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martedì 19 nov
  • Siccità

    Emergenza idrica a Palermo, si pensa a chiedere lo stato di calamità

    Ha piovuto poco e Palermo ripiomba nell’incubo della siccità e del possibile frazionamento idrico. Gli invasi che costituiscono la principale fonte di approvvigionamento idrico della città sono a secco, in particolare il bacino Poma che ha attualmente una disponibilità di soli 23 milioni di metri cubi, la metà dello scorso anno.

    Il 18 luglio ci sarà un nuovo incontro tra gli attori coinvolti e il presidente dell’Amap Maria Prestigiacomo chiederà al presidente della Regione di fare istanza di stato di calamità.

    Si pensa di utilizzare l’acqua dagli invasi di Piana degli Albanesi attraverso una convenzione con l’Enel a cui verrà pagata la mancata produzione di energia elettrica.

    Sono stati riattivati tre pozzi cittadini pubblici (pozzo Bonanno a Ciaculli, pozzo Bugino a Cardillo e pozzo Bellolampo) per circa 160 litri al secondo, viene utilizzata l’acqua di Scillato grazie alla nuova condotta e si stanno monitorando altri pozzi.

    Palermo, Sicilia
  • Un commento a “Emergenza idrica a Palermo, si pensa a chiedere lo stato di calamità”

    1. nel 2017 ancora l’emergenza idrica, si fottono i soldi da una vita, la gente non ha un bene primario come l’acqua e il palermitano che fa? si indigna perché l’evento di Dolce e Gabbana è strettamente a numero chiuso…. che pena

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