Degrado nel centro storico e ai piedi della chiesa di San Cataldo
Riceviamo da un lettore che preferisce rimanere anonimo e pubblichiamo:
«Caro Rosalio domenica passeggiavo con mia moglie e alcuni amici in una Palermo splendida visitando le mete delle vie dei tesori. Purtroppo un po’ ovunque ho notato sporcizia e trasandatessa, anche in alto su una finestra di un monumento c’era un sacchetto di spazzatura! Ai piedi della stupenda chiesa di San Cataldo ho potuto osservare una specie di giaciglio con una cassetta per l’acqua minerale, una sedia, cenci e sporcizia, forse il luogo utilizzato da un senzatetto o da un ambulante. Ho carità cristiana ma perché la nostra amministrazione non interviene per tutelare il decoro dei monumenti del percorso (impropriamente chiamato arabo) normanno?».
Perchè non si rivolge direttamente ai diretti interessati (polizia municipale, assessore, sindaco, etc.), invece di fare denunce anonime a Rosalio?
continuaiamo a dare la colpa alla polizia municipale, all’ assessore, al sindaco, all’amministrazione…continuiamo a dare la colpa alla res publica. come se i sacchetti, l’immondizia e la sporcizia in generale crescessero spontanee un po’ ovunque e il comune dovesse intervenire per potarli.
Il problema è che la munnizza, cari amici, non cresce spontanea!!!!! c’è qualche incivile che la butta. qualcuno che non ha rispetto, amore ed educazione. e sapate chi è? il panormosauro!!!!!!
quindi smettiamola di prendercela sempre con gli altri!! c’è sempre qualcuno che governa male, ma nessuno che guarda come si comportano i governati. #cisappiamosololamentare
Ammettendo anche che ci sia chi governa male (e c’è chi governa male), volevo dire che chi governa male è stato votato, certo qualcuno potrebbe obiettare che non si sa mai a priori l’operato di chi va a governare, rispondo vero, però ha ragione chi dice che la monnizzanon cresce spontanea, e chi la butta è chi se ne frega di palermo, di chi governa e se questo governa bene o male, ma mi voglio scagliare anche contro tutti noi, che siamo fatti male, ci lamentiamo a cose fatte, ma quando vediamo il comportamento criminale di chi uccide una città con il proprio menefreghismo e maleducazione, noi che facciamo? ci lamentiamo e basta, ma non ci lamentiamo con chi compie il gesto criminale, lasciamo correre. Palermo il prossimo anno è capitale italiana della cultura, nomina immeritata e pericolosa.
Immeritata non perché non ci sia cultura a palermo, anzi, ma perché l’abbiamo seppellita sotto montagne di “minni futtu”, e pericolosa perché finora il mondo intero non ci aveva minimamente degnato di uno sguardo se non per prenderci come esempio negativo, adesso se vedono che siamo la capitale italiana della cultura, capiranno che non siamo nemmeno un esempio negativo, siamo niente.
I palermosauri sono quelli che non perdono occasione (come i sopracommenti) per incolpare i palermitani.
Indubbio che ci sia inciviltà.
È altrettanto indubbio che l’inciviltà non solo sia tollerata da questa amministrazione ma addirittura incentivata.
Controllori in divisa: non pervenuti
Controllori in borghese: non pervenuti
Videosorveglianza: non pervenuta
Spazzamento regolare e capillare: non pervenuto
Multe per chi sporca: non pervenute (tranne quelle facili come l’entrata in ztl senza pass)
Lavaggio cassonetti e strade con acqua: non pervenuti.
Potatura: Non pervenuta
Decespugliamento: non pervenuto.
Mi fermo, mi sono già stancato di scrivere “non pervenuto” e l’elenco è lungo.
Sig. Septimus secondo me fare questa distinzione fra chi governa e chi è governato non porta a niente, siamo tutti cittadini di questa città, e mi duole oltremodo dirlo, ma è il modo di essere di tutti noi sbagliato, ci lamentiamo tanto è vero, ma lei lo ha mai fermato uno che butta un sacchetto di monnezza in mezzo alla strada? io credo di no, come la maggior parte di noi, è facile dire che chi governa lo fa male e incentiva il degrado, ma personalmente conosco persone che lavorano alla nettezza urbana, che fanno poco del loro lavoro, e lo fanno male. Rimane comunque lampante il fatto che se la cultura fosse incentrata sul rispetto allora tutti si sporcherebbe meno, si rispetterebbe di più il bene comune e quindi forse ci si lamenterebbe meno. Mio nonno Nenè abitava in una via di palermo, dove di fronte c’era una fontana di acqua potabile pubblica, la gente il sabato veniva a lavarsi le macchine con l’acqua pubblica, bene lui a 70 anni passati, prima inveiva dal balcone contro questa gente, e se questo non avesse sortito nessun effetto, scendeva a chiedere conto e ragione, mandandoli via. Si sono persi questi comportamenti, si è persa questa cultura, sia da parte di chi governa che di chi è governato, sopratutto di chi è governato.
Mio cognato, per avere rimproverato un incivile che vuotava il posacenere della sua auto sul marciapiedi di via Libertà, è stato quasi strozzato da costui ed è tornato a casa con il collo graffiato a sangue.
La verità è che siamo la culla dell’inciviltà: a Palermo passare col rosso ai semafori pedonali, fermarsi in tripla fila davanti la scuola del figlioletto e viaggiare in moto senza casco, è ritenuto assolutamente normale, e nessun comandante dei vigili urbani ha mai pensato di intervenire.