scritto nel quale contestava alcune scelte dello staff che ha coordinato la campagna elettorale. Al di là dei contenuti delle critiche, si può eccepire per fortuna sempre su tutto, mi piace l’idea di avere avuto candidata al consiglio gente che non ha timore di esporre pubblicamente le proprie critiche e le proprie perplessità sul percorso appena compiuto, secondo lo schema che rende il MoVimento 5 stelle, al di là di quello che la stampa racconta, un luogo dove non vi sono capi o padroni, ma compagni di strada verso i quali è sempre legittimo mostrare divergenze quando ci sono. Tutto questo alla luce del sole e sempre nella prospettiva del percorso futuro. Che non sono le elezioni, come sarebbe per un partito politico, ma il cambiamento in positivo della nostra città.
Diverse centinaia di persone si sono confrontate sui temi più diversi non hanno risparmiato parole di plauso ed incoraggiamento, parole di critica, parole di affetto, sono scappati anche degli insulti, dei cori fuori misura, degli applausi fuori misura, poca roba tutto rientrerà dietro la civiltà di un progetto comune di gente vera che prova a fare le cose e facendole può commettere degli errori.
Se il risultato elettorale non eclatante del movimento avesse avuto come unico scopo quello di avere una assemblea ricca di spunti, riflessioni, cuore ed umanità, già questo giustificherebbe quel risultato.
Io ho due figli di sette e cinque anni, mi sta a cuore quanto di buono sapremo fare per loro, sono quindi in pieno conflitto di interesse; non nascondo che negli ultimi anni ho coltivato progetti di trasferimento e che sto cercando di garantire loro, se riuscirò, la possibilità di studiare e vivere fuori dalla Sicilia, perché sono seriamente preoccupato per il futuro. Ma nella complessità della riunione di giovedì ho visto la luce della speranza di un cambiamento possibile. Ho intravisto una possibilità fatta da un insieme eterogeneo di persone perbene che hanno cercato un luogo di scambio e confronto. Talvolta sbagliando i toni e talvolta i contenuti, ma sempre nella massima lealtà del dibattito vero ed aperto.
Alla luce di quanto visto ieri, mi sento di invitare i mei concittadini ad avvicinarsi al movimento, che le prossime riunioni possano essere ancora più ricche, avvicinarsi non significa prendere alcuna tessera ma partecipare incontrarsi e parlare di presente e di futuro. A giudicare dalle premesse di questa riunione il movimento a Palermo è finalmente un luogo di scambio e confronto riservato a chiunque abbia a cuore Palermo e la Sicilia.
Se come scriveva il filosofo «Il vero è l’intero. Ma l’intero è soltanto l’essenza che si compie mediante il suo sviluppo», mi piace pensare che sia in corso all’interno del movimento di Palermo uno splendido processo che porterà al vero, ma potrà farlo solo attraverso l’intero che è la città e le sue istanze.
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