Si sono conclusi ieri gli eventi di Alte artigianalità di Dolce & Gabbana: sfilate, pranzi, cene, feste. Bisogna innanzitutto dire subito che si è trattato di una manifestazione bellissima, che ha messo in luce il patrimonio culturale e storico della città. Eventi straordinari come questi lo sono ancora di più in una città come Palermo e dovrebbero continuare e moltiplicarsi. Eppure sono stati accompagnati da un rumore di fondo sordo, una sensazione di malessere e di fastidio, un chiacchiericcio polemico che è stato curiosamente persino anticipato dalla contropolemica di chi aveva il presentimento che la polemica potesse nascere.
Sarebbe facile liquidare la questione per la via più sbrigativa, dicendo che è roba da “nemici r’a cuntintizza” ma siccome io non sono né tra quelli che la pensano così in buona fede, né tra chi sgomita per farsi notare nel coro di chi sostiene il potente di turno, né lavoro in teatro nella scomoda condizione di chi potrebbe essere stato indicato dalla politica e plaudendo ad essa può suscitare il dubbio che si senta in obbligo di sdebitarsi, proverò a cercare di capire insieme a voi che cosa potrebbe non essere andato giù ai palermitani. Continua »
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