La Sicilia e Palermo crescono nel turismo, ma per Internet e social siamo indietro
I dati relativi al turismo in Sicilia e a Palermo sono positivi. Non credete né a chi vi dice che la Regione e la città siano diventate attraenti per l’azione amministrativa comunale e regionale né a chi dice che l’incremento sia soltanto dovuto a una sostituzione delle mete nordafricane dei paesi di fede islamica con la nostra regione o all’aumento dei voli. La verità è che probabilmente il passaparola sta funzionando. Andrebbe fatto di più in termini di organizzazione e di promozione.
Secondo l’Osservatorio della Confartigianato Sicilia nel 2016 in Sicilia sarebbero arrivati quasi 13 milioni e mezzo di turisti (la metà stranieri) che hanno alloggiato in strutture alberghiere. Il 23% erano a Messina, il 20% a Palermo e il 16% a Trapani.
Per quanto riguarda il 2017 ci sono dei dati interessanti che arrivano dall’Enit (rilevazione di Travel Appeal in collaborazione con Amadeus Travel Intelligence, Trivago e Google Trends. San Vito Lo Capo è tra le città di mare che cresceranno di più tra giugno e settembre: viene premiata la pulizia ma la lamentela principale riguarda la scarsa disponibilità di connessione a Internet. Palermo è tra le città d’arte che cresceranno di più in estate con un +15,9% di viaggiatori online; la soddisfazione degli ospiti è basata principalmente sull’accoglienza dei siciliani ma i costi non sono ritenuti consoni. Le ricerche relative alla meta su Google crescono, invece decrescono le menzioni sui social. Forse sarebbe opportuno ragionare su una strategia web per la promozione della meta. A parte l’ottima attività dell’Aeroporto di Palermo le altre strutture cittadine istituzionali che potrebbero agire, Comune in primis, non sembrano avere operato in maniera adeguata con strategie mirate.
È indubbio che un aumento dei turisti c’è, si vede ad occhio nudo. L’aumento è dovuto a una serie di fattori, e non ultimo l’abbandono di mete africane e del medio oriente, affiancato da una riscoperta dell’isola da parte dei tour operatore dal passaparola web e diretto.
Ma dobbiamo essere bravi a non farli scappare, sport dove siamo imbattibili.
Di questi giorni ad esempio è la notizia della probabile interruzione idrica a Cefalù, per via di un contenzioso tra Comune ed Ato idrico; se la natura e le bellezze architettoniche ci aiutano, ci pensa sempre la cattiva amministrazione e i carrozzoni politici a metterci lo zampino.
Una politica lungimirante che miri a infrastrutture e trasporti, affiancata a investimenti privati, potrebbe nel futuro determinare il definitivo decollo del nostro turismo e, forse, invertire la rotta dell’emigrazione giovanile.