Diversi anni fa, su questo blog, raccontai la storia di un’area verde negata alla città ed al quartiere a cui appartiene. Quell’area è oggi il Parco Uditore che tutti conosciamo.
In occasione dell’apertura Manfredi Leone, che curò il progetto, decise di abbattere il muro che separava il parco da piazza Einstein, e riattivare un cancello in disuso. Abbattuto quel muro, quel tesoro nascosto, che appartiene a tutti, venne svelato e la città seppe cosa c’era dietro. Non poteva esistere uno spot migliore. Il progetto prevedeva di abbattere subito dopo il muro su via Uditore. Il parco è della città tutta, del centro ma anche della periferia.
Ma come, purtroppo, troppo spesso accade a Palermo, non esiste niente di più definitivo del provvisorio, e così mentre un muro abbattuto apre il parco alla città, un muro mantenuto separa il parco dal quartiere. Continua »
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