Il Comune distribuisce adesivi ai locali in regola con la Tari, Ferrandelli provoca
Il Comune di Palermo invierà a chi ha pagato la tassa sui rifiuti 2016 una vetrofania con la scritta «Io pago la Tari» che sarà visibile sulle vetrine.
Il logo personalizzato sarà rilasciato annualmente e inviato al cassetto tributi virtuale di cui ogni esercente è sollecitato a richiedere l’apertura registrandosi al Portale dei servizi online del Comune di Palermo servizionline.comune.palermo.it.
I locali sono 110 ristoranti, osterie, pizzerie, pub e birrerie, 161 bar, caffetterie e pasticcerie, 442 tra supermercati, panifici, macellerie, salumerie e alimentari.
Non hanno pagato regolarmente il 91 per cento dei ristoranti, l’86 per cento di bar, caffè e pasticcerie, l’85 per cento di pescivendoli, fiorai e fruttivendoli.
Le associazioni di categoria si sono dette contrarie
La lista dei “buoni” è stata compilata e adesso il Comune si prepara a far avere, a chi ha pagato la tassa sui rifiuti 2016, il logo “Io pago la Tari”, da affiggere sulle vetrine.
Lo riceveranno 110 tra ristoranti, osterie, pizzerie, pub e birrerie; 161 tra bar, caffetterie e pasticcerie; 442 tra supermercati, panifici, macellerie, salumerie e alimentari. Si tratta di una minoranza, come ha rivelato lo stesso Comune che ha redatto la mappa della morosità svelando che non sono in regola con il tributo il 91 per cento dei ristoranti, l’86 per cento di bar, caffè e pasticcerie, l’85 per cento tra pescivendoli, fiorai e fruttivendoli.
Il leader dell’opposizione in Consiglio comunale Fabrizio Ferrandleli ha dichiarato: «La città è invasa dai rifiuti. Il Comune, invece di provvedere a ripulire le strade della città, prepara e diffonde una lista con i morosi». Sono stati consegnati ai consiglieri in segno di provocazione degli adesivi che riprendono lo slogan del comune sulla Tari, modificato: «Io pago la Tari se pulisci la città».
Con un tasso di evasione che supera il 90% i pochi “fessi” saranno additati al pubblico ludibrio